Ha chiuso i battenti l’edizione 2019 di MECSPE, con risultati in crescita anche per quest’edizione. Risultati soddisfacenti ci sono stati anche nell’ambito del Villaggio Confartigianato: 31 espositori tra cui anche una rappresentanza di Confartigianato Imprese Bergamo con DELTA SRL di Sedrina e il Consorzio SCALVE MECCATRONIK di Vilminore di Scalve.
Anche quest’anno si è svolto il consueto appuntamento con i Direttivi Nazionali congiunti della Meccanica e della Carpenteria Metallica. L’incontro è stata l’occasione per presentare i nuovi dati del comparto meccanico elaborati dall’Ufficio Studi di Confartigianato.
Nel comunicato riassuntivo viene messo in risalto il dato 2018 della produzione della Meccanica con un incremento del +1,7%, poco meno dell’Eurozona che cresce del +1,9%. Per l’Italia si tratta del quinto anno di crescita consecutiva, anche se si osserva un rallentamento.
Il comunicato prosegue poi evidenziando come il settore della Meccanica rappresenti il 38,2% dell’occupazione dell’intero settore manifatturiero e la struttura imprenditoriale comprenda 119.468 imprese e 1.398.885 addetti, di cui l’89,4%, pari a 1.250.297 unità, sono lavoratori dipendenti. L’artigianato della Meccanica conta 73.658 imprese – di cui la metà (51,7%) con dipendenti (38.055 unità) – e 291.522 addetti, di cui il 62,6%, pari a 182.452 unità, sono dipendenti; l’artigianato rappresenta il 61,7% delle imprese della Meccanica ed un quinto (20,8%) degli addetti del settore. A livello dimensionale si segnala che le micro e piccole imprese fino a 50 addetti rappresentano il 96,6% del settore e danno lavoro alla metà (49,0%) degli addetti.
L’analisi del grado di specializzazione indica che i territori più vocati per la Meccanica sono la Lombardia (indice di specializzazione pari a 156), l’Emilia-Romagna (152), il Veneto (141), il Piemonte (136) e il Friuli-Venezia Giulia (126).
I dati si completano con uno sguardo all’occupazione e all’export.
L’occupazione della Meccanica nel terzo trimestre 2018 – valutata nella media dei quattro trimestri – cresce del 3,3% in un anno contro il +2,6% della Manifattura e si tratta del quarto aumento consecutivo. Rispetto a cinque anni prima il settore registra una crescita complessiva pari al +8,7% (133.500 occupati in più), quasi il doppio rispetto al +4,9% del Manifatturiero e meglio del +8,3% dell’Eurozona. I dati di dettaglio relativi all’età indicano che la crescita è trainata dagli occupati con 50 anni ed oltre che aumentano del 5,0%, +1,4 punti percentuali in più rispetto alla dinamica dell’Eurozona, mentre i lavoratori under 50 fermano l’aumento al +2,7%. Nel complesso gli occupati over 50 salgono in 5 anni del 37,6%, dinamica quasi doppia rispetto a quella dell’UE (+22,3%) ed aumentano il loro peso di 6,4 punti percentuali, arrivando al 30,4%; l’aumento del peso dei lavoratori senior è doppio rispetto al +2,9 punti della Meccanica dell’Unione europea.
Le esportazioni della Meccanica nel 2018 ammontano a 179,2 miliardi di euro e rappresentano il 10,2% del PIL, che rappresenta il massimo storico dal 2000. L’Italia è il secondo Paese esportatore in UE dietro alla Germania (543,4 miliardi di euro) e le vendite all’estero aumentano del +2,0%, dinamica in rallentamento rispetto al +7,3% del 2017. Il trend in Italia rimane inferiore della media europea del settore (+3,8%), ma presenta un ritmo doppio rispetto al +1,0% della Germania, il principale competitor europeo.
Per informazioni:
Ufficio Aree di mestiere – Alfredo Perico (tel. 035.274.292, e-mail alfredo.perico@artigianibg.com)