IMPRESE DI PULIZIA: ATTIVITÀ STRATEGICHE DURANTE L’EMERGENZA SANITARIA.

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In questo momento di grande difficoltà dovuta alla straordinaria emergenza sanitaria, l’attività svolta dalle Imprese di Pulizia assume un ruolo strategico per il contenimento del contagio nel nostro Paese.

 

Per Imprese di Pulizia si intendono tutte quelle imprese che svolgono, una o più, delle seguenti attività:

 

  • Pulizia: ovvero il complesso di procedimenti e operazioni atti a rimuovere polveri, materiale non desiderato o sporcizia da superfici, oggetti, ambienti confinati ed aree di pertinenza;
  • Disinfezione: riguardano il complesso dei procedimenti e operazioni atti a rendere sani determinati ambienti confinati e aree di pertinenza mediante la distruzione o inattivazione di microrganismi patogeni;
  • Disinfestazione: tutte quelle azioni che riguardano il complesso di procedimenti e operazioni atti a distruggere piccoli animali, in particolare artropodi, sia perché parassiti, vettori o riserve di agenti infettivi sia perché molesti e specie vegetali non desiderate. La disinfestazione può essere integrale se rivolta a tutte le specie infestanti ovvero mirata se rivolta a singola specie;
  • Derattizzazione: procedimenti e operazioni di disinfestazione atti a determinare o la distruzione completa oppure la riduzione del numero della popolazione dei ratti o dei topi al di sotto di una certa soglia;
  • Sanificazione: procedimenti e operazioni atte a rendere sani determinati ambienti mediante l’attività di pulizia e/o di disinfezione e/o di disinfestazione ovvero mediante il controllo e il miglioramento delle condizioni del microclima per quanto riguarda la temperatura, l’umidità e la ventilazione ovvero per quanto riguarda l’illuminazione e il rumore.

 

I primi due esercizi di Pulizia e Disinfezione non richiedono l’indicazione di un preposto alla gestione tecnica, né il possesso di requisiti professionali. Sono richiesti solo requisiti morali e di capacità economica finanziaria: antimafia, assenza protesti, iscrizione Inps e Inail, applicazione contratti collettivi, ecc.

 

Mentre, per l’attività di Disinfestazione, Derattizzazione e Sanificazione è richiesta la nomina di un preposto alla gestione tecnica che, oltre ai requisiti sopra riportati, deve possedere uno dei seguenti requisiti:

 

  • Un titolo di studio (diploma universitario o di laurea in materia, diploma di istruzione secondaria superiore in materia tecnica attinente l’attività, oppure un attestato di qualifica a carattere tecnico sempre attinente con l’attività da svolgere, conseguito ai sensi della legislazione vigente in materia di formazione professionale). È inoltre’ necessario che il corso di studi abbia previsto almeno un corso biennale di chimica e nozioni di scienze naturali e biologiche.

 

  • Esperienza lavorativa di almeno tre anni in aziende in possesso dei suddetti requisiti.

 

Il Protocollo condiviso di regolamentazione delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus COVID-19 negli ambienti di lavoro, siglato il 24 Aprile 2020 dal Governo e dalle Parti Sociali, che tutte le aziende sono tenute a rispettare, in tema di Pulizia e Sanificazione indica in modo specifico che:

  •  L’azienda deve assicurare la pulizia giornaliera e la sanificazione periodica dei locali, degli ambienti, delle postazioni di lavoro e delle aree comuni e di svago;

 

 

  • Occorre garantire la pulizia a fine turno e la sanificazione periodica di tastiere, schermi touch, mouse con adeguati detergenti, sia negli uffici, sia nei reparti produttivi;

 

  • L’azienda, in ottemperanza alle indicazioni del Ministero della Salute secondo le modalità ritenute più opportune, può organizzare interventi particolari/periodici di pulizia ricorrendo agli ammortizzatori sociali (anche in deroga);

 

  • Nelle aree geografiche a maggiore endemia o nelle aziende in cui si sono registrati casi sospetti di COVID-19, in aggiunta alle normali attività di pulizia, è necessario prevedere, alla riapertura, una sanificazione straordinaria degli ambienti, delle postazioni di lavoro e delle aree comuni, ai sensi della circolare 5443 del 22 febbraio 2020.

 

L’Istituto Superiore di sanità, nel Rapporto ISS COVID-19 • n. 5/2020 REV. Del 21 aprile 2020 ha dato specifiche indicazioni per la prevenzione e gestione degli ambienti indoor in relazione alla trasmissione dell’infezione da virus SARS-CoV-2.

 

Il documento fornisce una serie di raccomandazioni da seguire sia negli ambienti domestici che lavorativi per mantenere un buon livello di qualità dell’aria indoor in relazione al contenimento del rischio di contagio da COVID-19, chiarendo anche alcuni concetti di base come appunto la sanificazione: in particolare, chiarisce che, per pulizie quotidiane e sanificazione si intende “il complesso di procedimenti e operazioni atti a rendere salubre un determinato ambiente mediante le attività di pulizia, di detergenza e/o la successiva disinfezione.” (Riferimento UNI 10585:1993.)

 

Le pulizie quotidiane degli ambienti/aree devono riguardare le superfici toccate più di frequente (porte, maniglie, finestre, vetri, tavoli, interruttori della luce, servizi igienici, rubinetti, lavandini, scrivanie, sedie, maniglie carrello e dei cestini della spesa, tornelli, distributori biglietti, maniglie passeggeri, comandi, volante, cinture di sicurezza, maniglie delle portiere, tasti e pulsanti apriporta, tastiere, telecomandi, stampanti).

 

È necessario utilizzare panni, diversi per ciascun tipo di oggetto/superficie, in microfibra inumiditi con acqua e sapone oppure con una soluzione di alcool etilico con una percentuale minima del 70% v/v e successivamente con una soluzione di ipoclorito di sodio diluita allo 0,5% di cloro attivo per i servizi igienici (ad esempio come la candeggina che in commercio si trova al 5% o al 10% di contenuto di cloro), e allo 0,1% di cloro attivo per tutti le altre superfici, tenendo sempre in considerazione il tipo di materiale, l’uso e l’ambiente e la possibilità di utilizzare altri detergenti professionali equivalenti come campo d’azione, facendo attenzione al corretto utilizzo per ogni superficie da pulire.

 

A questo proposito sono state elaborate schede esemplificative sulle attività di pulizia suddivise per tipologia di ambiente.

 

La periodicità non è stabilita dalla norma ed è da valutare in base alle condizioni dei locali e a che lavorazioni essi sono adibiti. In generale, nelle attività non soggette ad HACCP (dove il piano di sanificazione è nel manuale), si può utilizzare QUESTO MODELLO.

 

 

Per maggiori informazioni: Ufficio Aree di Mestiere – Carmelo Davì (tel. 035.274.340; e-mail: areedimestiere@artigianibg.com ).

 

 

 

 

 

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