CRISI RUSSO-UCRAINA – Preoccupazione per effetti su nostre imprese. Export made in Italy in Russia vale 7,7 mld

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Anche Confartigianato condanna ed esprime preoccupazione per il precipitare della crisi russo-ucraina.

 

Oltre alla catastrofe umanitaria destinata a colpire il territorio ucraino, ci saranno pesanti effetti economici di lungo periodo anche per le imprese italiane che intrattengono relazioni commerciali con la Russia.

 

Tra il 2013 e il 2021,  le nostre esportazioni verso la Russia hanno accumulato un calo del 29,3%, il peggiore tra i principali Paesi dell’Ue. Tra i prodotti più venduti dalle imprese italiane in Russia, la diminuzione è stata pesantissima per la moda (-43,4%), seguita dai macchinari (-26,7%).

 

A livello territoriale, le conseguenze più gravi in termini di crollo dell’export verso la Russia tra il 2013 e il 2021 si sono registrate in Abruzzo (-75,9%), nelle Marche ( -59,6%), in Toscana (-40,4%). Forti cali anche per Lombardia (-30,4%), Veneto (-26,2%) ed Emilia-Romagna ( -25,2%).

 

Il rischio è che ora si ripeta un ulteriore stop alle nostre esportazioni in Russia dove, nel 2021, abbiamo venduto prodotti per un valore di 7.696 milioni di euro, con una crescita dell’8,8% rispetto al 2020, ma ancora inferiore del 2,3% rispetto ai livelli pre-pandemia del 2019.

 

Tra i prodotti italiani più apprezzati a Mosca vi sono macchinari e apparecchiature: nel 2021 ne abbiamo esportati per 2.147 milioni di euro (pari al 27,9% del made in Italy in Russia). Seguono la moda per 1.346 milioni di euro (17,5% del totale del nostro export in Russia), i prodotti chimici per 720 milioni di euro ( 9,4%), i beni alimentari e bevande per 635 milioni di euro (8,3%).

 

I settori italiani con la maggiore concentrazione di micro e piccole imprese (soprattutto alimentari, moda, mobili, legno, metalli) vendono in Russia prodotti per 2.684 milioni di euro, pari al 34,9% delle nostre esportazioni nel Paese.

 

Tra le regioni più esposte con esportazioni sul mercato russo vi è l’Emilia-Romagna, seguita da Veneto, Marche, Piemonte, Friuli-Venezia Giulia e Lombardia (che esporta per 2.121.milioni di euro).

 

A livello provinciale, l’export manifatturiero in Russia pesa maggiormente a Vercelli, Fermo, Vicenza, Reggio Emilia, Frosinone, Treviso, Bologna e Piacenza.

 

Bergamo è 33ma con un export manifatturiero pari a 214.888.155 euro che pesa sul PIL per lo 0.62%.

 

(dati Ufficio Studi Confartigianato nazionale)

 

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