Confartigianato e Coldiretti hanno donato al Vescovo la statuina del Presepe 2022

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Dopo “l’infermiera anti Covid” del 2020 e “l’imprenditore che usa la tecnologia” del 2021, la statuina per il Presepe 2022, promossa da Fondazione Symbola, Confartigianato e Coldiretti, è quella dell’imprenditrice della manutenzione del verde, a simboleggiare l’attenzione alla sostenibilità e alla biodiversità.

 

 

Il nuovo personaggio del Presepe 2022 è stato donato il 21 dicembre al vescovo di Bergamo, Monsignor Francesco Beschi, dai rappresentanti di Confartigianato Imprese Bergamo e Coldiretti Bergamo, nell’ambito di un’iniziativa che ha avuto inizio nel 2020 e che prevede la realizzazione e la consegna di una statuina simbolica ai Vescovi di tutte le Diocesi italiane, con l’obiettivo di mettere in evidenza i valori dell’impresa di territorio nella tradizione del Presepe, valorizzando allo stesso tempo questa tradizione millenaria iniziata da San Francesco.

 

All’incontro con Sua Eccellenza Monsignor Francesco Beschi, tenutosi nella sede vescovile di Bergamo, in Città Alta, hanno partecipato il presidente di Confartigianato Imprese Bergamo Giacinto Giambellini con il vicedirettore Mario Petrò, il presidente dei florovivaisti bergamaschi e vicepresidente di Coldiretti Bergamo Sandro Maffi con il direttore Carlo Loffreda e Don Cristiano Re, direttore dell’Ufficio diocesano per la Pastorale Sociale e del Lavoro.

 

 

Il manufatto, opera del maestro artigiano leccese Claudio Riso, eccellenza nella produzione artistica in cartapesta, raffigura appunto un’imprenditrice del settore della manutenzione del verde, interpretata in una chiave di lettura moderna e sostenibile che vede proprio in questa professione artigiana le caratteristiche e l’esperienza di custodia del patrimonio verde e della biodiversità.

 

“Sono felice della scelta del personaggio che caratterizza la statuina del Presepe realizzata quest’anno, “l’imprenditrice della manutenzione del verde”, – ha dichiarato il presidente di Confartigianato Imprese Bergamo Giacinto Giambellini – perché dà lustro alla figura femminile, interprete sempre più fondamentale nel mondo delle attività artigiane, e allo stesso tempo valorizza il compito di cura del verde, dell’ambiente e del creato che fa parte del Dna delle imprese artigiane. Da oltre 14 anni Confartigianato Bergamo ha fatto propri questi temi fondamentali e ha continuato a diffonderli attraverso la Settimana per l’energia, un palcoscenico di eventi mirati alla sostenibilità, alla green economy e al rispetto ambientale, che da tempo ha assunto rilievo regionale e che a breve diventerà nazionale. Si parte dal lavoro per arrivare alla terra, alle radici, alla tradizione, che sono anche i messaggi simbolici del Presepe che con questa statuina vogliamo continuare ad onorare”.

 

“La statuina della florovivaista – ha sottolineato il presidente dei florovivaisti bergamaschi e vicepresidente di Coldiretti Bergamo Sandro Maffi – è il simbolo delle imprese impegnate nella produzione di piante e fiori, nella cura e nella manutenzione del nostro patrimonio di biodiversità e rappresenta la nostra attenzione alla cura della natura e della comunità. Le aziende che operano in questo comparto, dove spesso la figura femminile è rilevante, sono impegnate nel garantire bellezza e a migliorare la qualità della vita con il contrasto ai cambiamenti climatici, all’inquinamento dell’aria e al dissesto del territorio. L’atmosfera di festa che si percepisce nelle nostre case in questo periodo è anche grazie ai colori e ai profumi delle piante e dei fiori tipici del Natale. Questa attività antica e preziosa è l’espressione di un’agricoltura multifunzionale capace di generare esternalità positive e di contribuire in modo significativo all’occupazione, nonostante le difficoltà del momento legate ai forti rincari e alle turbolenze del mercato”.

 

La consegna della statuina del Presepe è stata un’occasione anche per parlare di alcune dinamiche territoriali che interessano la comunità bergamasca, dalla necessità di creare nuove opportunità di formazione che vadano a completare l’offerta attuale, alle difficoltà che stanno vivendo molte famiglie e molte aziende, fino al presidio del territorio.

 

Dopo aver ricordato i 60 anni della presenza in Bolivia della chiesa Bergamasca, il vescovo Beschi ha sottolineato come, nella situazione di generale di precarietà che stiamo affrontando, sia importante riuscire a cogliere chi vive una situazione di difficoltà, sia per quanto riguarda la vita delle famiglie, sia per quanto riguarda la vita delle imprese. Ha inoltre sottolineato il valore delle piccole comunità. “La nostra provincia presenta molte peculiarità, tante piccole realtà che le conferiscono una precisa identità – ha detto -; non è sempre facile sostenerle, soprattutto a causa dello spopolamento e dell’invecchiamento della popolazione, ma farlo è importante per prevenire problemi ambientali e sociali”.

 

Don Cristiano Re ha sottolineato che “E’ importante che anche le associazioni di categoria si assumano il compito di costruire una comunità e un popolo consapevole e cosciente”.

 

Al termine dell’incontro il Vescovo ha impartito la benedizione ai presenti estendendola anche a tutti gli artigiani e i coltivatori e alle loro famiglie, con l’augurio per le prossime festività e per un anno di pace e serenità.

 

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