Può capitare di fare confusione tra il Modello I-40 e la Dichiarazione di Conformità (DICO – Allegato I), poiché entrambi i documenti riguardano la conformità e la sicurezza degli impianti. Tuttavia, hanno scopi e contesti normativi differenti.
Di seguito una spiegazione chiara delle principali differenze.
Modello I-40 (Allegato I/40) – Attestazione di Corretta Esecuzione
Contesto normativo:
Previsto dalla Delibera ARERA 40/2014/R/gas, in vigore dal 1° luglio 2014.
Si applica esclusivamente agli impianti a gas alimentati da rete di distribuzione.
Finalità:
Attesta la corretta esecuzione dell’impianto a gas ai fini dell’attivazione o riattivazione della fornitura da parte del distributore.
Contenuto:
Documento integrativo alla Dichiarazione di Conformità.
Include:
Dati dell’impianto e dell’installatore.
Dichiarazione di corretta esecuzione.
Esito positivo della prova di tenuta.
Elenco dei documenti allegati (tra cui la DICO stessa).
Quando si usa:
Obbligatorio in caso di attivazione o riattivazione della fornitura gas.
Necessario per impianti nuovi, trasformati, ampliati o riattivati dopo un’interruzione.
Chi lo compila:
L’installatore (Responsabile Tecnico abilitato ai sensi del DM 37/08), incaricato della messa in servizio dell’impianto.
Destinatario:
Il distributore di gas, per consentire l’erogazione del servizio.
Dichiarazione di Conformità (DICO – Allegato I)
Contesto normativo:
Prevista dal DM 37/2008, che disciplina l’installazione degli impianti negli edifici.
Finalità:
Certifica che l’impianto è stato realizzato a regola d’arte, secondo le normative tecniche vigenti.
Chi la compila:
L’installatore (Responsabile Tecnico abilitato ai sensi del DM 37/08).
Contenuto:
Dati dell’impianto.
Relazione tecnica.
Schema dell’impianto.
Elenco dei materiali utilizzati.
Eventuale progetto.
Quando si usa:
Sempre, al termine dei lavori su un impianto (nuovo, modificato, ampliato o oggetto di manutenzione straordinaria).
Destinatario:
Il committente (cliente), ma anche enti pubblici o altri soggetti in caso di controlli o pratiche edilizie.
Perché c’è confusione tra i due documenti?
Entrambi vengono redatti al termine dei lavori su un impianto.
Richiedono allegati simili (schema impianto, materiali, progetto).
Spesso sono richiesti contemporaneamente, ad esempio per un nuovo impianto a gas.
Il nome “Allegato I” può trarre in inganno, poiché è utilizzato in entrambi i casi ma con significati diversi.