Numerosi imprenditori artigiani, ma anche tante autorità del mondo istituzionale, politico ed economico hanno preso parte, sabato 6 luglio nell’Auditorium “Calegari”, alla parte pubblica della 74ª Assemblea generale dei Soci di Confartigianato Imprese Bergamo, che fa seguito alla parte privata del 27 maggio scorso, dove è stato approvato all’unanimità il rendiconto 2018 dell’associazione.
Titolo di questa edizione, su cui si è concentrata la relazione del presidente Giacinto Giambellini, è stato “Bergamaschi, europei. Come diffondere e tutelare il saper fare delle imprese artigiane nel mondo”. È stata infatti l’occasione per ribadire la richiesta di Confartigianato di avere politiche economiche e scelte normative europee più mirate alle esigenze delle imprese artigiane.
La relazione del Presidente
“Quello che chiedo oggi a tutti voi è che collaboriamo e ci relazioniamo per creare un’Europa più vicina alle piccole imprese. Un’Europa che ci tuteli nei confronti della concorrenza sleale, che ci sostenga con leggi su misura per la piccola impresa, che ci stimoli a innovarci facilitandoci l’accesso alle risorse e all’innovazione”.
È questo l’appello lanciato dal presidente Giacinto Giambellini agli esponenti politici e ai parlamentari bergamaschi presenti. Il presidente, nella sua apprezzatissima relazione, ha insistito sulla necessità di riconoscerci, oltre che imprenditori bergamaschi e lombardi (con l’ormai riconosciuta indole di grandi lavoratori e creatori di eccellenze), anche imprenditori europei.
L’importanza della dimensione europea, ha ricordato, è stata sottolineata con forza durante le ultime elezioni europee, dove Confartigianato ha predisposto il Manifesto e il Documento “Un’Europa a misura di micro e piccola impresa. 10 proposte, 5 anni per agire”, che è stato consegnato anche ai politici presenti in platea: un decalogo rivolto ai candidati italiani nel quale sono state indicate le richieste per un’Europa a misura di piccola impresa: un universo che in Italia rappresenta il 99,4% delle imprese totali e il 65% dell’occupazione.
“Voi parlamentari – ha insistito il presidente – avete una grossa responsabilità perché siete le persone che guideranno l’Europa per i prossimi 5 anni. Per questo sono a rinnovarvi oggi alcune delle richieste più importanti e impellenti per le imprese bergamasche, affinché possano rappresentare una base di partenza per il vostro lavoro di impulso e semplificazione”.
Ecco le principali richieste ribadite da Giambellini:
Politiche a misura di piccola impresa
“Uno dei punti fermi dello Small Business Act (SBA) era la necessità di pensare alle piccole imprese e alle ricadute su di esse quando una norma viene elaborata e progettata. Oggi molto spesso non è così, perché le norme vengono emanate perlopiù senza tenere conto delle difficoltà di una piccola impresa nell’adeguarsi. Chiediamo quindi una legislazione europea più semplice e meno costosa, alla portata anche del piccolo imprenditore, che non lo penalizzi rispetto alla grande impresa e che gli consenta di accedere a bandi, progetti e finanziamenti senza sacrifici insostenibili”.
La disponibilità di personale qualificato
“C’è un paradosso italiano e soprattutto bergamasco: da una parte stanno aumentando le persone che cercano occupazione ma dall’altra le nostre imprese artigiane non riescono a trovare personale, perché c’è un disallineamento tra le competenze richieste e quelle offerte. Chiediamo che l’Europa si attivi per favorire la crescita delle competenze con maggiori investimenti in formazione professionale, programmi d’istruzione e consulenza per gli imprenditori che favoriscano anche lo scambio di best practice”.
Formazione al digitale
“Le tecniche digitali sono ormai entrate appieno in quasi tutti i mestieri. La nostra richiesta è sostenere, con investimenti in formazione, l’acquisizione di competenze digitali per tutti e in particolare per le piccole imprese, con un quadro giuridico flessibile che garantisca trasparenza e parità di condizioni”.
