Lorenzo Pinetti è il nuovo presidente di Confartigianato Imprese Bergamo

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Gli artigiani bergamaschi hanno una nuova guida.

 

Lorenzo Pinetti, rappresentante dell’Area Produzione e Subfornitura e vicepresidente vicario uscente, è stato infatti eletto per acclamazione presidente di Confartigianato Imprese Bergamo, succedendo a Giacinto Giambellini che ha guidato la principale Organizzazione di rappresentanza delle Pmi bergamasche per due mandati.

 

 

La nomina è avvenuta lunedì 14 aprile, durante la prima riunione del nuovo Consiglio direttivo dell’Organizzazione di via Torretta.

 

Oltre al presidente, il Consiglio direttivo ha eletto per acclamazione i componenti del Comitato di presidenza, che affiancheranno Pinetti nel suo mandato quadriennale: Nadia Palazzi (vicepresidente vicario), Diego Armellini, Francesco Ghilardi, Rita Messina Moretti, Ivan Morotti, Marco Rota (vicepresidenti). A questi si aggiungono anche due giovani consiglieri cooptati (lo prevede lo statuto): Giovanni Borgesi e Valentina Brunelli (presidente del Movimento Giovani Imprenditori).

 

 

 

 

Il nuovo presidente

Lorenzo Pinetti, 46 anni (nato il 21 febbraio 1979), dal 2006 è CEO della ditta Pinetti srl di Bagnatica, fondata dai genitori Alberto ed Ezia, azienda specializzata in complementi d’arredo e accessori esclusivi di alto artigianato in pelle, legno e cuoio, per la casa, l’ufficio e l’ospitalità.

È rappresentante dell’Area Produzione di Confartigianato Imprese Bergamo.

Dal 2013 siede nella Giunta esecutiva di Confartigianato Bergamo e dal 2021 ne è vicepresidente vicario.

Da settembre 2020 è Membro del consiglio direttivo Fiera Bergamo – Ente Fiera Promoberg.

Da luglio 2024 è Consigliere per la categoria Moda-Tessile di Confartigianato Lombardia.

Dal 26 novembre 2024 è componente della Giunta Nazionale di Confartigianato Imprese.

 

 

Il nuovo Consiglio

Il nuovo Consiglio direttivo di Confartigianato Imprese Bergamo è stato ratificato all’unanimità lo scorso 11 aprile, nel corso della parte privata della 80ª Assemblea Generale dei Soci.

 

 

 

 

Il Consiglio è composto da 25 membri, di cui 12 in rappresentanza dei Poli territoriali e 13 in rappresentanza delle Aree di Mestiere.

 

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Sono espressione dei Poli territoriali:

 

BERGAMO: vice rappresentante Nadia Palazzi, delegati Dario Gherardi, Rita Messina Moretti, Valentina Trevaini. Da statuto, il rappresentante del Polo di Bergamo è sempre il presidente di Confartigianato Imprese Bergamo;

GRUMELLO DEL MONTE: rappresentante Emanuele Zinesi, vice rappresentante Giovanni Borgesi;

ALBINO: rappresentante Ivan Morotti;

CALUSCO D’ADDA: rappresentante Marco Rota;

CLUSONE: rappresentante Ermanno Rossetti;

ROMANO DI LOMBARDIA: rappresentante Massimiliano Fratus;

TREVIGLIO: rappresentante Francesco Ghilardi;

ZOGNO: rappresentante Imerio Ghirardi.

 

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Sono espressione delle Aree di mestiere:

COSTRUZIONI: rappresentante Gianluca Locatelli, vice rappresentante Diego Armellini, delegato Angelo Carrara;

PRODUZIONE E SUBFORNITURA: rappresentante Lorenzo Pinetti, vice rappresentante Stefano Mazzoleni;

IMPIANTISTICA: rappresentante Luca Tirloni, vice rappresentante Giacinto Giambellini;

SERVIZI: rappresentante Roberto Benedetti, vice rappresentante Ernesto Belotti;

ALIMENTARI: rappresentante Andrea Bonati,

BENESSERE: rappresentante: Pierantonio Patelli;

IMMAGINE-ARTE-COMUNICAZIONE: rappresentante Davide Castelluccio;

TRASPORTO: rappresentante Guido Pedrotti.

 

I 25 consiglieri eletti rappresentano un mix tra continuità e rinnovamento e garantiscono un giusto equilibrio sia delle diverse aree territoriali della provincia che delle molteplici professioni.

Diversi consiglieri riconfermati, poi, sono passati da rappresentanti territoriali a rappresentanti di Area e viceversa, potendo così continuare a mettere a disposizione dell’Associazione, in un nuovo ruolo, l’esperienza maturata negli ultimi quattro anni.

