Illuminazione domestica artificiale – UNI/TS 11826:2021

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La UNI/TS 11826:2021 colma un vuoto normativo fornendo prescrizioni relative all’esecuzione, l’esercizio e la verifica degli impianti di illuminazione artificiale negli ambienti interni residenziali domestici.

 

Quest’anno è stata pubblicata la UNI/TS 11826:2021 “Illuminazione di interni residenziali domestici con luce artificiale”, che fornisce le prescrizioni per l’esecuzione, l’esercizio e la verifica di impianti di illuminazione artificiale presenti negli ambienti interni residenziali domestici. La specifica tecnica è stata redatta nell’ambito dei lavori del Gruppo UNI/CT 023/GL 10 “Risparmio energetico degli Edifici” della Commissione “Luce e illuminazione”. Il punto di partenza per la predisposizione della UNI/TS è stata la precedente norma UNI 10380:1994 (“Illuminotecnica. Illuminazione di interni con luce artificiale) il cui ritiro, avvenuto nel 2003, di fatto ha lasciato scoperto l’ambito delle abitazioni residenziali che, a differenza dei luoghi di lavoro interni ed esterni, trattati nelle norme UNI EN 12464-1 e UNI EN 12464-2, non ha trovato una nuova collocazione in altre norme. La UNI/TS 11826:2021 si prefigge quindi di essere un importante strumento che fornisce informazioni utili, per i progettisti che si apprestano a lavorare nell’ambito degli ambienti interni civili a uso residenziale per quel che riguarda sia impianti di nuova progettazione piuttosto che quelli esistenti da trasformare radicalmente. Nella UNI/TS sono stabilite le grandezze foto colorimetriche necessarie a caratterizzare un impianto e sono fornite le indicazioni per la verifica e la valutazione dei parametri qualitativi che devono essere tenuti in considerazione per le nuove progettazioni e per la verifica di impianti esistenti. Inoltre, sono fornite indicazioni per realizzare le condizioni ottimali, dal punto di vista illuminotecnico, per lo svolgimento della attività domestiche andando a individuare i differenti compiti generali e specifici per i vari ambienti.

Sono fornite indicazioni sugli aspetti generali che dovrebbero essere presi in considerazione (illuminazione generale) affinché venga creato un ambiente luminoso idoneo, tenendo in considerazione differenti aspetti quali quelli estetici, caratteristiche funzionali e la funzionalità di arredo.
Per quanto riguarda la progettazione illuminotecnica sono stati trattati i diversi ambienti che possono essere presenti in una abitazione, quali:

  1. cucina;
  2. sala da pranzo;
  3. soggiorno;
  4. stanza da bagno;
  5. camera da letto;
  6. zone di transito (entrate, corridoio e scale);
  7. lavanderia;
  8. sgabuzzino e cantina;
  9. aree adibite ad attività lavorative (tenuto conto della recente modalità di lavoro dello smart working);
  10. aree esterne.

Per ogni ambiente sono state fornite prescrizioni sull’illuminazione generale e specifica a seconda della destinazione d’uso.
Per completezza di trattazione degli argomenti e tenuto conto che una corretta progettazione illuminotecnica dovrebbe partire dal presupposto che la luce artificiale integra quella naturale disponibile in ambiente, per garantire i requisiti prestazionali previsti, è presente un paragrafo dedicato alla “Luce naturale” così articolato:

  1. risparmio energetico;
  2. benefici aggiuntivi della luce naturale;
  3. variabilità della luce naturale;
  4. fattore medio di luce diurna.

 

In particolare, nel paragrafo è stata posta attenzione ai quattro aspetti, ritenuti importarti, che devono essere considerati, in quanto utilizzare la fonte di luce naturale non comporta solo una riduzione dei consumi energetici con conseguenti risparmio, ma anche benefici aggiuntivi imputabili alla elevata resa cromatica e alla variabilità nella quantità di luce disponibile in ambiente durante tutto l’anno.

Inoltre, la variabilità influisce sul benessere e sulla salute delle persone e non ultimo dobbiamo ricordarci del Fattore medio di Luce diurna (FmLD) che è il parametro utilizzato per definire l’apporto di luce naturale negli ambienti di un’abitazione.

 

La specifica tecnica fornisce poi prescrizioni illuminotecniche indicando i limiti raccomandati di Illuminamento medio mantenuto (Em) e indice di Resa dei colori (Ra) per i diversi ambienti dell’abitazione, e informazioni sul colore della luce delle sorgenti luminose e sulla resa del colore.
Infine, nel paragrafo “Verifiche illuminotecniche” sono riportate informazioni di carattere generale e di misurazione per gli strumenti utilizzati per le verifiche.

 

Tutti gli argomenti trattati nella UNI/TS 11826:2021 sono utili nel guidare i professionisti sugli accorgimenti principali ai quali bisogna porre attenzione nel caso ci si appresti a lavorare sugli impianti di illuminazione di ambienti interni civili a uso domestico, andando ad analizzare le tipologie di installazioni di apparecchi di illuminazione, potenzialmente utilizzabili, per i vari compiti visivi. Ad esempio, nel caso dell’illuminazione di una sala da pranzo, si fa una netta distinzione tra gli apparecchi a sospensione collocati sul tavolo, gli apparecchi mobili da terra e da tavolo, l’illuminazione generale della sala, i faretti incassati, gli apparecchi a parete o l’illuminazione perimetrale, segnalando le peculiarità di ciascuno ed indicando a quali aspetti bisogna porre attenzione per evitare abbagliamenti diretti, ombre portate, ecc.

 

 

(FONTE UNI)

 

Per informazioni:
Ufficio Aree di Mestiere – Marco Trussardi (tel. 035.274.355; e-mail: marco.trussardi@artigianibg.com).

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