DOPO 54 ANNI APPROVATO IL DECRETO CHE TUTELA I TERMINI “CUOIO”, “PELLE” E “PELLICCIA”

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Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro dello Sviluppo Economico Stefano Patuanelli, ha approvato il 28 maggio scorso, in esame definitivo, uno schema di decreto legislativo recante disposizioni in materia di utilizzo dei termini “cuoio”, “pelle” e “pelliccia” e di quelli da essi derivati o dei loro sinonimi. Nel decreto è contenuta anche la relativa disciplina sanzionatoria ai sensi dell’articolo 7 della legge 3 maggio 2019, n. 37 – Legge europea 2018.

Confartigianato Imprese, che ha seguito l’intero iter legislativo, si era espressa positivamente nei confronti dell’introduzione della nuova disciplina trovando, nell’approvazione del decreto, ampiamente soddisfatte tutte le richieste della categoria.
Tale revisione giunge dopo oltre 50 anni di attesa. Il decreto definitivo offre “una definizione dei termini pelle e cuoio più corretta e in linea con le normative tecniche e comunitarie, l’espresso divieto dell’utilizzo delle due parole, anche come prefissi o suffissi, per identificare materiali non derivati da spoglie di animali, come oggi avviene con i poco ortodossi termini ecopellevegan leather e simili utilizzati per indicare materiali sintetici”.

Il Consiglio dei Ministri specifica in una sua nota che “il decreto contiene disposizioni che riguardano esclusivamente i requisiti essenziali di composizione che i prodotti e i manufatti con essi fabbricati devono soddisfare per poter essere immessi sul mercato.

L’obiettivo è quello di avere una chiara e univoca indicazione dei materiali utilizzati e di eliminare potenziali ostacoli al buon funzionamento del mercato”. Prosegue ancora il comunicato del Ministero che sottolinea come “l’attività di accertamento delle eventuali violazioni sarà svolta dalle Camere di Commercio, dall’Agenzia delle Dogane, dalla Guardia di Finanza e dalla Polizia Giudiziaria, mentre il Ministero dello Sviluppo Economico curerà l’attività di monitoraggio e coordinamento delle disposizioni. Tra le condotte che saranno punite sono ricomprese la mancanza di etichetta o contrassegno e l’utilizzo di etichetta o contrassegno non conforme ai requisiti richiesti”.

 

Si attende ora per la definitiva entrata in vigore la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del decreto presentato.

 

 

 

Per informazioni:

Ufficio Aree di Mestiere – Alfredo Perico (Tel. 035.274.292; e-mail: alfredo.perico@artigianibg.com).

 

 

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