Gli artigiani e le micro e piccole imprese sono pronte a guardare oltre e a fare la loro parte per rilanciare lo sviluppo economico e il benessere sociale del nostro territorio. Confartigianato Lombardia è da sempre al fianco di queste imprese coraggiose, che hanno dimostrato ancora una volta la loro capacità di resistere, pronta a sostenerne i valori e il prezioso contributo che saranno in grado di fornire alla crescita che ci auguriamo caratterizzerà i mesi a venire”.
Con queste parole, pronunciate martedì 21 settembre nel corso della presentazione dell’11° Rapporto Confartigianato Lombardia, tenutasi a Palazzo Lombardia, il presidente di Confartigianato Lombardia Eugenio Massetti ha ribadito la centralità della piccola impresa diffusa sul territorio lombardo, mettendone in luce la capacità di crescere, innovare e competere e di essere fattore chiave di coesione economica e sociale, rappresentando un importante luogo di integrazione.
“In questi drammatici 19 mesi – ha detto Massetti – le nostre imprese hanno mostrano grandi capacità di resistenza e Confartigianato a tutti i livelli ha riaffermato l’importanza del ruolo di rappresentanza, sostegno e prossimità nei confronti degli imprenditori e delle comunità. Con senso civico e responsabilità siamo stati vicini agli imprenditori, abbiamo continuato a portare avanti un confronto costruttivo con Regione Lombardia, che per noi è un partner di lavoro ancora prima che un’Istituzione, portando all’attenzione le esigenze degli imprenditori alle prese con un mondo nuovo sconvolto dalla pandemia. Oggi è nostro dovere accompagnare gli imprenditori oltre la crisi, puntando sul 99,1% delle imprese lombarde, di micro-piccole dimensioni, per favorire lo sviluppo della nostra economia e contribuire alla coesione sociale. Oggi la parola d’ordine che deve caratterizzare la nostra azione è ‘fare insieme’ e dobbiamo essere sempre più vicini ai bisogni delle nostre aziende con un modello che unisca innovazione, territorialità e sussidiarietà. La formazione e l’innovazione sono gli altri forti impegni sui quali dobbiamo concentrarci. Oggi abbiamo l’opportunità di sbloccare meccanismi che troppo spesso sviliscono le capacità e potenzialità delle MPI lombarde, attraverso il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza da cui ci attendiamo segnali concreti che permettano alle nostre piccole imprese di rimettersi in moto con misure strutturali di riduzione della pressione fiscale e semplificazione degli adempimenti burocratici. A cui si aggiungono quelle dedicate a facilitare l’accesso a nuovi strumenti di finanza d’impresa, a sostenere la ricerca e i progetti di innovazione digitale e tecnologica, di transizione ecologica e di internazionalizzazione. Il successo delle misure del Recovery Plan per far ripartire l’economia dipende da rapidità di progettazione, efficienza nella gestione e attuazione amministrativa, accessibilità immediata per le piccole imprese”.
Nel Rapporto annuale ‘Con lo sguardo Oltre. MPI che resistono‘, curato dall’Osservatorio MPI Confartigianato Lombardia sono raccolte evidenze che demoliscono pregiudizi e smentiscono false convinzioni che associano la bassa crescita dell’economia tutta, inclusa quella lombarda, alla eccessiva presenza di micro e piccole imprese.
I dati illustrati nel Rapporto, permettono di volgere lo sguardo oltre i pregiudizi e fare ‘controinformazione’ tratteggiando i punti di forza delle micro e piccole imprese che danno grande contributo all’economia lombarda, con una crescita della produttività più sostenuta delle grandi imprese in un periodo di stabilità come quello dei quattro anni precedenti alla pandemia, con quota rilevante di MPI attive su progetti di innovazione, con un ampio contributo alla creazione di posti di lavoro a seguito del rimbalzo produttivo estivo, con condizioni più favorevoli all’occupazione giovanile e femminile, con l’identificazione della qualità come fattore competitivo riconosciuto in tutto il mondo, con la spinta ad essere sempre più green, digitali e ‘circolari’, e con il continuare ad essere presidio economico e sociale contro il declino delle aree interne e montane e fattore di integrazione degli stranieri.
Giulio Sapelli, intervenuto durante la presentazione del rapporto ha ribadito che “Non bisogna mai smettere di dare evidenza ai punti di forza che caratterizzano il sistema produttivo fatto da MPI, sottolineando ogni volta il contributo che queste imprese forniscono sia a livello economico che sociale”. “Al contrario – ha proseguito – diventa fondamentale ripeterlo, più e più volte, con maggiore insistenza affinché la politica volga lo sguardo dalla loro parte. La grande crisi che ha coinvolto l’intero mondo ci fornisce oggi l’opportunità di ripensare, di ridisegnare, di riprogettare la politica economica del nostro Paese partendo da chi ne è il vero protagonista, ovvero dalle piccole e piccolissime realtà produttive dove fiducia, persone e relazioni rappresentano il carburante che ha loro permesso di resistere a questi difficili 19 mesi caratterizzati dalla pandemia e di guardare oltre”.
“Regione ha grande attenzione nei confronti delle imprese artigiane perché fanno parte del tessuto connettivo specifico della Lombardia”, ha spiegato l’Assessore allo Sviluppo Economico di Regione Lombardia, Guido Guidesi chiudendo la presentazione. “Tanti gli strumenti che, in questi mesi anche di pandemia, sono stati messi in campo a partire dalla patrimonializzazione delle piccole imprese”. “Ma ora – ha continuato – abbiamo deciso di mettere a disposizione un bando specifico che aprirà il 7 ottobre. Si tratta di uno stanziamento di oltre 6 milioni di euro per le imprese artigiane lombarde. Intendiamo sostenere lo sviluppo e il rilancio delle imprese artigiane su temi cruciali”.
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Per leggere l’articolo pubblicato il 22 settembre su L’Eco di Bergamo on line CLICCA QUI