Finanziamenti per innovare e investire
“Bisogna favorire regolamenti bancari che incentivino il prestito alle MPMI ma allo stesso tempo è fondamentale sostenere forme alternative di finanziamento, come le piattaforme di prestito e di crowdfunding, ampliando la platea degli investitori”.
Un’Europa più sostenibile e circolare
“È di fondamentale importanza che la politica e la legislazione europea forniscano il giusto contesto per passare da un’economia tradizionale ad un’economia più verde. Chiediamo quindi l’eliminazione di tutte le barriere “non tecnologiche” che ostacolano l’accesso delle piccole imprese all’economia circolare, e una strategia pluriennale comunitaria attraverso strumenti concreti come fiscalità premianti e sostegno all’eco innovazione”.
Supporto all’internazionalizzazione
“L’artigianato e le micro e piccole imprese non beneficiano ancora pienamente delle opportunità del mercato globale. È quindi essenziale che gli accordi commerciali internazionali tengano maggiormente conto delle loro specificità. Ma soprattutto chiediamo una normativa europea seria per l’indicazione di origine dei prodotti (il famoso MADE IN) e norme che pongano dei paletti chiari contro le contraffazioni, per diffondere e tutelare il saper fare artigiano italiano e bergamasco”.
Un mercato equo ed equilibrato
“È un dato di fatto che l’artigianato e le piccole imprese incontrino ancora squilibri rispetto agli altri operatori del mercato. Chiediamo quindi all’Europa di attivarsi per promuovere politiche di contrasto alle pratiche commerciali sleali e per ridurre in maniera efficace ed omogenea i ritardi di pagamento. Non si può inoltre prescindere dalla creazione di un regime fiscale armonizzato: con regimi fiscali così diversi, come possiamo pretendere che ci sia una concorrenza equa dentro il mercato unico?”.
Un mercato senza barriere
“È importante realizzare un compiuto processo di armonizzazione normativa che preveda anche la realizzazione di un sistema IVA definitivo in cui tutti gli Stati membri siano vincolati dalle stesse norme e godano di pari libertà nella definizione delle aliquote. In un tale contesto, serve adottare regimi speciali IVA per le piccole imprese, allo scopo di semplificare gli adempimenti”.
Un’Europa più vicina
“Il sogno di un’Europa più vicina è il punto di partenza e di arrivo delle nostre richieste” ha concluso Giambellini, auspicando un dialogo tra la politica dell’Unione Europea e le Organizzazioni dell’artigianato e delle piccole imprese, in ossequio al principio di sussidiarietà”.
“Noi imprenditori artigiani siamo stanchi di assistere da lontano a decisioni prese da altri: chiediamo di essere ascoltati e valorizzati quale importante patrimonio di produzione e tradizione. In cambio offriamo il nostro contributo, le nostre valutazioni, i nostri consigli, il nostro lavoro per la crescita comune. Parafrasando un celebre detto, non chiediamoci soltanto cosa l’Europa può fare per noi ma cosa noi possiamo fare per l’Europa”.
Scarica il testo integrale della Relazione del PresidenteCLICCA QUI
Per scaricare il Manifesto di Confartigianato “Un’Europa a misura di micro e piccola impresa. 10 proposte, 5 anni per agire”CLICCA QUI
Le autorità presenti
Al termine dell’intervento del presidente hanno portato il proprio saluto alcune delle autorità presenti in platea. L’assessore regionale alle Infrastrutture trasporti e mobilità sostenibile Claudia Terzi ha ricordato la vicinanza pluriennale a Confartigianato e la propria provenienza da una famiglia artigiana e ha sottolineato che oggi l’artigiano è cambiato, è profondamente preparato ed è pronto a mettersi in gioco con uno sguardo al mondo che lo circonda e lavorando all’estero. Regione Lombardia lo aiuta con una formazione professionale il cui livello ci è riconosciuto anche a livello nazionale. “Certo – ha detto – ci vorrebbe maggiore coordinamento rispetto alla domanda di personale delle aziende. Per questo adesso dobbiamo fare il passo numero due, per ragionare in maniera preventiva con chi questo personale dovrà impiegarlo”. Terzi ha quindi passato in rassegna i recenti provvedimenti di Regione Lombardia per favorire gli investimenti delle imprese e ha sottolineato la necessità di presidiare l’Europa dove regione Lombardia ha un ufficio permanente.
