È il CIG – Comitato Italiano Gas, Ente federato UNI, che si è occupato di realizzare tre rapporti tecnici inerenti le misurazioni del gas.
Si tratta degli UNI/TS 11291-12-1, UNI/TS 11291-12-2 e UNI/TS 11291-12-4.
Vediamoli qui di seguito.
Il primo documento completa i requisiti normativi tecnici, definiti nelle parti applicabili delle specifiche tecniche UNI/TS 11291, al fine di consentire l’intercambiabilità dei gruppi di misura del gas naturale destinati al “mass-market” (<G10) che comunicano in modalità punto-punto.
Si applica ai GdM al servizio dei Punti di Riconsegna degli impianti di distribuzione aventi portata massima minore di 10 m3/h alle condizioni di riferimento (o GdM <G10), che comunicano con protocollo punto-punto e che supportano una delle reti di comunicazione seguenti: GPRS/UMTS/LTE o NB-IoT.
La specifica tecnica definisce le funzioni applicative e le interfacce di comunicazione che devono essere rese disponibili da gruppi di misura ed apparati di rete sulla porta locale ai fini di installazione e manutenzione.
In aggiunta, i dispositivi locali per manutenzione (HHT), sebbene nello scopo dell’intercambiabilità, non sono basati sullo stesso hardware e spesso sono forniti autonomamente dalle aziende di distribuzione. Per questo motivo il documento specifica interfacce standard sulla porta locale al fine di dare supporto ad interventi locali in modo intercambiabile. Tuttavia, la definizione delle caratteristiche delle HHT è esclusa dallo scopo e campo di applicazione della specifica tecnica. Per concludere il documento è da utilizzarsi unitamente alla serie UNI/TS 11291.
La seconda specifica tecnica anch’essa completa i requisiti normativi tecnici, definiti nelle parti applicabili delle specifiche tecniche UNI/TS 11291, inoltre definisce il sottoinsieme del modello dati specificato per l’intercambiabilità.
È da utilizzarsi unitamente alle pertinenti parti della serie UNI/TS 11291 (parti 12-1, 12-3, 12-4, 11-3) e le norme internazionali applicabili in essa richiamate.
Al fine di garantire l’intercambiabilità, la presente specifica tecnica include una dettagliata interpretazione degli standard, dei casi d’uso, oggetti e strutture di dati. Alcuni termini tecnici sono stati volutamente riportati in lingua inglese, o perché già entrati nel linguaggio comune, o in quanto facenti riferimento a norme internazionali disponibili in sola lingua inglese, ciò ai fini di un più diretto collegamento con le norme stesse.
L’ultimo documento si differenzia dalle altre due nel definire gli oggetti necessari alla gestione del mezzo trasmissivo e le macchine a stati di gestione della comunicazione.
Inoltre, fornisce i dettagli del profilo di comunicazione nelle reti punto-punto (PP4), definendo:
– le strategie di comunicazione tra GdM e SAC e le condizioni che ne determinano il funzionamento,
– le differenti sequenze di comunicazione, nelle modalità Connection-Oriented e Connection-Less e le loro condizioni di successo ed insuccesso.
A completamento, in appendice A sono riportati esempi di APDU appartenenti alle casistiche più comunemente utilizzate. Per concludere il documento si applica unitamente alla parti pertinenti della UNI/TS 11291 (parti 1, 6, 7, 8 e 10) e alle norme internazionali applicabili.
(Fonte UNI)
Per informazioni:
Ufficio Aree di Mestiere – Marco Trussardi (tel. 035.274.355; e-mail: marco.trussardi@artigianibg.com).