Confartigianato Imprese Bergamo esprime apprezzamento e soddisfazione per l’approvazione da parte del Senato del testo della manovra di Bilancio che cancella lo sconto in fattura per gli interventi relativi a ecobonus e sisma-bonus, previsti dall’articolo 10 Decreto Crescita, per gli interventi di riqualificazione energetica di aree comuni degli edifici condominiali di importo inferiore a 200.000 euro.
Occorre però sottolineare che la nostra soddisfazione purtroppo non è completa, in quanto il testo ne prevede ancora l’applicazione agli interventi di riqualificazione energetica di aree comuni degli edifici condominiali di importo superiore a 200.000 euro.
Il testo passa ora alla Camera per il sì definitivo.
L’abrogazione dei commi 1,2,3 e 3-ter dell’articolo 10 del Decreto Crescita che prevedono lo sconto immediato in fattura per gli interventi relativi a ecobonus e sismabonus era disposta da un emendamento alla manovra presentato da Forza Italia e approvato dalla Commissione Bilancio del Senato. Ma analoghi emendamenti soppressivi erano stati presentati da tutti i Gruppi parlamentari: la volontà di cancellare la misura del Decreto Crescita era quindi unanimemente condivisa.
In questi mesi la nostra organizzazione si è battuta per chiedere l’eliminazione di questa misura che avrebbe escluso dal mercato migliaia di piccole imprese del “sistema casa” dei settori costruzioni, installazione di impianti, serramenti, ecc..
Le nostre ragioni erano state condivise anche dall’Autorità Antitrust che è intervenuta nei confronti del Governo e del Parlamento proprio per chiedere modifiche all’articolo 10 del Decreto Crescita.
Con l’approvazione al Senato, pare ormai sicuro che dal 1° gennaio 2020 (data di entrata in vigore della Legge di Bilancio 2020), lo sconto in fattura non sarà più esercitabile per il sisma bonus e per l’ecobonus per interventi su singole unità immobiliari e per i lavori in condominio sotto i 200.000 euro.
Questo grazie all’intenso impegno di Confartigianato che a più riprese si è confrontata con il Parlamento per mettere sul tavolo le ragioni degli artigiani e delle piccole imprese e la necessità di ristabilire nel mercato condizioni di concorrenza corrette che non li penalizzino.
Secondo Confartigianato, infatti, con l’applicazione dello sconto in fattura, in 5 anni le piccole imprese del “sistema casa” (costruzioni, installazione impianti, serramenti) avrebbero registrato riduzioni dal 37% al 58% del fatturato sul segmento interessato dalle detrazioni fiscali per riqualificazione energetica.
L’abrogazione dello sconto in fattura, benchè parziale, consentirà di restituire equilibrio ed efficacia ad un sistema di incentivi che rappresenta un valido strumento per la riqualificazione energetica e la sostenibilità del patrimonio immobiliare e per il rilancio dell’artigianato e delle piccole imprese del settore costruzioni.