La Prassi, messa a punto da UNI e Confindustria Venezia, intende sensibilizzare i consumatori al recupero del PET, materiale riciclabile al 100%
Comunicare la sostenibilità ambientale di bevande e bottiglie per sensibilizzare i consumatori alla scelta di prodotti ecocompatibili e al riciclo. È questo il principale obiettivo della Prassi di Riferimento UNI/PdR 126:2022 messa punto da UNI e Confindustria Venezia.
Il documento definisce un metodo per la misurazione delle prestazioni ambientali delle bevande confezionate in bottiglie di PET. I risultati sono esplicitati graficamente attraverso una etichetta realizzata seguendo i criteri definiti dalla Prassi.
Il tema della sostenibilità è oggi di grande rilevanza. Circa l’80% dei consumatori, secondo una recente indagine di Capgemini Institute, afferma di sentirsi meglio se acquista un prodotto ecocompatibile. Il mercato internazionale ha trovato una risposta a tale esigenza attraverso le etichettature ambientali che spesso, tuttavia, applicano metodi di misurazione disomogenei.
Nel caso delle acque minerali e delle bevande analcoliche, la plastica utilizzata per l’imbottigliamento è il Polietilene Tereftalato (o PET) il quale, oltre ad avere qualità adatte alla conservazione degli alimenti, può essere riciclato al 100%. Risulta, pertanto, importante coinvolgere e sensibilizzare i consumatori affinché, attraverso la raccolta responsabile delle bottiglie usate, favoriscano sempre più il riciclo.
In tale contesto è nata la Prassi UNI che raggruppa i prodotti secondo cinque “classi ambientali” (A, B, C, D, E) dove A identifica la migliore prestazione, E la peggiore. Le metriche e gli indicatori utilizzati sono intuitivi per i consumatori, al fine di favorire una immediata comprensione del dato, che si traduce infine nella percezione di maggiore trasparenza e quindi in fiducia (nella figura a lato un esempio di etichetta elaborata secondo UNI/PdR 126:2022).
Per definire la “classe ambientale” la Prassi valuta i seguenti aspetti, a ciascuno dei quali è assegnato un punteggio: con riferimento all’imballaggio (bottiglia), si considera il peso del PET utilizzato, del PET riciclato e il peso del tappo. Per quanto riguarda il prodotto, vengono misurati i consumi di energia termica ed elettrica necessari per la produzione delle bevande fino alla fase di imbottigliamento.
Concorrono alla definizione del punteggio anche l’innovazione di processo e di imballaggio: la quantità di emissioni di CO2 per l’intero ciclo di vita del prodotto, gli interventi per ridurre le emissioni di gas a effetto serra, la compensazione delle emissioni residue di CO2 tramite l’acquisto di crediti di carbonio nel mercato volontario. Infine, sono considerati la riciclabilità dell’imballaggio ed il sistema di tappo che rimane attaccato alla bottiglia per evitarne la dispersione.
Per assicurare che l’etichetta contenga informazioni conformi alla Prassi di Riferimento l’azienda, al termine del processo di autovalutazione, deve sottoporre la documentazione ad un verificatore indipendente accreditato, secondo quanto previsto dalle norme UNI.
Al tavolo dei lavori, condotto dall’UNI, hanno partecipato Confindustria Venezia (in qualità di Project Leader), rappresentanti di San Benedetto, Crea (Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria) e della società di consulenza E3.
Sarà il Gruppo San Benedetto a mettere in atto per primo la Prassi, in continuità con le azioni di miglioramento volte alla sostenibilità di processo e di prodotto che l’azienda da anni sta applicando.
La PdR 126:2022 è acquistabile e scaricabile direttamente dal sito dell’UNI
(Fonte UNI)
Per informazioni:
Ufficio Aree di Mestiere – Alfredo Perico (Tel. 035.274.292; e-mail: alfredo.perico@artigianibg.com).