Lunedì 30 maggio, presso le calzolerie italiane che fanno capo all’Associazione Calzolai 2.0, aderente a Confartigianato, e all’Associazioni Calzolai Italiani, si svolge la “Giornata Nazionale #IORIPARO”.
Obiettivo: sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza della riparazione di calzature, anche per difendere l’ambiente.
Lo smaltimento delle scarpe non è cosa di poco conto. Basti pensare ai milioni di paia ai piedi delle persone in tutto il mondo e ai circa 25 miliardi di paia di calzature prodotte a livello globale. La maggior parte di esse finisce in discarica o negli inceneritori, dove però i tempi di degrado non sono brevi. In Europa ogni anno vengono venduti 2,6 miliardi di calzature. Di queste, 1,5 milioni vengono conferite in discarica. Il riciclo è ad oggi ancora un processo costoso in termini di risorse. Infatti, le nostre calzature sono fatte di pelle, tessuto e polimeri. Materiali difficili da separare e di difficile riutilizzo. Inoltre, una volta in discarica, si degradano in un periodo di tempo molto lungo. Basti pensare che mentre i materiali naturali si decompongono rapidamente, ad esempio il cotone impiega circa sei mesi, la pelle richiede 20/40 anni, inoltre per un buon 35% delle nostre scarpe è fatta con elementi a base di plastica che hanno una resistenza all’usura molto più lunga, ma di contro possono impiegare fino a 1.000 anni per decomporsi.
Tempi e condizioni che l’ambiente non è più in grado di sostenere.
E così, l’Associazione Calzolai 2.0, aderente a Confartigianato, e l’Associazione Calzolai Italiani hanno istituito la “Giornata Nazionale #IORIPARO”, l’ultimo lunedì del mese di maggio, giunta quest’anno alla 3ª edizione.
“Questa nostra iniziativa – dice Paride Geroli, Presidente di Calzolai 2.0 – oltre a puntare a rilanciare la riparazione di calzature, in questa nuova fase dopo la ripartenza dal periodo di pandemia, poggia le sue fondamenta sull’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile. Tra le strategie principali dell’economia circolare ci sono: dare priorità a risorse rinnovabili, recuperare e massimizzare l’uso del prodotto. Quest’ultima, in particolare, si declina in almeno tre azioni: prodotto come servizio, condivisione/virtualizzazione, ottimizzazione dell’uso/manutenzione.
Proprio alla strategia di “ottimizzazione dell’uso/manutenzione” si ispira l’iniziativa #IORIPARO.
“La campagna di #ioriparo è un evento teso a sensibilizzare – spiega Simone Usai, Presidente di Calzolai Italiani – le persone alla cultura della riparazione. Perché gettare le nostre calzature nell’indifferenziata è un errore. Fondamentalmente per due motivi. Innanzitutto, perché le scarpe contengono metalli pesanti e altre sostanze chimiche tossiche e poi perché la gomma delle suole ha tempi di decomposizione lunghissimi. Ma se ciò non bastasse, anche se altamente riciclabile, la gomma ha costi di lavorazione alti e per questo è bassamente diffusa. Ma c’è un’alternativa: dare nuova vita alle scarpe. La riparazione può essere fatta non solo sulle calzature classiche ma anche su sneakers, scarpe da calcio, tennis, ginnastica, trekking, motocross, trail running e tanti altri modelli.
Stiamo da tempo organizzando workshop, webinar, tutorial per sostenere la crescita professionale dei calzolai e il livello qualitativo delle nostre lavorazioni. Anche quest’anno la Giornata Nazionale #IORIPARO prevede l’accoglienza di chiunque voglia partecipare a questa iniziativa, recandosi presso le nostre calzolerie dove verrà spiegata l’evoluzione di questo lavoro, l’importanza della riparazione e su quali calzature si può fare”. Il portale: https://www.calzolaiduepuntozero.it/ è a disposizione per fornire le modalità operative di partecipazione alla giornata del 30 maggio.
Per informazioni:
Ufficio Aree di Mestiere – Alfredo Perico (Tel. 035.274.292; e-mail: alfredo.perico@artigianibg.com).