LA LOMBARDIA TORNA IN ZONA ARANCIONE

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Una nuova ordinanza del ministro della Salute, Roberto Speranza, sulla base del monitoraggio settimanale dell’Istituto superiore di sanità (Iss) di venerdì 8 gennaio, ha stabilito il passaggio in zona arancione di alcune Regioni, tra le quali la Lombardia, che ha un indice di trasmissibilità del Covid pari a 1,27.

 

Insieme alla Lombardia sono passate in area arancione anche le Regioni Calabria, Emilia Romagna, Sicilia e Veneto.

 

La nuova ordinanza entrerà in vigore a partire da domenica 10 gennaio fino a venerdì 15 gennaio, data in cui scade il DPCM del 3 dicembre 2020  attualmente in vigore.

Pertanto, già da questa settimana è previsto un nuovo DPCM che valuterà eventuali proroghe o modifiche alla situazione.

 

Ricordiamo quanto previsto per le Regioni in zona arancione per quanto riguarda spostamenti, attività aperte e trasporti (valide da lunedì 11 gennaio).

 

SPOSTAMENTI

È possibile spostarsi liberamente all’interno dei confini del comune dove si vive, senza necessità di avere con sé l’autocertificazione, anche se occorre comunque rispettare il coprifuoco, che resta dalle 22 alle 5.

 

È invece vietato spostarsi al di fuori del proprio comune e della propria regione salvo che per comprovate necessità e motivi di lavoro, studio e salute (in questo caso è obbligatorio l’uso dell’autocertificazione).  È comunque consentito andare ad assistere un parente o un amico non autosufficienti senza limiti di orario, ed è sempre consentito “raggiungere i figli minorenni presso l’altro genitore o comunque presso l’affidatario, oppure per condurli presso di sé”.

 

A chi vive in un Comune fino a 5.000 abitanti, è comunque consentito spostarsi liberamente, tra le 5.00 e le 22.00, entro i 30 km dal confine del proprio Comune (quindi eventualmente anche in un’altra Regione o Provincia autonoma), con il divieto però di spostarsi verso i capoluoghi di Provincia.

 

Le Faq del ministero informano che “tutti questi spostamenti dovranno in ogni caso avvenire scegliendo il tragitto più breve e nel rispetto di tutte le prescrizioni di tipo sanitario”. È consentito anche se “fortemente sconsigliato” anche spostarsi per accompagnare i propri figli dai nonni.

 

 

NEGOZI, SERVIZI ALLA PERSONA, RISTORANTI E CENTRI COMMERCIALI

In zona arancione torna la chiusura al pubblico di bar pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie (ad esclusione delle mense e del catering) che possono continuare a effettuare esclusivamente servizi d’asporto (fino alle 22) e a domicilio.

Permane anche il divieto di consumare cibi e bevande nelle adiacenze dei locali.

 

Restano invece aperti tutti i negozi nel rispetto del distanziamento interpersonale di almeno un metro, garantendo lo scaglionamento degli ingressi e la frequente sanificazione del locale e degli spazi espositivi, e i servizi che erano rimasti chiusi, compresi quelli di estetica, e i centri commerciali.

 

Resta, per ora, la chiusura nelle giornate festive e prefestive dei negozi che si trovano nei centri commerciali, ad eccezione delle farmacie e parafarmacie, dei presidi sanitari, dei punti vendita di generi alimentari, dei tabacchi e delle edicole.

 

 

TRASPORTI, SPORT E CULTURA

Non cambia la situazione dei trasporti pubblici, sui quali permane il limite di capienza del 50%. Continuano a restare chiusi teatri, cinema, piscine e palestre, almeno fino al 15 gennaio.

 

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