Pubblicate le nuove UNI EN 13877 parte 1 e 2 che definiscono gli standard per le pavimentazioni in calcestruzzo. Ecco quali sono gli aggiornamenti più rilevanti.
Il settore dell’edilizia e delle opere stradali è da sempre un pilastro essenziale per lo sviluppo del Paese, motivo per cui la normazione continua a fornire strumenti aggiornati a supporto di questo ambito strategico. In tale contesto, la commissione Costruzioni stradali ed opere civili delle infrastrutture ha recentemente pubblicato due importanti norme in lingua italiana: la UNI EN 13877 parte 1 e parte 2, dedicate alle pavimentazioni in calcestruzzo e ai relativi requisiti tecnici.
Nel dettaglio, la parte 1 specifica i requisiti per i costituenti di pavimentazioni a base di calcestruzzo e le proprietà del calcestruzzo, fresco e indurito, applicabili a pavimentazioni gettate in opera per strade, autostrade e aeroporti, percorsi pedonali, piste ciclabili, aree di immagazzinaggio e, in generale, per tutte le strutture su cui passa traffico. Il calcestruzzo deve essere realizzato con materiali conformi ai requisiti di qualità e prestazione. Il cemento va scelto in base alle condizioni ambientali, gli aggregati devono essere puliti e di dimensione adeguata, e l’acqua d’impasto priva di impurità. Additivi e aggiunte minerali devono risultare compatibili con il sistema cementizio. Nelle pavimentazioni, i materiali di maturazione, i ritardatori di superficie e i sigillanti dei giunti devono assicurare efficacia e stabilità, mentre barre, elementi di collegamento e fibre di armatura garantiscono continuità strutturale e migliori prestazioni meccaniche.
La parte 2 specifica i requisiti per pavimentazioni a base di calcestruzzo gettate in opera e compattate mediante vibrazioni, per pavimentazioni in autostrade, aeroporti, strati di usura su ponti, percorsi pedonali, piste ciclabili, aree di immagazzinamento e, in generale, tutte le strutture soggette a traffico. Le pavimentazioni in calcestruzzo devono garantire resistenza meccanica, spessore uniforme e durabilità nel tempo. Secondo la UNI EN 13877 parte 2 le prestazioni vengono verificate mediante prove di compressione e trazione su carote o dischi, con controlli anche non distruttivi. Il materiale deve resistere ai cicli di gelo e disgelo, all’usura provocata da pneumatici chiodati e assicurare una buona aderenza tra gli strati di calcestruzzo. Elementi e barre di collegamento devono garantire il corretto trasferimento dei carichi, mentre la pavimentazione deve risultare impermeabile a oli, carburanti e sostanze chimiche. Tutte le prestazioni rientrano in specifiche categorie di controllo qualità previste dalle normative di riferimento.
(fonte UNI)
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