Viabilità in Valle Seriana: Confartigianato Bergamo ha inviato alla stampa le richieste delle imprese

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Confartigianato Imprese Bergamo ha inviato un comunicato stampa per lanciare un forte grido d’allarme sulla situazione viabilistica della Valle Seriana e della Valle di Scalve: un contesto ormai insostenibile che mette a rischio la tenuta delle oltre seimila imprese artigiane del territorio. Code e rallentamenti quotidiani minano la competitività delle attività produttive e, più in generale, l’economia di una vasta area strategica della nostra provincia.

 

Il documento illustra la denuncia del direttivo congiunto dei Poli territoriali di Albino e Clusone, guidati dai Rappresentanti Ivan Morotti ed Ermanno Rossetti, convocato a seguito dell’incontro pubblico del 2 aprile a Clusone con consiglieri regionali, sindaci, imprenditori e rappresentanti delle associazioni di categoria. In quella sede sono stati annunciati i primi interventi ANAS, che l’Associazione condivide e supporta: lo spegnimento del semaforo di Colzate (attivo solo per l’accesso alla zona industriale) e il test del verde fisso alla Martinella, partito il 12 maggio.

 

«Parliamo di interventi immediati, poco onerosi, ma che possono già fare una grande differenza – dichiara Confartigianato –. Le nostre aziende non possono più aspettare: ogni minuto perso nel traffico è un danno economico reale per l’intera Valle». Al direttivo ha partecipato anche il presidente della Comunità Montana Valle Seriana, Giampiero Calegari, che ha illustrato i contenuti emersi nell’incontro di aprile.

 

Le due misure, pur palliative, rappresentano per Confartigianato un primo passo concreto per migliorare la viabilità, oggi gravata da oltre 37.000 veicoli al giorno. Nel medio-lungo periodo, l’Associazione auspica la realizzazione della variante alle curve della Selva e del Costone, per cui il MIT ha stanziato 5 milioni di euro. Ma restano dubbi: «Basti pensare alla variante Edolo–Ponte di Legno, ancora ferma».

Confartigianato Bergamo invita infine i sindaci di Bergamo, Gorle, Torre Boldone, Colzate, Vertova e Casnigo a sostenere questi interventi, superando le logiche localistiche: «Ne va dello sviluppo turistico e produttivo di tutta la Valle». Alcuni imprenditori hanno anche proposto, in caso di stallo, una manifestazione pubblica.

 

L’Associazione conclude: «La sopravvivenza economica, la competitività produttiva e anche lo sviluppo turistico del territorio non possono più essere frenati da inefficienze infrastrutturali. Negli ultimi decenni le Valli Seriana e di Scalve sono state considerate un po’ cenerentole rispetto ad altri territori verso cui c’è stato un dirottamento di risorse infrastrutturali (come nel caso della BreBeMi). Serve un cambio di passo, facendo investimenti strategici per il territorio col coinvolgimento di tutti gli attori interessati: istituzioni, politici, associazioni di categoria, cittadini».

 

 

Per leggere il comunicato integrale CLICCA QUI

 

 

 

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