Di seguito il Sindaco di Bergamo Giorgio Gori ha ricordato la necessità attuale di gestire identità multiple, mettendo insieme le cose, come ha fatto il presidente Giambellini nella sua relazione. “Occorre mettere insieme comunità e globalizzazione – ha detto – e prestare attenzione sia al livello più piccolo sia a quello più grande, partendo da paese, regione, nazione, mondo, per arrivare all’intera comunità umana. Su questa idea proverò a riscrivere l’idea di città”.
Gori ha confermato il fatto che tante imprese siano state esposte alla concorrenza sleale di imprese straniere ma il problema non è legato alla globalizzazione o all’innovazione tecnologica ma al fatto che queste due tematiche devono essere gestite adeguatamente. “Quello che è mancato in Europa – ha detto – è la capacità di gestire le transizioni. Non si è investito sull’uomo, sulla cultura e le competenze in modo da poter orientare le persone in questa trasformazione. Per questo una parte dei cittadini occidentali si è sentita smarrita ed è stata contagiata dalla paura, scegliendo così di appoggiarsi a movimenti nazionalisti”.
Anche Gori ha toccato il tema della formazione ribadendo l’impegno ad agire per creare le figure necessarie o comunque ad essere attrattivi per farle venire da fuori provincia.
In ultimo un accenno a una recente vicenda d’attualità, al cui proposito ha sottolineato la necessità di alzare un po’ la guardia rivolgendo maggiore attenzione ai temi della legalità. “Questa vicenda – ha detto – mette il mondo bergamasco di fronte ad una prova, occorre esprimere coraggio, solidità, coesione attraverso scelte di qualità e di competenza. È importante che troviamo gli spazi per confrontarci e per mettere gli interessi dei cittadini e delle imprese davanti a tutto.”
Don Cristiano Re direttore della pastorale sociale ha ribadito che le parole ricorrenti nella relazione del presidente, “fare bene” e “fare cose belle” ci ricordano che la dimensione del lavoro deve portarsi dentro due grosse dimensioni: quella della capacità del fare e quella del fare cose belle. Sono aspetti inscindibili e vanno al di là della questione commerciale, ma ribadiscono quanto il lavoro abbia a che fare con la vita delle persone, che sono al centro di tutto. Occorre quindi avere la capacità di uscire dai propri orticelli per costruire la casa comune a partire da una solidarietà tra imprese e tra persone.
Il Prorettore al Trasferimento tecnologico, innovazione e valorizzazione della ricerca dell’Università di Bergamo prof. Sergio Cavalieri ha ricordato la collaborazione con Confartigianato Imprese Bergamo nel progetto Accademiart, sottolineando che sta crescendo questo impulso alla solidarietà e al ragionare insieme in una progettualità comune, al fine di creare dei percorsi comuni di formazione che consentano di creare le figure professionali richieste unendo alla quantità la qualità delle competenze offerte. Cavalieri ha quindi illustrato alcuni progetti dell’Università di Bergamo in materia di relazioni internazionali con altre università europee ed extraeuropee.
