Cemento e reazione alcali

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Torniamo a parlare di malte e calcestruzzi. La normazione che fornisce sempre un valido supporto al settore ha di recente reso disponibili due documenti. È la commissione Cemento, malte, calcestruzzi e cemento armato che ha realizzato due norme sui calcestruzzi. Vediamole qui di seguito.

 

Il primo documento, la UNI 11504, specifica un metodo di prova che ha lo scopo di valutare la potenziale reattività alcali-silice di un aggregato, attraverso la misura dell’espansione di barre di malta di composizione prefissata e immerse in una soluzione 1 M di NaOH alla temperatura di 80 °C.

La prova di espansione accelerata su barre di malta s’inquadra in una metodologia costituita da più metodi di prova e finalizzata alla valutazione della reattività alcali-silice degli aggregati da impiegare per la confezione di calcestruzzi.

Questo metodo si applica ad aggregati designati in conformità a UNI EN 12620, UNI 8520-1 e UNI 8520-2. Il metodo è anche utilizzato per la valutazione dell’esistenza di comportamento “pessimum” di un aggregato. In questo caso, è necessario preparare più miscele con diverse combinazioni tra l’aggregato in esame e un aggregato fine non reattivo di riferimento. Inoltre, l’applicazione del metodo di prova è estesa ad aggregati di origine industriale e di riciclo.

 

Il secondo documento, la UNI 11834, definisce i valori di contenuto di alcali equivalenti (Na2Oeq = Na2O + 0.658 x K2O) affinché i cementi possano essere utilizzati come inibitori della reazione espansiva che alcuni aggregati, contenenti particolari forme di silice/silicati, possono manifestare in presenza degli alcali presenti nella soluzione dei pori del calcestruzzo. Il fenomeno è noto come reazione alcali-silice (RAS).

Alcune tipologie di aggregati per calcestruzzo, che contengono particolari forme di silice, possono reagire con gli alcali del cemento per formare in presenza di ioni calcio silicati idrati di sodio/potassio e calcio di natura geliforme, dal carattere espansivo e fortemente dirompenti nei confronti della circostante matrice cementizia. Questa reazione, nota come reazione alcali-silice, si manifesta attraverso fessurazioni irregolari o espulsioni localizzate di materiale che possono pregiudicare seriamente la durabilità delle opere in calcestruzzo.

Per quanto l’esatto meccanismo della reazione alcali – silice – RAS, non sia stato del tutto chiarito, sono stati individuati alcuni fattori fondamentali che concorrono al decorso del fenomeno espansivo.

 

Per il manifestarsi della RAS è necessaria la concomitanza delle tre condizioni seguenti:

  1. Presenza di silice reattiva negli aggregati;
  2. Tenore sufficientemente elevato di alcali efficaci nel calcestruzzo;
  3. Condizioni di esposizione tali da mantenere prevalentemente saturo d’acqua il calcestruzzo o consentirne frequentemente l’umidificazione.

Molte raccomandazioni sulla prevenzione della RAS, sviluppate in diversi paesi, specificano un valore limite del contenuto di alcali efficaci del calcestruzzo al di sotto del quale si ritiene che aggregati locali potenzialmente reattivi non producano fenomeni di espansione deleteri per le strutture di calcestruzzo.

 

(Fonte UNI)

 

Per informazioni:
Ufficio Aree di Mestiere – Marco Trussardi (tel. 035.274.355; e-mail: marco.trussardi@artigianibg.com).

 

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