Si svolgerà venerdì 28 aprile, con inizio alle ore 14,30, presso la Fortezza da Basso – Sala della Scherma a Firenze, il convegno promosso da Confartigianato Restauro Firenze, rivolto in particolare a tutti i restauratori, con un taglio prevalentemente dedicato ai manufatti lapidei. Con un occhio di riguardo alla sicurezza nei cantieri, alla sicurezza dei materiali utilizzati in fase di restauro e alla protezione dell’ambiente.
ATTENZIONE:
L’evento sarà visibile anche in diretta streaming sulla pagina Facebook di Confartigianato Imprese Firenze a questo LINK ”.
Esiste un legame ormai comprovato tra la contaminazione dell’ambiente e le conseguenze sulla salute delle persone e degli ecosistemi, sostanze chimiche pericolose sono presenti nel nostro organismo così come nel suolo, nelle acque, negli animali e nella vegetazione.
Nelle attività di restauro è spesso necessario utilizzare sostanze chimiche e prodotti che prevedono l’impiego di solventi organici, in qualità e quantità differenti in base alla superficie su cui si opera, ma comunque caratterizzati da tossicità per la salute e per l’ambiente.
La transizione verso prodotti e pratiche che tengano in considerazione gli aspetti ambientali, sociali ed economici è oggi la sfida da affrontare al fine di sviluppare un approccio più sostenibile al restauro e alla conservazione dei Beni Culturali anche in conformità alle politiche europee.
Fortunatamente, la ricerca ha portato all’individuazione di metodiche, strumentazioni e prodotti che hanno permesso di diminuire l’impatto sull’ambiente e sulla salute, anche per coloro che ci lavorano come i restauratori: nuove tecnologie, materiali, apparecchiature e sostanze molto più efficienti rispetto a quelli tradizionali, hanno permesso un risparmio di risorse e materie prime, ma la strada da percorrere è ancora lunga per raggiungere livelli ancora più elevati.
La pulitura, ad esempio, è uno dei momenti più complessi tra le operazioni di restauro, è irreversibile perché rimuove del materiale ed è operazione critica perché agisce sull’ultimo strato dell’opera. Data la natura polimaterica dello strato oggetto dell’intervento, la selettività dell’azione è spesso determinante per il suo successo. Gli enzimi per loro natura sono selettivi, catalizzano la scissione di determinate molecole (idrolisi) e per tali motivi la ricerca negli ultimi anni si è focalizzata molto sul loro impiego.
Gli strumenti a disposizione degli operatori del comparto restauro sono di particolare importanza e l’innovazione tecnologica, soprattutto quando si lega alla diagnostica ed alle apparecchiature ad essa riferite, vanno a valorizzare l’importante e necessario contributo in questo campo.
Sono questi i temi che verranno affrontati nell’incontro organizzato da Confartigianato Restauro con esperti, ricercatori, addetti ai lavori e naturalmente con il contributo e la presenza delle imprese del restauro e dell’intera filiera.
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Per informazioni:
Ufficio Aree di Mestiere – Alfredo Perico (Tel. 035.274.292; e-mail: alfredo.perico@artigianibg.com).