Anche la senatrice Alessandra Gallone ha insistito sulla centralità dell’uomo all’interno del mondo dell’impresa. In tema di tutela della produzione artigiana ha parlato di un disegno di legge presentato per l’istituzione del Ministero del Made in Italy, un contenitore ad hoc che si occupi della salvaguardia del Made in Italy e intorno a cui giri il sistema del fisco e della formazione. Sul tema del lavoro e della formazione ha detto “Io sogno che in Italia ci sia un sistema dell’apprendistato che consenta di far crescere i ragazzi anche in estate, dando loro la possibilità di lavorare durante le vacanze scolastiche, come facevamo una volta. Purtroppo senza il sistema dei voucher non si può. Sappiamo quali sono i problemi, dobbiamo lavorarci insieme e oggi a Bergamo fortunatamente lo sappiamo fare”.
L’on Rebecca Frassini (Lega) ha illustrato alcune politiche del governo a favore delle imprese sottolineando come il Made in Italy sia fondamentale a 360 gradi e da realizzare in sinergia con i parlamentari europei. A questo proposito sono stati portati avanti nel Decreto Crescita il fondo per la tutela dei marchi storici e il credito di imposta per le fiere all’estero. L’impegno per la prossima manovra è quello di focalizzarsi sulle imprese. “A questo proposito io e i colleghi bergamaschi siamo a disposizione, usateci, per fare arrivare al governo la voce degli imprenditori”.
Infine l’on Elena Carnevali (Pd) ha sottolineato quanto sia importante per le imprese cogliere l’importanza e le opportunità di essere all’interno della Ue. A proposito delle politiche di governo ha precisato che parte di quello che è stato fatto è da considerare positivamente. “Ad esempio nel Decreto Crescita ci sono buone cose, ma ancora insufficienti. Auspico così che nella prossima manovra di bilancio vengano tenuti in considerazione gli assist che sono stati toccati oggi. Dobbiamo aiutare e sostenere ancora di più alcune azioni importanti, come ad esempio il credito di imposta per la formazione 4.0. La tutela del Made in Italy attraverso la promozione del marchio storico nel Decreto Crescita è molto importante ma è ancora tutto poco chiaro. Infine abbiamo un tema reale, la concorrenza delle imprese europee che sentiamo anche sul nostro territorio. Ricordiamoci che c’è una domanda di Italia molto forte e l’Italia è forte quando dà il proprio meglio”.
Tra il pubblico anche il Presidente della Provincia Gianfranco Gafforelli, i parlamentari Alberto Ribolla (Lega) e Maurizio Martina (Pd), il consigliere regionale Dario Violi, rappresentanti dei sindacati e delle associazioni della bergamasca e del sistema Confartigianato e il segretario regionale di Confartigianato Lombardia Vincenzo Mamoli.
Il bilancio sociale 2018
Il direttore Stefano Maroni ha quindi illustrato i principali contenuti del Bilancio Sociale 2018 ribadendo la scelta di trasparenza, fatta convintamente dall’Associazione da ormai diversi anni, nei confronti di tutti i soggetti con i quali ci si rapporta, con l’indicazione degli obiettivi che ci si era prefissati e dei risultati raggiunti.
In particolare, il direttore ha evidenziato come la campagna tesseramento si sia conclusa con oltre il 100% dei rinnovi e una crescita degli iscritti in cinque Aree (Benessere, Alimentari, Costruzioni, Impiantistica e Produzione e Subfornitura) e in quattro poli territoriali ( Bergamo, Grumello del Monte, Albino e Clusone), centrando e superando l’obiettivo della fidelizzazione degli associati.
“Dati che – ha rimarcato – premiano l’intensa attività di rappresentanza e le iniziative compiute sul territorio, le quali hanno contribuito a rafforzare il ruolo di Confartigianato come punto di riferimento per le imprese bergamasche”. Si sono infatti organizzati 68 momenti di approfondimento e sensibilizzazione su varie tematiche (eventi istituzionali, seminari, convegni, fiere, manifestazioni) che hanno visto la presenza record di oltre 4.000 partecipanti registrati. A questi vanno aggiunti i servizi, le consulenze e l’attività formativa.
