EFFETTO CORONAVIRUS NEL SETTORE ORAFO

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Intervista a Luca Parrini, Presidente Nazionale di Confartigianato Orafi

 

La situazione che si è venuta a creare a seguito dei focolai di coronavirus in Italia, le misure prese per il contenimento, e la paura, talvolta la psicosi, che si sono diffuse anche nelle zone indenni, almeno per ora, dal virus, stanno creando serie difficoltà economiche in molti comparti, a cominciare da quelli più direttamente legati al settore turistico ricreativo e ai viaggi per estendersi anche ad altri settori.

“Per noi gli effetti del coronavirus sono iniziati molto prima – dice Luca Parrini, Presidente Nazionale di Confartigianato Orafi – con un prezzo del metallo alle stelle che rischia di mettere in ginocchio l’intero distretto manifatturiero. La situazione è aggravata dal fatto che in questo momento abbiamo difficoltà a farci ricevere dai clienti perché ci considerano un paese “ammalato”, con risvolti molto negativi anche per quello che concerne ordini e commesse. Sommando i dubbi e le incertezze del calendario fieristico che, tra rinvii e cancellazione eventi, fa perdere punti di riferimento al sistema produttivo – aggiunge Parrini – oggi diventa fondamentale fin da subito cercare di aumentare gli sforzi per sostenere le imprese che fungono da veri ammortizzatori sociali. Le imprese artigiane tutte, unitamente ai propri collaboratori – prosegue Parrini – chiedono di poter dilazionare i pagamenti di tasse e contributi per riuscire a far fronte a questo momento in cui i fatturati tendono a zero. Inoltre – conclude Parrini – Abbiamo in programma alcuni incontri con gli Istituti bancari per chiedere e definire in tempi rapidi un immediato sostegno ad un settore trainante per l’economia locale”.

 

(Fonte Confartigianato Arezzo)

 

 

 

 

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