La UNI EN 1004-2 sulla preparazione di un manuale di istruzioni sui trabattelli costituiti da elementi prefabbricati sostituisce, dallo scorso dicembre, la “vecchia” UNI EN 1298. Le novità sono numerose. Eccone un quadro generale…
Lo scorso dicembre è stata pubblicata la norma UNI EN 1004-2 “Trabattelli costituiti da elementi prefabbricati: Parte 2 – Regole e linee guida per la preparazione di un manuale d’istruzioni”, che sostituisce la vecchia UNI EN 1298:1998.
La modifica del numero (1004-2 invece che 1298), decisa dal CEN/TC 53 (“Temporary works equipment”) e circostanza non frequente nel settore della normazione, consolida e rafforza il legame con la UNI EN 1004-1 pubblicata nel febbraio 2021 (“Trabattelli costituiti da elementi prefabbricati – Parte 1: Materiali, dimensioni, carichi di progetto, requisiti di sicurezza e prestazionali”).
La UNI EN 1004-2 è profondamente diversa rispetto alla UNI EN 1298 sia nella struttura che nei contenuti. Essa fornisce regole e linee guida per la preparazione di manuali di istruzioni per i trabattelli in accordo con la UNI EN 1004-1 sopra citata ed è destinata a tutte le parti coinvolte nella preparazione delle istruzioni per l’uso, ad esempio: fornitori, redattori tecnici, illustratori tecnici, traduttori o altre persone impegnate nel lavoro di ideazione e redazione di tali istruzioni per l’uso.
Le novità della norma partono dal capitolo “Termini e definizioni”, ampiamente rivisto, per proseguire nel capitolo “Generalità”, completamante nuovo. Esso comprende i paragrafi 4.1 “Requisiti di base”, 4.2 “Valutazione del rischio” e 4.3 “Linee guida principali”.
In particolare, nel paragrafo 4.2, si esplicita che “il risultato dell’analisi del rischio deve essere preso in considerazione nelle istruzioni per l’uso come informazione collegata alla sicurezza” (punto b) e, inoltre, che deve essere considerato “l’uso scorretto ragionevolmente prevedibile e rischi derivanti del trabattello” (punto c).
Se il capitolo “Identificazione dei componenti la struttura” rimane pressoché inalterato rispetto alla precedente norma UNI 1298, il capitolo 6 (“Montaggio, trasformazione e smontaggio”) presenta una significativa novità, là dove è stato aggiunto il termine “trasformazione” (passaggio da una configurazione consentita a un’altra) per rendere ancora più consapevoli i fornitori, i redattori tecnici, gli illustratori tecnici e i traduttori di quanto sia frequente il possibile cambiamento della configurazione del trabattello.
Nel paragrafo 6.1 viene specificato che, prima di assemblare il trabattello, deve esserne controllata la posizione per identificare e prevenire i rischi durante il montaggio, la trasformazione e lo smontaggio (condizioni del terreno, livello di pendenza, ostacoli, condizioni meteorologiche e, anche, rischi elettrici).
Analogamente il paragrafo 6.3 introduce un nuovo requisito, secondo cui “i metodi di montaggio e smontaggio devono garantire che una persona non sia tenuta a salire su una piattaforma senza che essa sia dotata di parapetto principale e intermedio”, mentre al paragrafo 6.4, oltre a quanto previsto nella vecchia norma, viene stabilito che il manuale di istruzioni debba specificare anche:
- il numero di persone necessarie per il montaggio, la trasformazione e lo smontaggio;
- l’elenco dei componenti, i loro pesi e le quantità di tali componenti necessari per montare e smontare il trabattello in una configurazione specifica;
- l’elenco di strumenti specifici o altre attrezzature, se necessario;
- se è richiesto un addestramento specifico.
Il sottoparagrafo 6.4.2 prevede inoltre che dopo il montaggio o la trasformazione del trabattello debbano essere indicate e chiaramente visibili da terra (per esempio su un cartello) alcune informazioni minime:
- il nome e i dati per il contatto della persona responsabile;
- se il trabattello è pronto per l’applicazione o meno;
- la classe di carico e il carico uniformemente distribuito;
- se il trabattello è esclusivamente per uso interno;
- la data di montaggio.
Anche il capitolo sulla “Stabilità” presenta alcune novità.
Nel ribadire che i trabattelli sono progettati per essere stabili autonomamente con una pressione del vento stabilita (max 0,1 kN per metro quadrato) e che il fabbricante deve comunque proporre una velocità del vento massima “a seconda delle condizioni locali e nazionali”, è stato aggiunto che “la velocità del vento alla quale il trabattello deve essere smontato o fissato deve essere espressa in unità comunemente usate come metri al secondo, miglia all’ora, chilometri orari o scala Beaufort”.
Il capitolo “Impiego e spostamento”, che sostituisce il precedente “Utilizzo”, è stato altrettanto profondamente rivisto, a partire dal paragrafo 8.1 in cui si dice che b) le ruote siano bloccate mediante freni e che e) gli stabilizzatori, i telai stabilizzatori e/o la zavorra siano conformi al manuale di istruzioni.
Al paragrafo 8.5, punto g), si specifica inoltre di “fare attenzione agli ostacoli aerei, comprese le linee elettriche quando si sposta un trabattello”, per rendere consapevole l’utilizzatore del rischio elettrico citato precedentemente.
Completamente nuovo infine il paragrafo 8.6 che specifica le informazioni di sicurezza che devono essere contenute nel manuale di istruzioni.
Ne ricordiamo alcune: a) Non è consentito aumentare l’altezza della piattaforma mediante l’uso di scale, scatole o altri oggetti; c) i trabattelli in conformità alla UNI EN 1004-1 non sono progettati per essere sollevati o sospesi; d) i trabattelli non devono mai essere spostati con materiali sciolti o persone su di essi; f) i trabattelli devono essere spostati solo su terreno piano e solido senza ostacoli e indicando la pendenza massima consentita.
A questo proposito l’Allegato A, anch’esso completamente nuovo, riporta esempi di pittogrammi molto utili per comprendere il significato di uso corretto e scorretto del trabattello.
(FONTE UNI)
Per informazioni:
Ufficio Aree di Mestiere – Marco Trussardi (tel. 035.274.355; e-mail: marco.trussardi@artigianibg.com).