Tra gli eventi il direttore ha ricordato la 10^ edizione della Settimana per l’Energia, la partecipazione, in qualità di principale partner della Provincia, all’edizione 2018 della “Fiera dei mestieri”, mentre per i più piccoli, a Nembro, il lancio del format itinerante “Confà”, il villaggio artigiano con laboratori manuali e creativi guidati dagli stessi imprenditori del territorio. Inoltre la Santa Messa con il Vescovo di Bergamo S.E. Mons. Beschi celebrata il 1° maggio (Festa di San Giuseppe Artigiano e dei lavoratori) all’interno di una nostra impresa associata e il lancio del nuovo percorso di alta formazione manageriale AccadeMIART.
Il direttore Maroni ha anche ricordato le politiche di rappresentanza internazionale, nazionale e provinciale messe in atto nel 2018 e in particolare l’impegno di Confartigianato ai tavoli di discussione della legge di Bilancio 2019 che, grazie all’azione di lobby, ha permesso di recepire molte richieste delle imprese.
Altro momento importante dell’Assemblea è stata la presentazione del Rapporto annuale sull’Artigianato Bergamasco, curato dall’Osservatorio MPI di Confartigianato Lombardia e illustrato da Licia Redolfi.
In provincia di Bergamo le micro-piccole imprese con meno di 50 addetti rappresentano la quasi totalità delle imprese del territorio (99,1%) e occupano il 58,8% degli addetti. Le imprese artigiane sono 30.252 e rappresentano circa un terzo (32,0%) del tessuto produttivo, superando di 6,5 punti la quota media regionale (25,5%).
Anche le nostre imprese dichiarano di soffrire la mancanza di personale qualificato da inserire in azienda: il 29% delle MPI bergamasche riscontra difficoltà a reperirlo all’interno della provincia superando di un punto la media regionale che si assesta al 28%.
Particolarmente richieste (per il 22,6% delle imprese intervistate) le competenze digitali, in crescita rispetto alla rilevazione dell’anno scorso, attestatasi al 21,1%. Tra le MPI che hanno investito sul digitale, il 54,1% ha effettuato investimenti in sicurezza informatica, il 50,9% in internet ad alta velocità, il 40,1% in strumenti software, il 26,7% in IoT (Internet delle cose), il 22,7% in realtà aumentata e virtuale a supporto dei processi produttivi e il 15% in robotica avanzata (stampa 3D, robot interconnessi e programmabili).
Cresce, inoltre, la sensibilità nei confronti dell’ambiente e dell’ecosistema, anche nei settori più tradizionali: alcune imprese sono già “campioni di sostenibilità”, ad esempio nel settore della generazione energetica diffusa e dell’eco-innovazione.
Qui si inserisce il discorso dell’economia circolare, che interessa potenzialmente 12.182 impreseartigiane bergamasche, pari al 65,9% del totale di imprese del recupero, del riciclo e della riparazione.
Sul fronte export, infine, nei settori manifatturieri a più alta concentrazione di MPI con meno di 50 addetti, il valore delle esportazioni raggiunge i 2,9 miliardi di euro ed è in crescita del +1,8% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
Per scaricare il rapporto sull’Artigianato Bergamasco CLICCA QUI
Il saluto dei Presidenti dei Movimenti Associativi
A portare per prima il saluto dei presidenti dei Movimenti Associativi di Confartigianato Imprese Bergamo è stata Rita Messina Moretti, presidente del Movimento Donne cheha illustrato le attività compiute dal suo gruppo nel 2018 tra le quali il format “Aperitivo con” che ha visto due note imprenditrici bergamasche illustrare alle colleghe i loro successi di vita e di conciliazione lavoro-famiglia. Tra gli appuntamenti più recenti il Convegno sulla parità di genere in Europa, “un tema – ha detto – in cui c’è un miglioramento, grazie anche all’intelligenza degli uomini. Spazio per le donne ce n’è, la sfida adesso è fare bene insieme”.
