La previdenza complementare rappresenta uno strumento fondamentale per garantire maggiore sicurezza economica ai lavoratori una volta raggiunta l’età pensionabile. Oltre a offrire importanti benefici per i dipendenti, costituisce un’opportunità vantaggiosa anche per le imprese, sia in termini fiscali sia nell’ambito del welfare aziendale.
Cos’è la previdenza complementare
La previdenza complementare è una forma di risparmio volontario che affianca la pensione pubblica obbligatoria (INPS), attraverso l’adesione a fondi pensione o polizze assicurative.
I lavoratori possono scegliere di aderire, versando contributi personali e destinando il proprio TFR, con l’obiettivo di costituire un capitale che sarà disponibile al momento di andare in pensione.
Obblighi per le aziende
Le imprese sono chiamate a rispettare alcuni obblighi normativi nei confronti dei propri dipendenti in materia di previdenza complementare:
- Destinazione del TFR: il lavoratore ha diritto a decidere se mantenere il TFR in azienda o versarlo in un fondo pensione. Il datore di lavoro è tenuto a recepire questa scelta e a procedere al relativo versamento, qualora il dipendente opti per la previdenza integrativa.
- Informazione e trasparenza: è responsabilità dell’azienda fornire una corretta informazione sui fondi pensione disponibili e sulle modalità di adesione.
- Contributi aggiuntivi: in molti contratti collettivi è previsto un contributo a carico dell’azienda per i lavoratori che aderiscono al fondo, in aggiunta al TFR.
Vantaggi per i dipendenti
La previdenza complementare offre numerosi benefici per i lavoratori:
- Integrazione della pensione: consente di accumulare un capitale che integrerà la pensione pubblica, migliorando la sicurezza economica futura.
- Agevolazioni fiscali: i contributi versati al fondo pensione sono deducibili fino a un massimo di 5.164,57 euro l’anno, con una conseguente riduzione dell’imponibile e del carico fiscale.
- Anticipazioni: in determinate situazioni (spese sanitarie, acquisto o ristrutturazione della prima casa, esigenze personali), è possibile richiedere un’anticipazione del capitale accumulato.
Vantaggi per le imprese
Anche per le aziende la previdenza complementare comporta vantaggi concreti:
- Deduzione dei contributi: i contributi versati dall’impresa sono deducibili dal reddito d’impresa, generando un risparmio fiscale.
- Gestione del TFR: versando il TFR al fondo pensione, l’azienda riduce l’obbligo di di accantonare il TFR in azienda, riducendo il capitale vincolato.
- Strumento di fidelizzazione: proporre la previdenza complementare come benefit aziendale favorisce la fidelizzazione dei dipendenti e l’attrattività verso nuovi collaboratori.
Un’opportunità di welfare e valorizzazione aziendale
Includere la previdenza complementare all’interno di un piano di welfare aziendale più ampio significa dimostrare attenzione concreta al benessere dei propri collaboratori. Questo approccio non solo migliora il clima aziendale, ma contribuisce anche a rafforzare l’immagine dell’impresa sul mercato e nel territorio.
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