La commissione Industria (ITRE) del Parlamento europeo ha approvato la proposta di revisione della Direttiva per l’efficienza energetica edilizia (EPBD).
EBC European Builders Confederation, di cui ANAEA-Confartigianato Edilizia è membro, ha sostenuto una revisione equa e realistica della EPBD che coinvolgesse le PMI del settore edile e l’artigianato: la revisione della EPBD rappresenta un passo essenziale per promuovere l’efficienza energetica degli edifici sulla strada e per raggiungere gli obiettivi del Green Deal europeo.
La proposta contiene diversi elementi che puntano nella giusta direzione, comprese molte proposte avanzate dalle PMI del settore edile. In particolare, EBC accoglie con favore le seguenti disposizioni:
- istituzione e rafforzamento degli sportelli unici per l’efficienza energetica negli edifici, garantendone una più estesa diffusione e il loro finanziamento a lungo termine, anche attraverso lo strumento di assistenza energetica locale europea (ELENA) in collaborazione con la Banca europea per gli investimenti;
- rispetto agli standard minimi di prestazione energetica, si pone particolare rilievo sulla mancanza di manodopera qualificata, sull’inclusione di specifiche sovvenzioni come strumento per sostenere le ristrutturazioni e sulle disposizioni per lo stoccaggio e l’autoconsumo di energia rinnovabile. Nel testo si prevede, inoltre, l’introduzione di un Fondo per la ristrutturazione delle prestazioni energetiche, per cui è tuttavia necessario definirne ruolo e fonte di finanziamento;
- installazione di tecnologie solari fotovoltaiche e termiche sui tetti degli edifici per favorire la diffusione dell’energia solare negli edifici;
- incentivi finanziari mirati a sostegno delle micro e PMI per favorire l’acquisizione delle competenze adeguate della manodopera e il superamento delle barriere di mercato;
- riforma dei Piani Nazionali di Ristrutturazione degli Edifici, attraverso l’inclusione di aspetti relativi alla diffusione delle competenze necessarie, al sostegno per i soggetti vulnerabili e rischio di povertà energetica, e ad un percorso con obiettivi numerici per la diffusione dell’energia solare;
- disposizioni sugli attestati di prestazione energetica, che beneficeranno di un quadro comunitario chiaro, molto più credibile e snello;
- disposizioni sulle tecnologie di riscaldamento per gli edifici nuovi, esistenti e ristrutturati, che consentiranno un approccio dal basso verso l’alto che permetterà a tutte le tecnologie di riscaldamento pronte per le rinnovabili di contribuire alla transizione;
- definizione e disposizioni dello schema finanziario “pay-as-you-save“, un sistema che consente ai proprietari o agli inquilini degli edifici di acquistare e installare misure di risparmio delle risorse senza alcun pagamento anticipato. Coloro che beneficiano dei risparmi pagano per queste misure attraverso un addebito tariffario sulla bolletta, ma solo per il periodo in cui occupano il luogo in cui sono state installate le misure. L’addebito mensile è sempre inferiore al risparmio stimato della misura e rimane sulla bolletta di quel luogo finché non vengono recuperati tutti i costi;
- disposizioni specifiche per i passaporti di ristrutturazione, che prevedono che gli Stati membri garantiscano che siano finanziariamente accessibili e che il loro costo non inibisca la ristrutturazione;
- specifiche aggiunte relative ai requisiti minimi di prestazione energetica per la ristrutturazione dei monumenti;
- disposizioni sulle banche dati per la prestazione energetica degli edifici, per garantire la coerenza e la comunicazione/interoperabilità tra diversi strumenti digitali e banche dati.
EBC si ritiene complessivamente soddisfatta dell’esito, anche se sono stati rilevati alcuni punti critici su cui intende intervenire nelle prossime fasi di negoziazione:
- i tempi proposti per gli standard minimi di prestazione energetica sono più realistici rispetto alle proposte originali del relatore. Tuttavia, potrebbero ancora presentare sfide importanti per i proprietari di case e le PMI in diversi Stati membri;
- i tempi e l’ambizione per molte delle riforme proposte, tra cui gli edifici con le peggiori prestazioni e gli edifici a emissioni zero, sono troppo ambiziosi per le PMI. EBC chiede scadenze più realistiche basate sulla proposta della Commissione e sulla valutazione dell’impatto;
- le definizioni di alcuni concetti , come quello di ‘materiale secondario’ e ‘distinta base’ potrebbero essere troppo restrittive. La definizione di concetti ampi come “circolarità” e “sufficienza” nel contesto della direttiva Prestazione energetica nell’edilizia potrebbe portare all’introduzione di severe restrizioni in futuro se mantenuta e dovrebbe pertanto essere rimossa;
- la proposta di includere elementi sulle emissioni di gas a effetto serra del ciclo di vita nel processo di ristrutturazione e nei passaporti di ristrutturazione dovrebbe essere tralasciata in quanto aggiungerebbe oneri amministrativi senza un chiaro quadro a livello di UE;
- per quanto riguarda i sistemi tecnici per l’edilizia , le disposizioni proposte dall’emendamento di compromesso aggiungono indiscriminatamente troppi costi per le ristrutturazioni e le nuove costruzioni, rendendo praticamente obbligatorio l’uso dei sistemi tecnici per l’edilizia nella maggior parte delle ristrutturazioni e delle nuove costruzioni. Anche le tempistiche per queste misure sono problematiche. Questi costi e vincoli aggiuntivi potrebbero inibire la ristrutturazione aggiungendo costi inutili;
- il rapporto suggerisce che i piani nazionali di ristrutturazione degli edifici dovrebbero includere disposizioni aggiuntive per il benchmarking del potenziale di riscaldamento globale (GWP) del ciclo di vita e scadenze ambiziose per le emissioni dell’intero ciclo di vita con riferimenti a concetti stranamente definiti come sufficienza e circolarità. EBC raccomanda di optare per le formulazioni originali proposte dalla Commissione;
- quando si tratta di nuovi edifici , i tempi e l’ambizione dovrebbero essere mantenuti ai livelli proposti dalla Commissione, in particolare per quanto riguarda le disposizioni relative al GWP del ciclo di vita.
Il voto in plenaria del progetto di relazione è previsto per il 13 marzo: EBC continuerà a esprimere le esigenze delle PMI e dell’artigianato nel settore delle costruzioni in modo che tali considerazioni siano prese in considerazione nei successivi negoziati del trilogo.
(FONTE ANAEPA-Confartigianato Edilizia)
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Ufficio Aree di Mestiere – Marco Trussardi (tel. 035.274.355; e-mail: marco.trussardi@artigianibg.com).