Lo scorso 22 luglio sono stati pubblicati (BURL n° 29, Serie Ordinaria) gli elenchi aggiornati comprendenti i nuovi riconoscimenti conferiti da Regione Lombardia per le attività storiche e di tradizione.
Siamo contenti di poter affermare che tra loro ci sono ben 11 imprese associate a Confartigianato Imprese Bergamo (l’associazione ha seguito direttamente le domande di 9 di esse).
Se la tua attività artigiana o commerciale ha almeno 40 anni di attività documentata, anche tu potresti avere la possibilità di presentare la domanda per accedere al riconoscimento.
Il riconoscimento dell’attività storica è caratterizzato da una documentata e accertata continuità nel tempo dell’attività svolta, dell’insegna, della presenza di un locale aperto al pubblico (negozio di vendita, show room o negozio dove il titolare incontra il cliente per le richieste particolari legate all’attività come riparazioni, puliture o altro, oltre alla vendita).
La storicità deve essere comprovata attraverso, certificazioni o visure camerali e, come anticipato, deve essere uguale osuperiore a 40 anni.
L’attività deve essere nella stessa sede fisica della quale si chiede il riconoscimento, ma può aver subito variazioni logistiche, purché nello stesso comune.
Contatta il nostro ufficio Aree di Mestiere (Alfredo Perico, tel. 035.274.292 email alfredo.perico@artigianibg.com) che verificherà se rientri nei requisiti previsti.
Ecco le attività associate che verranno premiate quest’anno.
LANZENI MARIO – PIETRE DA VIVERE – BRIGNANO GERA D’ADDA
La ditta LANZENI MARIO PIETRE DA VIVERE nasce nei primi anni ’70 dall’intraprendenza di Mario Lanzeni, figlio di Giuseppe, storico artigiano marmista nato agli inizi del XX secolo, con la sua attività di marmista attiva già dal 1937 (il “marmorino” come veniva chiamato allora) in quel di Brignano Gera d’Adda. Il dopoguerra, poi, con il crescente boom economico fa espandere l’attività di Giuseppe. Il figlio Mario appresi i segreti del mestiere decide nel 1970 di compiere il passo imprenditoriale e assumersi la responsabilità di condurre in proprio una sua azienda: nasce la LANZENI MARIO, ditta individuale. Poi passa a LANZENI MARIO SNC (nel 1992), per poi trasformarsi definitivamente dal 1999 in LANZENI MARIO SRL. La ditta nasce, cresce e si sviluppa partendo dal primo insediamento produttivo di via per Verdello, 1 a Brignano Gera d’Adda. Nel corso degli anni l’insediamento produttivo si amplia, crescendo e sviluppandosi ulteriormente. Viene ammodernata e abbellita l’esposizione al pubblico.
Nella ditta viene lavorato marmo di pregio proveniente da diverse zone d’Italia e del mondo. Marmo di Carrara, ma non solo; anche le peculiarità del territorio bergamasco come Pietra di Sarnico e Marmo di Zandobbio fanno parte del materiale lapideo valorizzato dalla ditta.
La LANZENI MARIO SRL adesso è gestita dai figli: Dolores, laureata in architettura e Gianmario, lasciando ben sperare in una prosecuzione di questa storica attività della famiglia Lanzeni.
Bottega artigiana storica fondata nel 1978, condotta da Fabrizia Torri, si trova a Suisio in Via Belvedere, 14 e svolge attività di pulitintolavanderia.
MAFFIOLETTI GIOSUE’ – RESTAURO E ANTICHITA’ – BERGAMO
Il laboratorio artigianale di restauro, lucidatura, conservazione di mobili antichi e manufatti lignei in genere, con insegna Maffioletti Giosuè – Restauro e Antichità nasce a Bergamo nel 1957. Nasce e si sviluppa nel quartiere Carnovali, a Bergamo, in via Spino 20.
