BONUS CASA: con il “Decreto Legge sostegni-ter” sono in vigore le misure restrittive sulle cessioni dei crediti fiscali. Confartigianato critica duramente i contenuti

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È stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il Decreto-legge 27 gennaio 2022, n. 4, cosiddetto “Sostegni-Ter”, che prevede all’art. 28 una ulteriore stretta sulla possibilità di cessione dei crediti fiscali derivanti dai Bonus edilizi.

 

La disposizione, entrata in vigore lo stesso giorno della pubblicazione, prevede le seguenti novità:

 

  • nel caso in cui il fornitore abbia concesso lo sconto in fattura, il medesimo può cedere una sola volta il credito a terzi, comprese le banche, dopodiché il credito diventa incedibile;
  • in caso di cessione, il primo cessionario non può cedere ulteriormente il credito;

 

Al successivo comma 2 viene data la possibilità, per i crediti che, alla data del 7 febbraio 2022, sono stati precedentemente oggetto di sconto in fattura o cessione del credito, di costituire oggetto esclusivamente di un ulteriore passaggio ad altri soggetti, compresi gli istituti di credito e gli altri intermediari finanziari, nei termini stabiliti dalla norma.

 

Stando al tenore letterale della norma, considerato che le nostre imprese acquisiscono i crediti esclusivamente attraverso lo sconto in fattura, potranno cedere ulteriormente tali crediti (una sola volta) a prescindere dalla data di acquisizione, non rischiando quindi di trovarsi tali crediti nel proprio cassetto fiscale senza poterli cedere a terzi.

Il rischio concreto lo si ha nel caso in cui l’acquisizione avvenga attraverso la “cessione del credito”, in tale caso se l’acquisizione avverrà in data successiva al 7 febbraio 2022 l’unico modo per utilizzarli è esclusivamente in compensazione diretta.

 

 

Confartigianato è stata fin da subito molto critica nei confronti di queste previsioni, che penalizzano fortemente le piccole imprese, e si è attivata in numerosi incontri con le forze politiche e interventi sindacali per presentare la richiesta di modifiche del testo prima della sua emanazione.

 

Quindi, lo scorso 28 gennaio, il Presidente nazionale di Confartigianato Marco Granelli ha inviato una lettera direttamente al Presidente del Consiglio Mario Draghi per denunciare con forza gli effetti sulle imprese artigiane delle disposizioni introdotte con l’art. 28 del Dl Sostegni ter e chiederne lo stralcio e modifica. Granelli ha sollecitato un intervento urgente per definire in modo chiaro e stabile il quadro di riferimento normativo degli incentivi in materia di edilizia. “Soltanto così – ha spiegato Granelli – sarà possibile, per le imprese e i consumatori, utilizzare le opportunità dei bonus edilizia e contribuire sia al rilancio dell’economia, sia al raggiungimento degli obiettivi europei di efficienza energetica”.

 

Lo stesso presidente di Confartigianato Imprese Bergamo Giacinto Giambellini, lo scorso 30 gennaio, ha rilasciato un’intervista al quotidiano l’Eco di Bergamo, manifestando una grande preoccupazione.

“La modifica – ha detto Giambellini – blocca lavori e investimenti, mettendo in seria difficoltà coloro che hanno già iniziato. I nostri artigiani sono molto preoccupati ma anche delusi per questo continuo cambio di regole. A Bergamo, tenuto conto del grande numero di lavori in corso, la situazione rischia di farsi veramente critica. Il problema oggi è rappresentato dalla carenza di liquidità e di denaro circolante. Se andiamo avanti così, fra due o tre mesi rischiamo il tracollo: è come fare un frontale contro un muro in cemento armato”.

La tematica è stata anche affrontata dal presidente Giambellini insieme al vicepresidente e rappresentante dell’Area Costruzioni Angelo Carrara lo scorso 25 gennaio durante la trasmissione su Telelombardia  “TgEconomy – La Lombardia che produce” .

 

La questione parrebbe essere stata presa a cuore dalle forze politiche della nostra provincia che si stanno muovendo per sostenere le nostre richieste contro un provvedimento che potrebbe mettere in ginocchio l’intero comparto legato alle ristrutturazioni e ai bonus edilizi.

 

Noi continueremo ad impegnarci affinché il provvedimento possa essere modificato prima della sua conversione in legge.

 

Per leggere la lettera inviata dal Presidente di Confartigianato Marco Granelli al Presidente del Consiglio Mario Draghi CLICCA QUI

 

Per leggere l’intervista rilasciata dal Presidente di Confartigianato Imprese Bergamo Giacinto Giambellini al quotidiano l’Eco di Bergamo CLICCA QUI

 

Per rivedere la puntata della trasmissione su Telelombardia del 25 gennaio: CLICCA QUI

 

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