In ultimo un riconoscimento a una donna di Confartigianato che ha fatto grandi cose, la past president del Movimento Ida Rocca, presente tra il pubblico, che è stata ringraziata da Messina Moretti insieme al presidente Giambellini.
Il presidente del Gruppo Anziani Anap Cecilio Testa ha esordito ricordando il successo del recente convegno sulle truffe agli anziani che ha visto anche la presenza del Prefetto Elisabetta Margiacchi. “Le truffe sono una cosa odiosa – ha detto – ma anche espressione di assoluta mancanza di rispetto verso la cosiddetta terza età. Fino ai primi anni del secondo dopoguerra la persona anziana, soprattutto nelle famiglie numerose del mondo agricolo, era tenuta in grande considerazione quale patrimonio di saggezza. Oggi, purtroppo, si tende ad infierire sulle fasce più deboli. E non ci sono solo le truffe perché spesso si viene a conoscenza di episodi di violenza gratuita nelle residenze sanitarie assistite”. Per questo Testa ha manifestato l’esigenza di una legge che preveda l’installazione di videocamere per prevenire questi episodi. E ha concluso rivolgendo un appello al mondo dell’edilizia: pensare alle esigenze delle persone anziane quando si progettano e realizzano nuove abitazioni, abbattendo le barriere architettoniche. Infine il lancio di un’iniziativa, una biciclettata con giro in Città Alta, l’8 settembre, per segnalare la necessità di piste ciclabili per poter pedalare liberamente sulle strade.
Ha infine preso la parola la neo presidente del Movimento Giovani, Alice Zamboni, alla sua prima uscita pubblica dopo l’elezione dello scorso 25 giugno, quando è succeduta a Diego Armellini. Dopo aver presentato il nuovo direttivo, Alice ha rivolto un ringraziamento particolare proprio al predecessore. Ha quindi presentato i progetti in campo, come la prosecuzione delle iniziative formative sul passaggio generazionale e il rafforzamento dei rapporti con i movimenti giovanili delle altre organizzazioni “per permetterci – ha detto – un confronto più proficuo con le amministrazioni locali: ci impegneremo a costruire rapporti con le istituzioni volte a creare opportunità per i giovani imprenditori”. E ha aggiunto: “Vogliamo continuare a valorizzare la cultura artigiana attraverso laboratori ed interventi nelle scuole e dare ai ragazzi la possibilità di scegliere l’artigianato come un’alternativa di valore e al pari di tutte le altre professionalità. Ci piacerebbe infine organizzare degli scambi imprenditoriali andando oltre i confini italiani, per conoscere nuovi modi di fare impresa ma anche per esportare la realtà artigiana del Made in Italy”.
L’intervento del segretario generale di Confartigianato Imprese Cesare Fumagalli
È un “sì” convinto all’Unione Europea e alla moneta unica quello pronunciato nel suo intervento dal segretario generale di Confartigianato Imprese Cesare Fumagalli. Un sì che, ha ricordato, è risuonato anche durante la manifestazione dello scorso 13 dicembre a Milano “Quelli del sì”. “Forse per la prima volta da quando esiste l’UE – ha detto – abbiamo rischiato che si concretizzasse l’ipotesi di una nostra uscita. Noi, per l’interesse delle piccole imprese e dell’artigianato italiano, siamo contrari a questa idea. Le competizioni, infatti, si sono oggi spostate su un livello più alto: dobbiamo confrontarci con la Cina, Usa, mondo arabo, e fuori dall’Ue andremmo incontro a un disastro. Adesso, con la nuova ‘governance’ europea abbiamo davanti cinque anni dove la sfida dovrà essere lavorare per una ripresa della competitività. E le nostre imprese hanno fortemente lavorato per questo”. A tal proposito Fumagalli ha ricordato come più della metà delle regioni italiane abbia già recuperato il livello di occupazione che era calato a seguito della crisi del 2008. E di come, sul fronte delle esportazioni le piccole imprese abbiano notevolmente migliorato il trend degli ultimi anni. “Lo scorso anno le piccole imprese hanno performato per 127 miliardi di euro in export, un dato largamente superiore rispetto ai 100 miliardi pre crisi”.
