Canna fumaria Biomassa

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L’importanza che riveste la canna fumaria in un impianto a biomassa è ancora  maggiore rispetto agli impianti a gas, non è assolutamente  da sottovalutare, da essa dipende il corretto funzionamento del generatore collegato ( stufa, camino, cucina economica, termocucina ecc..) e la sicurezza delle nostre abitazioni.

 

Una canna fumaria al servizio di un generatore a biomassa per essere sicura deve avere le seguenti caratteristiche:

 

CERTIFICAZIONE: La canna fumaria deve essere installata solamente da un responsabile tecnico abilitato ai sensi del DM 37/08 lettera C che al termine dell’installazione rilascerà la necessaria Dichiarazione di Conformità con libretto di uso e manutenzione. Nella Dichiarazione di Conformità gli allegati obbligatori  comproveranno la corretta installazione ( schema impianto) e l’utilizzo di    materiali certificati CE ( elenco dei materiali utilizzati)  idonei alla biomassa  e le norme UNI di riferimento ( alla voce seguita la norma Uni applicabile).

Per impianti a  biomassa si ricorda che il responsabile tecnico che installa la canna fumaria  dovrà essere in possesso anche dell’aggiornamento dei requisiti professionali FER ( Fonti Energetiche Rinnovabili) in validità di corso.

 

TIRAGGIO:  la canna fumaria deve garantire il corretto tiraggio per  permettere  un’efficace espulsione dei fumi,  il necessario rendimento per  evitare il rischio di rigurgiti di fumo o di monossido di carbonio nell’ambiente con il pericolosissimo rischio di intossicazione;

 

MANUTENZIONE : La periodica manutenzione di una canna fumaria collegata ad un generatore a biomassa oltre che consigliata in Regione Lombardia è obbligatoria vediamo di seguito cosa prevede la DGR 5360/2021.

 

La DGR 5360/2021 prevede che venga effettuata anche la pulizia delle canne fumarie collegate ad apparecchi alimentati a biomassa legnosa. L’intervento, qualora non eseguito dall’operatore che effettua la manutenzione dell’impianto, può essere eseguito anche da imprese iscritte presso la CCIAA con codice ATECO 81.22.02 – “Altre attività di pulizia specializzata di edifici e di impianti e macchinari industriali”, trattandosi di semplice pulizia, ovvero manutenzione ordinaria. La pulizia della canna fumaria è un intervento necessario per ridurre le emissioni nocive ed i rischi di incendi, dovuti all’accumularsi della fuliggine sulle pareti della canna fumaria stessa.

 

Tale operazione deve essere effettuata almeno una volta all’anno oppure ogni 4 tonnellate di biomassa bruciata e prima di ogni intervento per il controllo dell’efficienza energetica ed eventuale manutenzione dell’impianto.  E’ previsto uno specifico rapporto di avvenuta manutenzione ordinaria (rapporto di pulizia camini collegati a gruppi termici a biomassa combustibile tipo 1c), che il manutentore intervenuto dovrà compilare e rilasciarne copia al responsabile di impianto da custodire insieme al libretto. Il manutentore dovrà anche trasmettere copia all’Autorità competente attraverso la registrazione a Catasto. Questo obbligo è previsto a partire dal 1° agosto 2022.

 

Caratteristiche per capire la qualità di una canna fumaria da riportare nella documentazione prevista per la certificazione di avvenuta installazione (Dichiarazione di Conformità) e nella successiva documentazione per la necessaria manutenzione ( Libretto Impianto,  Rapporto di pulizia Tipo 1 C) 

 

 

Per essere immesse sul mercato e installate le canne fumarie e gli elementi ad esse collegate devono essere obbligatoriamente in possesso del certificazione CE.

Certificazione che garantisce i requisiti richiesti dalla normative vigenti, cioè che il prodotto è stato testato in laboratorio  da un ente di qualità riconosciuto, che certificherà la designazione dell’utilizzo della canna fumari in questione:

Esempi di designazione:

  • T600-N1-D-V2-L50050-G80
  • T200-P1-W-V2-L50050-O50

La lettera T, presente nella designazione, indica la temperatura massima d’esercizio in continuo a cui può essere sottoposta la canna fumaria. Le designazioni più comuni nel mercato sono T120, T200, T400, T600.
Inoltre, in presenza della lettera G, la canna fumaria resiste al fuoco di fuliggine mentre contrariamente, la lettera O non ne dichiara la resistenza. I due numeri che seguono le lettere G e O sono le distanze minime in millimetri da mantenere dal materiale combustibile.

Esempio: T600 (funzionamento in continuo a 600°); G80 (resistenza al fuoco di fuliggine, distanza minima dal materiale combustibile 80mm)

La resistenza alla condensa e alla corrosione sono elementi imprescindibili nelle canne fumarie con funzionamento a umido*.

La lettera W stabilisce la resistenza alla condensa, in tutti i casi essa è permessa dalla resistenza alla pressione P1 che garantisce la tenuta della canna fumaria. Attenzione  in presenza della lettera D la canna fumaria non resiste alla condensa.

La resistenza alla corrosione si suddivide in quattro livelli:

  1. Lettera Vm indica l’assenza dell’avvenuto test di corrosione;
  2. Lettera V1 indica la resistenza alla corrosione in presenza combustibili gassosi con contenuto di zolfo ≤ 50 mg/m3;
  3. Lettera V2 indica la resistenza alla corrosione in presenza di combustibili gassosi con contenuto di zolfo > 50 mg/m3, gasolio con zolfo ≤ 0.2%, cherosene con zolfo > 50 mg/m, legna per caminetti aperti;
  4. Lettera V3 indica la resistenza alla corrosione in presenza di combustibili gassosi con contenuto di zolfo > 50 mg/m, gasolio con zolfo > 0.2%, cherosene con zolfo > 50 mg/m3, legna per caminetti aperti, legna per stufa o caminetti chiusi, carbone, torba.

 

La resistenza alla pressione viene indicata con la lettera P (200Pa) o H (5000Pa), tuttavia nelle normative viene indicata solamente la tenuta minima consentita ossia 200Pa.
Le canne fumarie che richiedono la tenuta P sono solitamente quelle utilizzate per lo scarico dei fumi di combustibili gassosi e liquidi dove si è in presenza anche della lettera W (resistenza alla condensa). Infatti negli apparecchi a combustibile solido (caminetti, stufe, ecc) è richiesta solamente la lettera N (40Pa) dove è associata solitamente alla lettera D.
I numeri 1 e 2 collegati alla lettera di tenuta, indicano la perdita di pressione consentita. 1 è il più restrittivo, che permette una minore perdita.

 

Per quanto riguarda le canne fumarie in acciaio inox (le più utilizzate) la designazione L50 indica che la materia prima è acciaio inox 316L, i successivi due numeri ne indicano lo spessore 050=0,5mm; 080=0,8mm; è logico affermare che un acciaio più spesso garantisce una maggiore durata alla canna fumaria.

*Funzionamento a umido: condizione in cui la temperatura della superficie della parete interna del canale da fumo, condotto di scarico fumi, camino, canna fumaria, condotto intubato, allo sbocco, nel funzionamento stazionario, è minore del punto di rugiada dei fumi, ma maggiore del loro punto di congelamento.

 

 

Per informazioni:
Ufficio Aree di Mestiere – Marco Trussardi (tel. 035.274.355; e-mail: marco.trussardi@artigianibg.com).

 

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