L’applicazione di materiali plastici nell’industria e nell’edilizia in generale ha avuto una diffusione davvero capillare.
Ecco perché la normazione ha un ampio parco documenti a supporto del settore. Un esempio è di certo il recente recepimento anche in lingua italiana da parte di UNIPLAST – ente federato UNI – della EN ISO 16135.
Questo documento specifica i requisiti per la progettazione, le caratteristiche funzionali e la fabbricazione di valvole a sfera di materiali termoplastici per l’isolamento, la regolazione e la miscelatura di fluidi, la loro connessione alle tubazioni, ai materiali del corpo e alle relazioni pressione/ temperatura fra -40°C e +120°C per un periodo di vita di 25 anni e specifica inoltre le relative prove.
La norma si applica alle valvole manuali o motorizzate – da installare in sistemi di tubazioni industriali, indipendentemente dal campo di applicazione e dai fluidi da convogliare.
I sistemi di tubazioni industriali comprendono anche i sistemi di fornitura d’acqua per impieghi generali, di drenaggio e di fognatura.
Si possono applicare requisiti particolari per i sistemi di tubazioni con acqua destinata al consumo umano.
Le valvole a sfera a due vie conformi alla norma devono essere idonee per il servizio di isolamento ed essere progettate per essere utilizzate per servizi di controllo.
Le valvole a sfera multi-via sempre conformi alla norma devono essere idonee per deviare/miscelare il flusso. Possono anche essere idonee per isolare una o più vie.
Nella UNI EN ISO 16135 vengono definite le diverse caratteristiche di progettazione, vediamole qui di seguito.
Il tipo di valvola deve essere con progettazione a una via o multi-via. L’appendice B del documento fornisce le possibili indicazioni su tipi alternativi di valvole a sfera multi-via.
Le valvole devono avere le caratteristiche di progettazione seguenti:
- Per le valvole a sfera a due vie: una progettazione di otturazione della valvola idonea per entrambe le direzioni del flusso. Se la capacità di tenuta è in una sola direzione, quest’ultima deve essere marcata con una freccia sul lato esterno del corpo della valvola;
- Una sfera che deve essere ruotata da un albero e che deve essere fissata per attrito nella posizione di estremità e in tutte le posizioni intermedie, in modo che le forze idrauliche del flusso non possano ruotare la sfera dalla posizione effettiva;
- In conformità alla EN 736-3, la valvola deve essere con foro a passaggio totale, o con foro a passaggio ridotto, nel qual caso il fabbricante deve specificare il fattore di perdita di pressione o il diametro minimo del passaggio in mm;
- Un albero che deve essere fissato al corpo e sistema antiespulsione secondo la EN 736-3; deve avere un sistema di tenuta dell’albero mediante elementi di auto-tenuta; deve indicare mediante progettazione o marcatura sull’estremità visibile l’orientamento del foro della sfera (solo valvole a due vie); e deve essere collegato alla sfera tramite una progettazione tale che l’indicatore di posizione o la marcatura non possano essere cambiati, anche dopo lo smontaggio e il riassemblaggio.
Un’ultima caratteristica di progettazione prevede valvole che possono avere un metodo di otturazione con sede morbida con elemento/i di tenuta nel corpo della valvola.
(Fonte UNI)
Per informazioni:
Ufficio Aree di Mestiere – Marco Trussardi (tel. 035.274.355; e-mail: marco.trussardi@artigianibg.com).