Fumagalli ha poi annunciato la partecipazione di Confartigianato, lunedì prossimo a un incontro al Ministero dell’Interno, dove si discuterà di richieste delle imprese e della prossima legge di bilancio: “A noi – ha aggiunto – non deve far paura una manovra in deficit, purché sia fatta per liberare investimenti, che è ciò di cui le imprese hanno bisogno. Perché gli investimenti, pubblici ma anche privati, creano le condizioni affinché l’economia possa crescere”. Il segretario generale ha poi criticato il prolungarsi della sterilizzazione delle clausole di salvaguardia dell’Iva, “senza che il governo si decida ad affrontare la questione della revisione delle aliquote, cosa che invece deve essere fatta, altrimenti il rischio è che un giorno ci precipiti tutto sulla testa”. Fumagalli ha infine bocciato la proposta in discussione nella prossima legge di bilancio (molto vicina a concretizzarsi) di istituire un salario minimo per legge: “Siamo ferocemente contrari – ha detto senza usare mezze parole – perché si andrebbe ad alterare l’equilibrio tra esigenze delle imprese ed esigenze dei lavoratori che solo la contrattazione tra le parti può garantire”
Guarda il video del discorso di Fumagalli sulla nostra pagina FacebookCLICCA QUIoppure su YouTube CLICCANDO QUI
Premiati cinque dipendenti
Anche quest’anno il presidente Giambellini e il direttore Maroni hanno premiato, con la consegna di un riconoscimento, il personale dipendente che ha maturato 15 anni di servizio presso la nostra Organizzazione. Sono cinque i dipendenti premiati:
Manuela Ferri (Ufficio Anagrafica Unica), Luciana Fusco (addetta contabile alla delegazione Bergamo 2), Elvio Gabbiadini (Servizio Fiscale e Tributario), Emanuela Gaioni (addetta contabile alla delegazione di Costa Volpino) e Maria Elena Tassis (addetta contabile alla delegazione di Zogno).
A Gretanna la Borsa di studio per Intercultura
Per il terzo anno consecutivo, a conclusione dell’Assemblea, il presidente Giambellini ha consegnato una borsa di studio a uno studente meritevole figlio di un imprenditore artigiano associato, partecipante al programma di studio Intercultura.
La premiata di questa edizione è Gretanna Maria Paluschi di Caravaggio, figlia di Massimo Paluschi, titolare dell’impresa associata Termosistem. Gretanna, che frequenta il Liceo delle Scienze Umane all’Istituto superiore Oberdan di Treviglio, volerà in Honduras, nell’America centrale, per partecipare a un programma di studio annuale.
“Car Sharing”: una scelta di sostenibilità (e responsabilità)
L’Assemblea pubblica, momento istituzionale per eccellenza, è stato infine scelto per lanciare un’importante iniziativa di sostenibilità e responsabilità messa in atto da Confartigianato Imprese Bergamo: l’attivazione di un contratto per il “car sharing” con auto elettriche che saranno a disposizione di funzionari e dirigenti durante la settimana e nei weekend. La scelta si inserisce nel solco dell’attenzione verso i temi dell’energia pulita, del rispetto per l’ambiente e della green economy che sono anche il fulcro della “Settimana per l’Energia”, che il prossimo ottobre taglierà il traguardo dell’11ª edizione. Già l’anno scorso l’Associazione aveva installato nella sede centrale di Bergamo una colonnina per la ricarica delle auto elettriche a disposizione dei soci gratuitamente a titolo promozionale, oltre a una bici elettrica che gli addetti possono utilizzare per commissioni negli uffici cittadini.