EMISSIONI E QUALITÀ DELL’ARIA

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La qualità dell’aria è diventato inevitabilmente uno dei temi più dibattuti del nostro secolo a causa delle continue minacce alla salute umana. Ecco che la determinazione degli “odori” attraverso strumentazioni sofisticate appositamente realizzate per questo scopo risulta essere un modo concreto per aiutare la ricerca scientifica.

 

La commissione Ambiente che tratta questi temi ha da poco realizzato un documento ad hoc in lingua italiana: la UNI 11761. Questa norma specifica i requisiti tecnici e di gestione di sistemi automatici per il monitoraggio degli odori (IOMS, Instrumental Odour Monitoring System) per la misurazione periodica degli odori in aria ambiente, alle emissioni e indoor.

Dal punto di vista dei tipi di siti di installazione, nella norma sono considerati tre tipi di monitoraggio degli odori:

  • in aria ambiente (“al ricettore”);
  • in emissione (“alla sorgente”);
  • al confine di impianto (“a bordo impianto”).

 

Dal punto di vista delle grandezze prodotte, nella norma sono considerate le determinazioni:

a) di presenza/assenza di odore (misurazione di tipo A);

b) della classe odorigena (misurazione di tipo B), in cui la scala di misura sulla quale lo strumento restituisce il risultato è costituta da un numero discreto di livelli e al limite è costituita da due soli livelli: quantità di odore sotto una soglia e quantità di odore sopra una soglia (es.: soglia di allarme);

c) della quantità di odore, espressa in una scala di misura correlata con la concentrazione di odore determinata secondo la UNI EN 13725 (misurazione di tipo C).

 

Sono esclusi dal campo di applicazione della norma:

  • l’impiego di strumenti per monitoraggi finalizzati alla salute e sicurezza negli ambienti di lavoro;
  • l’impiego di strumenti per monitoraggi della concentrazione o presenza di singoli inquinanti atmosferici.

 

Nel documento l’odore è inteso come l’interpretazione sensoriale dei recettori umani dell’odore di una serie di stimoli prodotti da uno o più agenti chimici diffusi nell’aria ambiente.

Tale interpretazione va oltre la semplice misura dei composti chimici e, in quanto sensazione umana, non può essere direttamente misurata da nessun dispositivo analitico.

La relazione tra determinazione analitica di uno o più composti chimici e l’odore è possibile solo a valle di una complessa e delicata procedura di “addestramento” dello strumento, dopo la quale lo strumento stesso può fornire misure di odore e non solo di concentrazioni analitiche.

Affinché tale addestramento sia affidabile, le caratteristiche metrologiche degli IOMS devono rimanere sotto controllo, pena la decadenza dell’addestramento stesso.

 

(Fonte UNI)

 

Per informazioni:
Ufficio Aree di Mestiere – Marco Trussardi (tel. 035.274.355; e-mail: marco.trussardi@artigianibg.com).

 

 

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