Consegnata al Vescovo Beschi la statuina del Presepe 2024, un omaggio simbolico che celebra il Made in Italy artigiano e i valori di qualità, passione e tradizione.
Lo scorso 17 dicembre Confartigianato Imprese Bergamo insieme a Coldiretti Bergamo ha avuto l’onore di consegnare al Vescovo di Bergamo, Monsignor Francesco Beschi, la statuina del Presepe 2024, raffigurante una giovane imprenditrice artigiana del settore caseario. Un simbolo che celebra la qualità, la passione e l’innovazione che il nostro lavoro rappresenta, unendo tradizione e futuro.
Questa iniziativa, promossa da Confartigianato e Coldiretti in collaborazione con la Fondazione Symbola, è ormai giunta alla quinta edizione. Ogni anno, con grande orgoglio, mettiamo al centro i valori del territorio e dell’artigianato attraverso una statuina che arricchisce il presepe, simbolo della nostra cultura millenaria.
Per il 2024 abbiamo scelto di rappresentare il tema del Made in Italy di qualità attraverso una figura che incarna l’arte casearia.
La statuina, realizzata dal maestro artigiano leccese Claudio Riso, eccellenza nella produzione artistica in cartapesta, racconta la cura nella scelta delle materie prime, la tracciabilità e certificazione dei prodotti, e il valore aggiunto che solo il lavoro artigiano, con quello agricolo, sa esprimere.

Una statuina che non è solo un’opera d’arte, ma un simbolo di ciò che siamo e di ciò che vogliamo trasmettere al mondo: qualità, passione e orgoglio per il nostro Made in Italy.
All’incontro nella sede vescovile di Bergamo in Città Alta hanno partecipato Giacinto Giambellini, Presidente di Confartigianato Imprese Bergamo; Stefano Maroni, Direttore di Confartigianato Imprese Bergamo; Gabriele Borella, Presidente di Coldiretti Bergamo; Carlo Loffreda, Direttore di Coldiretti Bergamo ed Elena Lazzarini, Responsabile Coldiretti Donne.

Durante l’incontro, insieme al Vescovo abbiamo avuto modo di riflettere sull’importanza del nostro lavoro e sulla sua capacità di unire tradizione e innovazione, mettendo in evidenza come l’arte artigiana, fatta di passione e attenzione ai dettagli, sia il motore di un’economia sostenibile e inclusiva, in grado di affrontare le sfide del futuro.
Monsignor Beschi, accogliendo il dono, ha sottolineato il valore del nostro lavoro come espressione della dignità umana e ha esteso la sua benedizione a tutti noi artigiani, agli agricoltori e alle nostre famiglie, augurandoci serenità e speranza per le prossime festività.

Grazie a tutti voi per essere parte di questa grande famiglia. Continuiamo insieme a portare avanti i valori del nostro artigianato!