I diversi DPCM che si sono susseguiti in questo periodo di emergenza sanitaria, relativamente alle attività dell’Area Servizi (tra le quali le PULITINTOLAVANDERIE) hanno sempre consentito lo svolgimento delle loro attività perché considerate essenziali nella decontaminazione del Covid -19.
I decreti hanno sempre autorizzato anche l’attività svolta dalle lavanderie self service. Premesso questo, rimane il fatto che nella tipologia di impresa in questione non è prevista la presenza di addetti e pertanto l’imprenditore deve attivarsi perché vengano messe in pratica delle precauzioni:
1) Gli esercizi devono disporre di un cartello che prescriva che il numero massimo di persone che accede all’esercizio deve essere pari al numero delle lavatrici disponibili;
2) Deve essere rispettato il metro di distanza tra le persone;
3) All’interno dell’esercizio le persone possono rimanere per le operazioni di carico e di scarico. Nell’attesa del lavaggio e/o dell’asciugatura devono rimanere fuori rispettando il metro di distanza l’una dall’altra evitando assembramenti.
Chiaramente se non ci sono le condizioni per far rispettare le precauzioni, buon senso e responsabilità impongono la chiusura dell’esercizio
In questo momento di grande difficoltà dovuta alla straordinaria emergenza sanitaria, l’attività delle pulitintolavanderie può assumere un ruolo strategico per il contenimento del contagio nel nostro Paese.
La Johns Hopkins University ha condotto recentemente degli studi e ha illustrato in modo chiaro le caratteristiche del COVID-19, fornendo di fatto elementi utili anche alla categoria delle lavanderie.
Premesso che il COVID-19 in quanto virus è avvolto da uno strato lipidico quindi è sensibile all’ETERE, al CLOROFORMIO, e ai SOLVENTI, visto che la gran parte delle lavanderie tradizionali sono dotate di almeno una macchina da lavaggio che utilizza dell’idrocarburo clorurato (tetracoloretilene – percloroetilene oppure idrocarburi (KLW), l’azione di lavaggio con queste macchine rende inattivo il virus rendendo il lavaggio a secco e le lavanderie tradizionali, elementi significativi nella lotta alla diffusione del COVID-19.
Le pulitintolavanderie artigiane tradizionali, nei loro processi di lavaggio si avvicinano di molto alla sanificazione dei capi che vengono loro affidati, non solo alla distruzione del virus. Lo possiamo affermare con certezza grazie a dei test microbiologici che hanno dimostrato come tutti i principali metodi di lavaggio professionale hanno un’elevata efficacia di abbattimento per i più diffusi ceppi microbici.
A tal proposito, la Confederazione ha fornito una LOCANDINA nella quale si evidenzia il risultato eccellente e la garanzia di sicurezza dei principali metodi di lavaggio professionale.