Il 19 marzo 2024, Confartigianato ha celebrato la Giornata della Cultura Artigiana a Pesaro, Capitale Italiana della Cultura 2024. L’evento, che ha avuto luogo nel prestigioso Teatro Rossini, ha sottolineato il ruolo fondamentale dell’artigianato come protagonista della cultura produttiva del Paese.
L’artigianato, custode della tradizione manifatturiera, è sempre pronto ad affrontare le sfide del nuovo. L’intelligenza artificiale e l’innovazione tecnologica sono i nuovi ‘utensili’ per potenziare il talento e la creatività espressi dall’artigianato e dalle piccole imprese.
Su questi temi si sono confrontati i partecipanti all’evento che, ha sottolineato il Presidente di Confartigianato Marco Granelli, “rappresenta la terza edizione dell’appuntamento annuale organizzato dalla Confederazione nella ricorrenza di San Giuseppe Artigiano e nelle città capitali italiane della cultura. Oggi siamo qui per ribadire che i nostri imprenditori sono profondamente radicati nelle comunità ma anche capaci di conquistare il mondo con l’eccellenza dei loro prodotti, incorporano saperi antichi ed esprimono la biodiversità dei territori italiani, sempre pronti, però, a rinnovarsi e ad innovare per affrontare le grandi trasformazioni della nostra epoca ed essere attori delle transizioni green e digitale”.
Il Presidente di Confartigianato Ancona Pesaro e Urbino, Graziano Sabbatini, ha sottolineato l’importanza dell’artigianato nel tessuto produttivo della provincia, dove conta 9.800 imprese delle quali 2.400 a Pesaro. “Un patrimonio di saper fare – ha detto – che va adeguatamente riconosciuto e valorizzato”.
I lavori, condotti dalla giornalista del Tg5 Costanza Calabrese, sono stati aperti dai saluti del Sindaco di Pesaro Matteo Ricci, il quale ha ricordato come “la tecnologia può costituire il punto d’incontro tra cultura e sostenibilità”, del Governatore delle Marche Francesco Acquaroli che ha sottolineato “l’unicità del territorio marchigiano che esprime genio e creatività imprenditoriale riconosciuti in tutto il mondo e di rilevanza strategica per la nostra economia”, del Presidente della Camera di commercio delle Marche, Gino Sabatini che ha esortato le imprese “a non temere le sfide del nuovo e dell’intelligenza artificiale”.
La Giornata della cultura artigiana ha poi messo a confronto le testimonianze di Gian Luca Gregori, Rettore dell’Università Politecnica delle Marche, Giorgio Calcagnini Rettore dell’Università degli Studi di Urbino Carlo Bo, Federico Faggin, fisico e inventore, Mauro Magatti sociologo e docente all’Università Cattolica di Milano.
Un dibattito che ha analizzato il ruolo delle piccole imprese e dei valori artigiani dentro le transizioni e nel rapporto con l’intelligenza artificiale per contribuire a costruire un modello di sviluppo sostenibile e ‘a misura d’uomo’. Tutti d’accordo nel considerare l’intelligenza artificiale un’opportunità per le piccole imprese ma anche nel ritenere che non potrà mai sostituire l’intelligenza umana, l’inventiva e la creatività dell’imprenditore artigiano. L’indicazione emersa dai partecipanti al confronto è la necessità di accrescere le competenze per gestire l’innovazione, adattandola alle esigenze del lavoro umano. Si tratta di dare vita ad una sorta di nuovo Rinascimento in cui le capacità innovative si intrecciano con quelle umanistiche.
Un messaggio ben chiaro ai giovani è arrivato da Vincenzo Schettini, fisico, musicista, influencer, il quale ha indicato ai giovani le opportunità offerte dall’artigianato. “Bisogna dire ai ragazzi che l’artigianato è un settore fondamentale. L’artigiano digitale, che ha ricevuto un’adeguata formazione e con l’intelligenza artificiale al suo servizio, può essere il loro futuro”.
Schettini ha anche sottolineato quanto sia importante che i giovani utilizzino l’IA con le dovute cautele, tuttavia l’innovazione è irrinunciabile per affrontare il futuro e per l’artigianato è importante poter disporre dei mezzi per gestire la tecnologia capace di migliorare il lavoro.