 

 

 

I collegi dei Revisori dei Conti e dei Probiviri

L’ordine del giorno ha previsto anche la nomina del Collegio dei Revisori dei Conti e dei Probiviri.

 

Il COLLEGIO DEI REVISORI DEI CONTI è ora composto da Ezio Deligios (Presidente), Pietro Ranza, Alessandro Bonzi (effettivi), Cristina Porrati, Marziano Borlotti (supplenti).

 

Il COLLEGIO DEI PROBIVIRI è composto da Alessandro Cainelli (Presidente), Floriano Amidoni, Marcello Vitali (effettivi), Geremia Arizzi, Salvatore Rota, Luigi Moro (supplenti).

 

 

L’80^ Assemblea Generale Dei Soci – Parte Privata

 

Grande partecipazione di associati all’80^ Assemblea Generale Dei Soci – Parte Privata tenutasi lo scorso 11 aprile.

 

Un incontro importante che oltre all’approvazione del bilancio ha visto anche la ratifica del nuovo Consiglio Direttivo di Confartigianato Imprese Bergamo chiamato a guidare l’Organizzazione nel quadriennio 2025–2028.

 

Il saluto del presidente Giambellini

L’Assemblea è stata introdotta dal saluto e dall’ultima relazione del presidente uscente Giacinto Giambellini. Un intervento toccante e carico di emozione, che ha voluto intitolare “8 di 80” (il riferimento all’80° anniversario che la nostra Associazione festeggia proprio quest’anno) durante il quale ha ringraziato tutti gli artigiani e le artigiane, i consigli direttivi, le giunte, e il personale che lo hanno accompagnato e sostenuto nei suoi otto anni di presidenza e ha ripercorso i tratti salienti e più intensi del suo doppio mandato.

“Sono stati otto anni di battaglie, di impegno, di sfide e di ostacoli – ha detto –. Siamo caduti e ci siamo rialzati. Ma quello che resterà per sempre nella mia memoria e nel mio cuore è il legame profondo di una comunità straordinaria che è Confartigianato”.

Un pensiero particolare è andato al ricordo di due artigiani e dirigenti che hanno lasciato il segno in Confartigianato Bergamo, Severo Gonella e Giuseppe Carrara “due persone che mi hanno insegnato i valori che guidano la nostra associazione”.

Giambellini ha evidenziato una parola che in negativo è risuonata spesso in questi anni, ovvero “crisi” (economica, pandemica, geopolitica), che ha messo il nostro tessuto economico sotto pressione. “Ma poi, abbiamo saputo rispondere con altre parole, che sono quelle che più mi hanno inorgoglito, ovvero resilienza, transizione e intelligenza artificiale: siamo andati avanti con la convinzione che solo così si possono affrontare i cambiamenti e il compito di un’associazione come Confartigianato è quella di governarli, ma anche di anticipare i bisogni futuri per dare risposte concrete”.

“Auguro – ha aggiunto – un buon lavoro a tutti i nuovi eletti, che da oggi saranno chiamati ad affrontare nuove sfide e a progettare iniziative per il bene delle imprese associate e colgo l’occasione ancora una volta per ringraziare tutti i dirigenti che in questi otto anni della mia presidenza mi hanno accompagnato e supportato nel laborioso impegno a favore dell’artigianato e delle imprese artigiane. Ringrazio soprattutto i soci che ci hanno confermato la propria fiducia, rendendo la nostra Organizzazione sempre più punto di riferimento a livello provinciale, regionale e nazionale”.

Nel suo intervento, Giambellini si è poi soffermato su quell’autentico miracolo artigiano che è stata la costruzione dell’ospedale di campo durante il Covid, “un esempio per tutti di speranza e di rinascita”.

Tra le principali attività dell’anno, ha citato le iniziative per la transizione energetica e digitale, il successo della 16ª Settimana per l’Energia, che ha coinvolto migliaia di imprese e che ha assunto ormai un rilevo nazionale. Importante anche il potenziamento del Servizio Bandi, con oltre 4 milioni di euro di contributi richiesti da 303 imprese. O la coraggiosa assemblea pubblica tenutasi il 28 ottobre al Teatro Donizetti, che ha affrontato il tema dell’immigrazione nel mondo del lavoro. E di come le piccole imprese debbano essere in prima linea nell’accoglienza e nell’integrazione, in modo da poter trasformare la carenza di manodopera in un’opportunità di crescita aziendale e, allo stesso tempo, sociale.

