Torniamo ad affrontare un ambito molto tecnico, caro alla normazione, quello delle saldature di materie plastiche, in particolare di polietilene.
È grazie alla commissione Saldature insieme ad UNIPLAST – Ente Italiano di Unificazione nelle Materie Plastiche – federato UNI che si deve la recente realizzazione di un pacchetto di norme – ben quattro documenti – che trattano proprio questo argomento. Vediamole qui di seguito.
La UNI 10520 completa quanto previsto nella UNI ISO 21307:2020 in relazione alle procedure indicate come:
- saldatura a singola bassa pressione;
- saldatura a duplice bassa pressione, per elementi con spessore en > 22 mm;
- saldatura a singola alta pressione.
Specifica, inoltre, le modalità per la verifica delle condizioni ambientali, delle attrezzature e dei materiali utilizzati per la preparazione in campo e l’esecuzione delle saldature a elementi termici per contatto (testa a testa) per la realizzazione di giunti di tubi e/o raccordi di polietilene per qualsiasi applicazione in pressione.
I procedimenti considerati nella norma sono applicabili a saldature ortogonali all’asse longitudinale degli elementi da saldare con una tolleranza di± 7,5°.
Passiamo alla UNI 10521 che descrive una procedura di riferimento per la saldatura a elettrofusione di tubi e/o raccordi di polietilene per il trasporto e/o la distribuzione di gas combustibili, di acqua e altri fluidi in pressione, e i requisiti per i tipi di controllo che devono essere fatti.
La norma si applica, assieme alle specifiche istruzioni operative e di sicurezza rilasciate dal produttore del raccordo, ai componenti di polietilene, conformi alla UNI 9736, UNI EN 1555-1, UNI EN 1555-2, UNI EN 1555-3 e UNI EN 1555-4, UNI EN 12201-1, UNI EN 12201-2, UNI EN 12201-3 e UNI EN 12201-4 e UNI EN ISO 15494.
I contenuti della norma possono essere utilizzati congiuntamente a quanto previsto nella UNI 11508. A conclusione della norma vi sono quattro appendici che approfondiscono seguenti temi:
- Appendice A – Controlli visivi sui materiali di polietilene e sulle attrezzature utilizzate;
- Appendice B – Schemi di flusso per lo svolgimento delle procedure delle saldature;
- Appendice C – Controllo dei giunti saldati;
- Appendice D – Esempio di verbale di saldatura.
La terza norma realizzata, la UNI 10566, specifica i requisiti funzionali, le modalità di collaudo e manutenzione delle unità di controllo della saldatura utilizzate per l’esecuzione di giunzioni di tubi e/o raccordi di polietilene (PE), mediante raccordi elettrosaldabili, conformi alle UNI EN 12201-3, UNI EN 1555-3 e UNI EN ISO 15494, per il trasporto e distribuzione di gas combustibile, di acqua per il consumo umano, di acqua gregia prima del trattamento, drenaggio e scarico sotto pressione, e acqua per altri scopi e di fluidi per uso industriale.Il fabbricante dell’apparecchiatura deve applicare quanto previsto dalla legislazione vigente (DLgs 9 aprile 2008 n°81) e rispettare i requisiti essenziali di salute e sicurezza in essa contenuti.La norma è complementare alla UNI ISO 12176-2.
Concludiamo con la UNI 11508 che elenca le variabili tecniche che devono essere identificate e contenute in una specificazione del procedimento di saldatura (WPS) per giunti di elementi di polietilene svolti per mezzo del procedimento ad elettrofusione e per mezzo del procedimento a elementi termici per contatto testa a testa. Integra e definisce le modalità di preparazione dei saggi di prova di saldatura secondo quanto indicato nella ISO 11413 e ISO 11414 per ciò che riguarda l’attività di fabbricazione e può essere utilizzata per quanto previsto nella UNI EN 12007-2. Le variabili indicate nella norma sono quelle che influenzano la qualità del giunto saldato.
(FONTE UNI)
Per informazioni:
Ufficio Aree di Mestiere – Marco Trussardi (tel. 035.274.355; e-mail: marco.trussardi@artigianibg.com).