Il percorso formativo per le figure PES (Persona Esperta), PAV (Persona Avvertita) e PEI (Persona Idonea) è regolato dalla Norma CEI 11-27, attualmente giunta alla sua quinta edizione (2021). Questa norma stabilisce i requisiti minimi di formazione e aggiornamento per gli addetti ai lavori elettrici, al fine di garantire la sicurezza durante le attività su impianti elettrici.
È una persona formata e addestrata che possiede conoscenze teoriche e pratiche adeguate per eseguire lavori elettrici in sicurezza. Può operare in autonomia su impianti elettrici, anche sotto tensione, se previsto. Deve essere formalmente designata dal datore di lavoro.
È una persona non esperta, ma che ha ricevuto istruzioni specifiche e ha una formazione di base per operare in sicurezza in ambito elettrico. Può lavorare solo sotto la supervisione di una PES o in presenza di una PEI. Non può operare da sola su impianti sotto tensione.
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- PEI – Persona Idonea ai lavori sotto tensione
È una PES che ha ricevuto formazione aggiuntiva e idoneità specifica per eseguire lavori sotto tensione su impianti in bassa tensione (BT). Deve essere formalmente autorizzata dal datore di lavoro. Ha superato prove pratiche e teoriche per dimostrare la propria competenza.
Chi deve fare il corso
Tutti i lavoratori che operano su impianti elettrici, sia fuori che sotto tensione. Il datore di lavoro ha l’obbligo di attribuire per iscritto la qualifica (PES, PAV, PEI) dopo aver verificato l’idoneità formativa e pratica del lavoratore.
Sono eseguiti su parti attive in tensione, cioè conduttori o componenti elettrici che non sono stati disalimentati. Richiedono personale qualificato e idoneo (PEI) e procedure di sicurezza rigorose.
Esempi: interventi su quadri elettrici attivi, sostituzione di componenti senza togliere tensione.
- Lavori in prossimità di parti in tensione
Sono eseguiti entro una certa distanza di sicurezza da parti attive in tensione, anche se non si lavora direttamente su di esse. La distanza varia in base alla tensione dell’impianto (es. 15 cm in BT, 65 cm in AT). Richiedono misure di protezione per evitare contatti accidentali.
Sono eseguiti su impianti disalimentati, cioè senza tensione. Prima di iniziare, è obbligatorio:
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- Sezionare l’impianto.
- Prevenire le richiusure.
- Verificare l’assenza di tensione.
- Mettere a terra e in cortocircuito, se necessario.
- URI – Unità Responsabile dell’Impianto
Ente o funzione aziendale (può essere anche una persona) che ha la responsabilità complessiva dell’impianto elettrico durante il suo esercizio ordinario.
Compiti principali:
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- Garantire che l’impianto sia gestito in condizioni di sicurezza.
- Pianificare e programmare i lavori elettrici.
- Designare il RI (Responsabile dell’Impianto) per ogni intervento.
Può delegare compiti specifici a persone qualificate (PES o PAV), ma mantiene la responsabilità generale dell’impianto.
- RI – Responsabile dell’Impianto
Persona incaricata da URI di garantire la sicurezza dell’impianto durante i lavori.
Compiti principali:
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- Predisporre i piani di lavoro.
- Coordinarsi con l’URL per definire le modalità operative.
- Mettere in sicurezza l’impianto (sezionamento, messa a terra, cartellonistica).
- Autorizzare l’inizio dei lavori e ricevere l’impianto a fine lavori.
Può delegare operazioni pratiche (es. messa in sicurezza) a persone PES o PAV, ma non può delegare la responsabilità complessiva del ruolo.
- URL – Unità Responsabile dei Lavori
Persona o unità incaricata di eseguire materialmente i lavori elettrici.
Compiti principali:
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- Verificare e condividere con il RI le modalità operative.
- Redigere il piano di intervento (se previsto).
- Individuare il Preposto ai Lavori (PL) e gli operatori.
- Gestire il cantiere elettrico e garantire la sicurezza operativa.
Può delegare compiti operativi al PL, ma non la responsabilità del lavoro .
Il PL è la figura incaricata della conduzione operativa del lavoro elettrico sul campo. È designato dall’URL (Unità Responsabile dei Lavori) e ha il compito di sorvegliare e coordinare l’attività lavorativa, garantendo che venga svolta in sicurezza e secondo le modalità previste.
Compiti principali del PL:
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- Verifica delle condizioni di sicurezza prima dell’inizio del lavoro.
- Coordinamento operativo del personale durante l’esecuzione.
- Controllo del rispetto delle procedure e delle misure di sicurezza.
- Interfaccia diretta con il RI (Responsabile dell’Impianto) e l’URL per eventuali criticità o variazioni del piano di lavoro 1.
- Il PL deve essere una persona qualificata (PES o PAV) e formata secondo quanto previsto dalla norma CEI 11-27.
ELETTRICISTA LAVORATORE AUTONOMO SENZA DIPENDENTI
Un elettricista senza dipendenti, quindi un lavoratore autonomo, non è obbligato per legge a frequentare il corso PEI (Persona Idonea ai lavori sotto tensione) secondo la norma CEI 11-27, ma ci sono delle precisazioni importanti. La norma CEI 11-27 stabilisce i requisiti minimi di formazione per chi esegue lavori elettrici, distinguendo tra:
PES (Persona Esperta)
PAV (Persona Avvertita)
PEI (Persona Idonea ai lavori sotto tensione)
Per i lavoratori autonomi, senza dipendenti, non è obbligatoria la nomina formale da parte di un datore di lavoro. Tuttavia, è consigliato che l’elettricista possa autocertificare le proprie competenze e qualifiche (PES, PAV, PEI) in caso di richiesta da parte del committente .
Se l’elettricista intende lavorare su impianti sotto tensione, è fortemente raccomandato (e spesso richiesto dai committenti) che abbia frequentato un corso PEI e possa dimostrare la propria idoneità.
In caso di lavori fuori tensione o in prossimità, può essere sufficiente la qualifica PES o PAV.
In sintesi:
Obbligo legale? No, non c’è un obbligo formale per un elettricista autonomo.
Consigliato? Sì, soprattutto per lavori sotto tensione o per garantire la sicurezza e la conformità alle normative.
Autocertificazione? Sì, è possibile autocertificare le proprie competenze, ma è bene avere una formazione documentata.
Per informazioni contattare:
Sportello Impiantisti di Confartigianato Imprese Bergamo tel. 035274355 – e-mail areedimestiere@artigianibg.com
