Si è tenuto a Bergamo, nella splendida cornice dell’Accademia Carrara il consiglio direttivo di Confartigianato Lombardia, che riunisce i presidenti e i direttori delle 14 Organizzazioni territoriali lombarde aderenti a Confartigianato, tra i quali il presidente di Confartigianato Imprese Bergamo Giacinto Giambellini con il direttore Stefano Maroni e il presidente di Confartigianato Lombardia Eugenio Massetti con il segretario regionale Carlo Piccinato.
L’incontro è avvenuto mercoledì 30 marzo, in preparazione all’11^ Conferenza Organizzativa di Confartigianato Lombardia in programma a Milano il prossimo 9 aprile, evento statutario che sarà propedeutico al Congresso elettivo per il mandato 2022-2026.
Ospite d’onore dell’incontro bergamasco è stato il Sindaco di Bergamo Giorgio Gori che è intervenuto per portare il suo saluto e ricordare l’appuntamento che ci vedrà in prima linea il prossimo anno con “Bergamo e Brescia Capitale della Cultura 2023”.
A fare i saluti iniziali Gianpietro Bonaldi, responsabile operativo di Accademia Carrara che ha sottolineato che “il museo non può più essere solo un luogo che conserva e valorizza opere d’arte ma anche un luogo capace di mettere in moto relazioni sempre diverse e nuove. Tra queste è importante la collaborazione virtuosa con Confartigianato imprese Bergamo, grazie alla quale stiamo organizzando progetti per i 14mila artigiani associati, per raccontare il museo e il linguaggio della bellezza, che è un linguaggio universale”.
Il presidente di Confartigianato Lombardia Eugenio Massetti, ringraziando per la bellezza del luogo che ha ospitato l’incontro, ha ricordato che “in Lombardia ci sono 98.000 imprese artigiane e MPI, se mancasse questa parte produttiva l’Italia morirebbe. In Confartigianato – ha detto – l’associazione lombarda è la prima a livello nazionale per iscritti per fatturato e per attività”.
Quindi l’atteso saluto del sindaco di Bergamo Giorgio Gori che ha esordito ringraziando Confartigianato Bergamo per la “scelta di aderire alla Fondazione dell’Accademia Carrara, una scelta che concretamente ci aiuta a tenere alta la bandiera del territorio”.
Gori ha anche ricordato come, nel 2020, in occasione della prima ondata della pandemia, gli artigiani abbiano dato vita alla struttura dell’ospedale da campo, che resterà nella storia della nostra città, e ha sottolineato come Confartigianato Bergamo sia l’organizzazione più rappresentativa in una provincia a forte vocazione manifatturiera, visto che Bergamo è la seconda provincia in Europa come valore aggiunto dopo Brescia. “Abbiamo avuto un 2021 strepitoso in cui abbiamo superato fatturato, export e occupazione del 2019 – ha detto – e questo dimostra che dalle difficolta si esce lavorando, di più e meglio. Bergamo ha appreso un modo di fare squadra tra istituzioni politiche ed economiche che in precedenza non esisteva. Anche la cultura è un fattore di sviluppo: da qui l’idea di Bergamo e Brescia capitale della cultura 2023. Sono tanti i progetti, e la scommessa sarà vinta se riusciremo a fare qualcosa che riesca a coinvolgere il più possibile tutti i mondi: istituzioni, imprese, università associazionismo, scuole.”
