È stato presentato martedì 13 ottobre, in streaming dall’Auditorium Gaber di Palazzo Pirelli a Milano, il 10° Rapporto dell’Osservatorio MPI di Confartigianato Lombardia, “Ripartire Controvento. MPI e artigiani lombardi verso le nuova normalità”.
Ad aprire i lavori il Presidente di Regione Lombardia, Attilio Fontana: “Semplificazione e sostegno economico al mondo produttivo. Sono queste le parole d’ordine della Regione Lombardia per reagire agli ingenti e imprevedibili danni causati dal coronavirus”. “La nuova legge regionale introduce semplificazioni a favore delle imprese – ha spiegato – per accelerare processi e decisioni su investimenti e opere infrastrutturali, semplificando le procedure amministrative e riducendo le tempistiche. Una legge che prevede, fra l’altro, la semplificazione dei procedimenti amministrativi di competenza regionale mediante il ricorso alla conferenza di servizi decisoria, semplificata e asincrona; la semplificazione della conferenza di servizi per progetti infrastrutturali e per opere e interventi soggetti a VIA non statale; un unico procedimento autorizzatorio regionale (il PAUR) che ricomprende tutti i procedimenti in capo a Regione, evitando duplicazioni nella gestione delle richieste e, ancora, una condivisione dei dati tramite l’accesso telematico e senza oneri al registro delle imprese.”
Fontana ha inoltre sottolineato il grande impegno messo in campo delle imprese artigiane, che stanno dimostrando forza e coraggio nell’attuale difficile situazione, e ha ricordato che “il sostegno alle imprese, per garantire liquidità e accesso al credito, è sempre al centro dell’azione regionale con diverse misure”.
Il Presidente di Confartigianato Eugenio Massetti ha tracciato un quadro della situazione attuale delle MPI lombarde: “Il mare in cui navigavano molte imprese lombarde non era già dei più tranquilli. C’è stata, nell’ultimo decennio, un’importante selezione tra chi ha saputo sfruttare le correnti e issare le vele e chi non aveva paratie abbastanza forti. In numeri, nei 10 anni trascorsi tra la prima e l’edizione attuale del Rapporto il tessuto imprenditoriale lombardo ha perso quasi 27 mila imprese artigiane. Ora siamo tutti esposti a venti imprevedibili, anche nella loro evoluzione, e non possiamo permetterci di aspettare che calino per continuare il viaggio”.
“In questo scenario, il credito continua ad essere un problema aperto, non tanto per una mancanza di risorse, quanto invece per mancanza di efficienza del canale bancario: il sistema è intasato e quindi rallentato, oltretutto i nuovi modelli di rating rischiano di penalizzare proprio le MPI. Serve alimentare canali alternativi al sistema bancario, come i Fondi di Investimento Alternativi, valorizzando i Confidi nel loro nuovo perimetro di azione. Le difficoltà nel reperire liquidità delle imprese trovano un’ulteriore causa scatenante in comportamenti commerciali scorretti che si sono purtroppo verificati con una certa frequenza in questi mesi: pagare i fornitori credo sia un dovere morale, a tutela dell’intera filiera e del sistema economico. Investimenti mirati e attenzione allo sviluppo del territorio sono la chiave per affrontare al meglio il momento attuale, e Regione Lombardia ha dato a questo proposito un segnale importante con il “Piano Marshall” regionale, stimolando il principio degli appalti a Km 0 per favorire l’impatto sul tessuto imprenditoriale sul territorio. Le aspettative sulle risorse del Recovery Fund sono importanti e chiediamo al Governo una coprogettazione che coinvolga le Regioni e le Associazioni di Categoria, affinché possano trasformarsi in un’opportunità di sviluppo anche per le MPI e i territori lombardi”, ha concluso.
Il Direttore Scientifico dell’Osservatorio MPI di Confartigianato Lombardia Enrico Quintavalle e il Ricercatore Licia Redolfi hanno presentato i numeri di questa edizione e i risultati della 4’ Survey svolta tra gli associati di Confartigianato Lombardia, che saranno approfonditi in una newsletter dedicata: iscriviti sul nostro website per riceverla.
L’Assessore allo Sviluppo Economico di Regione Lombardia, Alessandro Mattinzoli, ha ribadito la necessità di considerare come “la tradizione del nostro Paese non sia fatta di grande impresa come altrove, bisogna essere consapevoli che la grande percentuale del nostro tessuto imprenditoriale è fatta di MPI. A partire da questo assunto, riusciremo a far funzionare bene la nostra economia inserendo strumenti adeguati e indirizzando le risorse per sostenere il sistema produttivo”.
E ha proseguito: “Nel momento attuale, va trovato un equilibrio tra tutela della salute e sviluppo economico. Un equilibrio non facile, che ci richiede di non abbassare l’attenzione e insieme di essere oggettivi nell’adottare misure necessarie che non assecondino però l’emotività. Inoltre, bisogna ridistribuire i costi legati al Covid su tutte le categorie: anche qui va ricercato un equilibrio, per cui i costi non ricadano solo sul privato”.
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