Dopo l’ “infermiera anti Covid”, a simboleggiare l’impegno di tutto il mondo della sanità, la statuina per il Presepe 2021 promossa dalla Fondazione Symbola, Confartigianato e Coldiretti, è quella dell’Imprenditore.
L’hanno donata stamattina al vescovo di Bergamo, Monsignor Francesco Beschi, i rappresentanti di Confartigianato Imprese Bergamo e Coldiretti Bergamo, insieme, proseguendo la tradizione iniziata lo scorso anno, che prevede, nell’ambito del Manifesto di Assisi, la consegna delle statuine ai Vescovi delle 226 Diocesi presenti su tutto il territorio nazionale.
All’incontro con Sua Eccellenza Monsignor Francesco Beschi, tenutosi nella sede vescovile di Bergamo, in Città Alta, hanno partecipato il presidente di Confartigianato Imprese Bergamo Giacinto Giambellini con il direttore Stefano Maroni, e il presidente di Coldiretti Bergamo, Alberto Brivio con il direttore Carlo Loffreda.
Il nuovo personaggio del Presepe 2021 raffigura l’imprenditore che usa la tecnologia, a significare la centralità dell’impresa che affronta quotidianamente nuove sfide per la crescita economica e sociale del Paese, non ultima quella della pandemia che speriamo di lasciare presto alle spalle.
Obiettivo dell’iniziativa, che viene replicata in tutte le province e Diocesi italiane, grazie alla collaborazione tra Coldiretti, Confartigianato e Fondazione Symbola, è quello di aggiungere ogni anno al presepe figure che parlino del presente ma anche del futuro, valorizzando così la tradizione millenaria del presepe iniziata da San Francesco, una tradizione che trasmette speranza e serenità anche nei momenti difficili e che oltre ad essere una rappresentazione della nascita di Gesù, attraverso i suoi personaggi vuole anche raccontare la realtà della vita di tutti i giorni.
Nel corso del cordiale colloquio con il vescovo di Bergamo, Monsignor Francesco Beschi, i rappresentanti di Coldiretti e Confartigianato hanno posto l’accento sul valore del cibo e sul ruolo svolto dall’imprenditore nei vari ambiti economici e sociali.
Monsignor Beschi ha sottolineato il significato del lavoro. “È importante avere la possibilità di lavorare in una certa maniera e avere soddisfazioni che non siano solo quelle economiche, ma il lavoro è fondamentale anche per garantire una sicurezza sociale alle famiglie”. Ricordando le parole di Papa Francesco, ha inoltre evidenziato come il tema della dignità della persona sia legato al lavoro e non derivi semplicemente dall’assistenza. “La pandemia – ha detto – ha accentuato la contrazione della classe media e ha accelerato il passaggio da una condizione di relativa stabilità a una condizione di forte precarietà. Oggi la figura dell’imprenditore è più riconosciuta rispetto al passato e ci si è resi conto che l’imprenditività crea ricchezza legata al lavoro”.
“Il personaggio del presepe che è stato scelto quest’anno è particolarmente caro sia a me che agli artigiani bergamaschi che mi onoro di rappresentare – dichiara il presidente di Confartigianato Imprese Bergamo Giacinto Giambellini – perché nella sua figura ci possiamo rispecchiare. Vediamo riflesse tutte le caratteristiche del nostro essere imprenditori, ovvero la fatica, il sacrificio, l’impegno, che si tramutano poi in soddisfazione: quella di aver realizzato qualcosa di “unico” e di utile per i propri cittadini, per la vita di tutti i giorni. È bello, poi, che di questa figura venga evidenziato l’uso delle nuove tecnologie, ovvero le sfide della modernità che sono ormai diventate il pane quotidiano delle nostre imprese. Tradizione e modernità, proprio come il presepe, che pur avendo origini antichissime e sembrare sempre uguale, rinnova ogni anno il suo potente e sempre “moderno” messaggio di amore, fratellanza e solidarietà”
“Durante il periodo più buio della pandemia gli agricoltori non hanno mai smesso di lavorare e hanno garantito ai cittadini il cibo da portare in tavola – afferma il presidente di Coldiretti Bergamo Alberto Brivio -; sono stati inoltre il motore di iniziative di impegno sociale e di solidarietà per sostenere le persone meno fortunate e in difficoltà. Impegno che ne ha caratterizzato e promosso le scelte imprenditoriali rendendo possibile all’agricoltura italiana, e in special modo bergamasca, il raggiungimento di risultati significativi, mediante scelte lungimiranti e tecnologicamente innovative come gli investimenti in droni, gps, robot, software e internet delle cose, coniugando così il progresso con il valore delle nostre migliori tradizioni per combattere i cambiamenti climatici e aumentare la sostenibilità delle produzioni, avendo cura e preservando così l’ambiente come bene prezioso per tutti”.
Al termine dell’incontro il Vescovo ha voluto ricordare nella propria benedizione i presenti e tutti i coltivatori e gli artigiani e le loro famiglie con l’augurio per le prossime festività e per un anno di serenità.