Segnaliamo che in questi giorni il Consiglio dei Ministri ha approvato la proroga, per alcune categorie di imprese, dell’obbligo di stipulare un’assicurazione obbligatoria contro i danni derivanti da calamità naturali ed eventi catastrofali verificatisi sul territorio nazionale.
Si tratta di una importante vittoria di Confartigianato che da tempo chiedeva questa proroga a favore delle piccole imprese, vista anche la poca chiarezza delle disposizioni operative da appilcare
Da quanto apprendiamo il termine del 1° aprile è differito:
- al 1 ottobre 2025 per le medie imprese;
- al 1 gennaio 2026 per le piccole e micro imprese.
Rimane fermo al 1° aprile il termine per le grandi imprese, per le quali però per ulteriori 90 giorni non si terrà conto dell’eventuale inadempimento dell’obbligo di assicurazione nell’assegnazione di contributi, o agevolazioni finanziarie a valere su risorse pubbliche, tra cui quelle previste in occasione di eventi calamitosi e catastrofali.
L’ obbligo era stato previsto dalla Legge di Bilancio 2024 (L. 213/2023) (che aveva inizialmente fissato il termine al 31 dicembre 2024) successivamente modificata dall’articolo 13 del Decreto Milleproroghe (D.L. 27 dicembre 2024, n. 202) che aveva posticipato il termine al 31 marzo 2025.
La misura ha l’obiettivo di garantire una maggiore protezione al tessuto produttivo italiano in caso di eventi estremi.
Siamo in attesa di eventuali ulteriori integrazioni e chiarimenti alla normativa.
Chi è obbligato a sottoscrivere l’assicurazione?
L’obbligo riguarda tutte le imprese con sede legale o stabile organizzazione in Italia, iscritte al Registro delle Imprese, comprese:
- Imprese individuali;
- Società di persone;
- Società a responsabilità limitata.
Sono escluse dall’obbligo le aziende agricole (art. 2135 Codice Civile), per le quali l’assicurazione rimane facoltativa.
Quali danni deve coprire l’assicurazione obbligatoria?
Le polizze devono coprire danni diretti ai beni aziendali, inclusi:
- Terreni e fabbricati;
- Impianti e macchinari;
- Attrezzature industriali e commerciali.
Le calamità incluse nell’obbligo assicurativo sono:
- Terremoti;
- Alluvioni;
- Frane;
- Inondazioni;
- Esondazioni.
Le imprese possono inoltre integrare la polizza con garanzie aggiuntive, come coperture per danni indiretti o perdite di profitto.
Conseguenze per le aziende inadempienti
Secondo la normativa, le imprese che non stipulano l’assicurazione obbligatoria potrebbero subire limitazioni nell’accesso a contributi pubblici, sovvenzioni o agevolazioni finanziarie, comprese quelle previste per il recupero post-calamità. Inoltre, in caso di sinistro, le imprese prive di copertura rischiano perdite economiche significative.
Perché è importante assicurarsi?
Il cambiamento climatico sta rendendo sempre più frequenti eventi naturali estremi, con danni ingenti alle aziende. Integrare il supporto statale con soluzioni assicurative efficaci permette alle imprese di garantire la continuità operativa anche nelle situazioni più critiche.
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