Lo scorso 20 marzo, l’Auditorium comunale di Montello è stato il palcoscenico di un importante evento dedicato alla sensibilizzazione sull’Alzheimer e alle strategie per affrontare questa sfida sempre più pressante nella società contemporanea.
Organizzato da ANAP Bergamo, l’Associazione nazionale anziani e pensionati aderente a Confartigianato Imprese Bergamo, l’evento, dal titolo «Alzheimer – conoscere, assistere e comunicare», ha visto la partecipazione di un folto pubblico attento e interessato, coinvolgendo circa cento persone.
Il presidente di ANAP Bergamo, Cecilio Testa, ha dato il via all’evento con un’introduzione che ha posto l’accento, anche per superare le iniziali paure legate a questa tematica, sull’importanza di conoscere, assistere e comunicare con coloro che sono affetti da questa malattia neurodegenerativa.
Un momento significativo è stato il saluto del sindaco di Montello, Diego Gatti, che ha sottolineato l’importanza di iniziative come questa per creare consapevolezza e solidarietà nella comunità locale.
La dottoressa Caterina Pacenza, psicologa e psicogeriatra, ha approfondito diversi temi legati all’Alzheimer e al decadimento cognitivo, rispondendo in modo esauriente alle domande dei partecipanti e fornendo preziose informazioni. Ha inizialmente delineato le caratteristiche delle malattie cognitive, sottolineando la complessità della loro natura e l’assenza di una singola causa. Spiegando l’importanza di riconoscere i campanelli di allarme che possono segnalare la presenza della malattia, ha evidenziato come il decadimento cognitivo comporti un progressivo declino delle capacità intellettive e cognitive.
La dottoressa Pacenza ha proseguito illustrando i dodici aspetti che contribuiscono a evitare il decadimento cognitivo, quali l’importanza dell’attività fisica, la gestione di fattori di rischio come fumo, alcol e obesità, e l’attenzione alla salute mentale. Ha sottolineato il ruolo cruciale della relazione con gli altri e delle passioni da coltivare per mantenere uno stato di benessere generale.
Durante l’evento è emerso inoltre l’importante ruolo dell’assistenza nella gestione dell’Alzheimer. La malattia colpisce non solo l’individuo ma anche la famiglia, coinvolgendone tutti i membri. In questo contesto, sono state presentate alcune iniziative come il Progetto Cronos Italia, rivolto alle RSA in Lombardia, e l’importanza dei CDCD (Centro Disturbi Cognitivi e Demenze), che offrono supporto e risorse per coloro che sono coinvolti nella cura e nell’assistenza dei malati di Alzheimer.
È stato inoltre evidenziato come esistano interventi non farmacologici per migliorare la qualità della vita dei pazienti e dei loro caregiver, soprattutto nelle fasi avanzate della malattia, come la stimolazione cognitiva e l’adattamento dell’ambiente di vita, così come l’importanza della comunicazione.
L’evento si è concluso con la consapevolezza che l’Alzheimer rappresenta una sfida complessa che richiede un approccio multidisciplinare e un impegno continuo da parte della comunità. Si è ribadita l’importanza di continuare a sensibilizzare e informare la popolazione su questa malattia e di promuovere azioni concrete per migliorare la qualità della vita delle persone colpite e delle loro famiglie.