Non è mancato un riferimento al mondo della scuola, con le numerose attività di orientamento e la decima edizione della Fiera dei Mestieri, e al dialogo con le istituzioni.

“Prima di salutarvi – ha concluso – voglio ribadire a tutti che sono grato per il vostro continuo sostegno: è grazie a tutti voi imprenditori se Confartigianato Bergamo è apprezzata e invidiata a Bergamo, in Lombardia e in Italia, per la sua capacità di essere protagonista nel dare risposte concrete, anticipando i tempi e le mode, per il bene delle nostre imprese e delle nostre famiglie”.

 

 

 

Il rendiconto economico e finanziario 2024

Al termine della relazione del presidente, il direttore Stefano Maroni ha illustrato il rendiconto economico e finanziario 2024 dell’Associazione. Un bilancio che evidenzia una gestione solida e in salute, supportata anche dalla ripresa del nostro tesseramento che si è chiuso superando il 100% dei rinnovi e con oltre 700 nuovi associati rispetto allo scorso anno.

Maroni ha sottolineato come l’anno si sia chiuso con un risultato netto di gestione pari a 318.782 euro, in crescita sia rispetto al consuntivo 2023 che al preventivo dell’anno. Un risultato ottenuto grazie al buon esito del tesseramento, all’aumento dei ricavi da servizi amministrativi, allo sviluppo e diversificazione di un variegato “bouquet” di servizi innovativi e alla capacità di cogliere nuove opportunità per le imprese associate.

“Il risultato operativo medio degli ultimi cinque anni si attesta a oltre 1,1 milioni di euro, a conferma della solidità gestionale dell’Associazione” ha detto.

Il volume d’affari complessivo, comprese le società partecipate e controllate, ha invece sfiorato i 19 milioni di euro.

Il direttore ha aggiunto come l’avanzo conseguito, unito agli accantonamenti nei fondi per rischi e oneri futuri, “permetterà a Confartigianato Bergamo di affrontare con serenità le sfide future, in particolare quelle legate alla transizione ecologica e digitale e alla crescente influenza dell’Intelligenza Artificiale nella gestione delle attività, che noi di Confartigianato consideriamo un supporto all’insostituibile Intelligenza Artigiana. La nostra struttura, attraverso un continuo sviluppo delle competenze dei propri collaboratori, dovrà quindi continuare a essere per le imprese associate un partner forte, solido e in grado di continuare a garantire servizi adeguati e innovativi e iniziative di sostegno e di assistenza”.

Entrando nel dettaglio, il bilancio registra un patrimonio netto pari a 5.665.982 euro, in crescita rispetto all’esercizio precedente, un patrimonio immobiliare lordo di 13.759.806 euro, assenza di debiti a medio-lungo termine e una gestione finanziaria attenta, che ha generato importanti riserve di liquidità.

I ricavi complessivi hanno infine raggiunto i 15.700.653 di euro (in aumento del 2,06% rispetto al 2023).

Maroni ha infine rimarcato l’importante presenza dell’associazione sul territorio e la vicinanza agli associati, con oltre 3.600 visite aziendali effettuate nel corso dell’anno.

“Questi risultati – ha concluso – sono frutto di un impegno collettivo e sinergico di tutta la struttura associativa, orientata alla rappresentanza, allo sviluppo associativo, all’innovazione dei servizi, alla formazione continua degli imprenditori e all’orientamento dei giovani e studenti verso i mestieri artigiani”.

 

Dopo la presentazione del rapporto del Collegio dei Revisori dei Conti, il bilancio è stato approvato all’unanimità dei presenti.

 

 

 

 

 

Borsa di studio Intercultura

Come da tradizione, nel corso dell’Assemblea è stata anche assegnata la borsa di studio istituita insieme alla Fondazione Intercultura, e riservata ai figli di artigiani associati, per consentire loro di vivere un’esperienza all’estero nell’ambito del progetto Intercultura.

 

 

 

Quest’anno, la borsa di studio è stata consegnata a Chiara Cambianica (figlia dell’associato Andrea Cambianica dell’impresa Autoriparazioni Cambianica di Franco Cambianica di Casazza) che partirà per un soggiorno annuale in Irlanda.

 

Presenti alla premiazione, la presidente di Intercultura Bergamo Cristina Aliprandi e la ex presidente Mietta Denti Rodeschini.

 

 

Prima della consegna della borsa di studio, Rodeschini e Aliprandi hanno donato una targa di ringraziamento ai due presidenti con cui hanno avuto il piacere di collaborare in dieci anni di progetto Intercultura, ovvero Giacinto Giambellini e il suo predecessore Angelo Carrara.

 

 

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