Confartigianato, ha presentato nei giorni scorsi un esposto all’autorità garante della Concorrenza e del Mercato, per denunciare le possibili distorsioni al corretto funzionamento del mercato e alla concorrenza derivanti dalle modalità, sempre più frequentemente utilizzate da parte della Pubblica Amministrazione, di assegnazione degli incentivi finanziari alle imprese aventi diritto in base all’ordine temporale di presentazione telematica delle domande: il cosiddetto “Click Day”.
La decisione deriva dalla sempre più ripetuta richiesta di intervento pervenuta da parte delle Associazioni territoriali che lamentano, con riferimento sia alle agevolazioni di carattere nazionale che a quelle locali, la difficoltà di assistere le imprese, non potendo garantire, spesso, una efficienza tecnologica tale da poter supportare con ragionevoli margini di successo la presentazione delle domande.
Nel merito, la Confederazione ha denunciato le criticità, i blocchi di sistema operativo, le anomalie e la discriminazione tecnologica di accessibilità alle piattaforme pubbliche, legata alla esigenza di rapidità operativa dei sistemi informatici, che determina, nella maggior parte dei casi, l’esaurimento delle risorse messe a disposizione in un arco temporale brevissimo.
Ciò comporta, ad avviso di Confartigianato, un’irragionevole ed illegittima discriminazione ai danni di alcune imprese, soprattutto micro e piccole, con relativa disparità di trattamento a favore delle imprese che ne risultano avvantaggiate mediante una sezione finisce con l’essere “puramente casuale”.
Confartigianato è pertanto intervenuta affinché l’Autorità – esaminate le ragioni e le motivazioni esposte circa gli oggettivi, gravi e strutturali effetti distorsivi della concorrenza e del corretto funzionamento del mercato, peraltro non giustificati da alcuna esigenza di interesse generale – assuma le iniziative previste dagli articoli 21 e 21-bis della legge 10 ottobre 1990 n. 287 che prevedono la possibilità, per la stessa Autorità, di segnalare a Parlamento e Governo, affinché adottino le azioni necessarie per rimuovere o prevenire le distorsioni segnalate o, in alternativa, nei casi più gravi, di agire in giudizio contro gli atti amministrativi e i provvedimenti di qualsiasi amministrazione pubblica che vìolino le norme a tutela della concorrenza e del mercato.
Ricordiamo agli associati che presso Confartigianato Imprese Bergamo è attivo un punto informativo e di supporto alle imprese associate per l’accesso ai bandi.
Per informazioni: Sportello bandi tel. 035.274.333 e-mail: infobandi@artigianibg.com.
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