Riportiamo il comunicato stampa di Calzolai 2.0, l’associazione aderente a Confartigianato, che raggruppa i calzolai artigiani di tutta Italia, riparatori e realizzatori di scarpe e oggetti in pelle e cuoio.
“I riparatori indipendenti di beni personali e per la casa devono poter operare alle stesse condizioni dei riparatori autorizzati, vale a dire con il diritto di accedere liberamente a tutti i pezzi di ricambio e agli strumenti e alle informazioni tecniche fornite dai produttori. Barriere che non ci devono essere per gli autoriparatori come per i calzolai, gli orologiai etc etc.
‘Barriere’ che la proposta di Direttiva prometteva di superare ma che ora vengono riproposte. Infatti, segnala il Presidente Francesco Matera, nel corso della discussione sulla Direttiva, il Consiglio europeo ha soppresso la disposizione, proposta dalla Commissione e sostenuta dall’Europarlamento, che prevede che i riparatori indipendenti possano avere accesso a tutti i pezzi di ricambio, alle specifiche tecniche e agli strumenti necessari per effettuare le riparazioni a un costo ragionevole per tutta la durata di vita di un prodotto.
“E’ necessario -afferma Matera- preservare l’obiettivo della Direttiva di promuovere la cultura della riparazione e del riuso, valorizzando le competenze dei riparatori indipendenti nel fornire servizi di qualità, accessibili ed economici. In gioco ci sono i diritti dei consumatori a riparazioni a costi sostenibili anche dopo la scadenza della garanzia dei prodotti, la libertà d’impresa dei riparatori indipendenti, gli obiettivi di
economia circolare che ispirano la Direttiva stessa” In difesa di questo principio si è mossa Confartigianato Nazionale – a cui Calzolai 2.0 aderisce. Il Presidente di Confartigianato Marco Granelli ha infatti inviato, nei giorni scorsi, una lettera al Ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso, in vista della imminente conclusione dei negoziati interistituzionali tra il Parlamento e il Consiglio europei sulla proposta di Direttiva recante norme comuni che promuovono la riparazione dei beni.
L’appello al Ministro Urso è volto ad eliminare le “‘barriere’ e le disparità di trattamento che oggi ostacolano migliaia di artigiani e piccole imprese (dagli impiantisti ai sarti, dagli autoriparatori ai manutentori di ascensori fino ai riparatori di elettrodomestici e agli orologiai) nella loro attività sul mercato delle riparazioni.”
Per informazioni:
Ufficio Aree di Mestiere – Alfredo Perico (Tel. 035.274.292; e-mail: alfredo.perico@artigianibg.com).