All’inizio degli anni ’50, Giosuè apprende da giovane garzone, i rudimenti della lavorazione del legno e del restauro da un antiquario di Bergamo. La sua passione per il legno ed in particolare per i mobili e per l’antico lo portano poi a mettersi in proprio ed intraprendere alla fine degli anni ’50 il lavoro di costruttore e riparatore di mobili.
Alla fine degli anni ’60, agli albori del “boom economico” il legno era ancora fortemente diffuso e utilizzato nella realizzazione dei mobili. Viste le ristrettezze economiche di un Italia da poco uscita dalla guerra i lavori di riparazione, pulizia e conservazione dei mobili erano più richiesti. Così come anche una attenzione all’antico e alla sua valorizzazione. Argomenti questi che hanno portato Giosue ad ingrandirsi, piano, piano, assumendo e formando anche del personale operaio alle sue dipendenze.
Col tempo i suoi figli Fausta e Fabrizio si sono affiancati alla passione del padre e ne stanno tutt’ora proseguendo l’attività, con impegno, fatica e dedizione, non sempre con le giuste gratificazioni. Le soddisfazioni economiche in un lavoro che rischia di scomparire sono sempre meno. Adesso non vi è più il personale dipendente ma solo i figli che ne hanno preso a pieno titolo le redini dell’attività di Giosuè. Il quale – comunque – dall’alto dei suoi (quasi) 88 anni presenzia ancora e supervisiona, elargendo utili consigli ai figli sull’operato nell’ambito del restauro e dell’antiquariato.
Nicola Acconciature & CO. è il tassello finale di una storica attività di acconciatura iniziata nel 1967 dalla mamma Flavia Zambetti. L’attività si è sempre svolta nello stesso locale, all’interno di uno storico edificio di Borgo di Terzo che risale addirittura al XVIII secolo, in una via storica caratterizzata da case altrettanto storiche risalenti al ‘700.
Borgo di Terzo è sempre stato un paese povero dedito principalmente all’agricoltura e al tessile. Situato, sulla Statale del Tonale, in una via di passaggio con i principali traffici commerciali tra i paesi del Nord Europa e la pianura Padana: il famoso transito dei lanzichenecchi di manzoniana memoria che portarono la peste nel ‘600.
Terra povera e di emigranti. Le persone erano solite spostarsi per cercare lavoro (Milano e Bergamo principalmente). Al paese rimanevano le donne, il cui unico “lusso” per quei tempi era il rendersi belle per i propri compagni. Il fine settimana dalla pettinatrice (come venivano chiamate allora le attività di acconciatura femminile) per molte di loro era un “must“.
Flavia cresce Nicola al quale trasmette la passione per questo lavoro. Nicola si iscrive ad una scuola professionale di acconciatura, ottiene i requisiti e affianca la mamma nell’attività di famiglia. Si specializza poi e si affianca come docente alla scuola di specializzazione denominata ANAM (Accademia Acconciatori Misti).
Adesso Nicola ha un figlio in età scolare (medie inferiori) che ha detto che tra i suoi possibili sbocchi vi è anche la prosecuzione dell’attività del papà, lasciando ben sperare una continuità della storica attività iniziata nel ’67 da nonna Flavia.
Il 1° Febbraio 1958 i coniugi Agnese Mandelli e Paolo Corti ritirano un vecchio forno situato a Calolziocorte in via don Carlo Rosa, 30. Paolo si occupava della panificazione e delle consegne, mentre la moglie della vendita di pane, di altri generi alimentari e della preparazione di piccola pasticceria da forno. Anche i figli, dai più grandi ai più piccoli, aiutavano i genitori nell’attività.
Nel 1969 i coniugi decidono di acquistare lo stabile di fronte alla casa e al negozio in cui erano in affitto e così nel dicembre 1972, con l’acquisto di un nuovo forno, avviene il definitivo trasferimento dell’attività sempre in Calolziocorte, in via F.lli Calvi, 30 dove è presente tutt’ora il laboratorio e il negozio.
Con il passare degli anni, i figli maschi più grandi, Sandro e Mimmo iniziano a frequentare una scuola di pasticceria a Milano, oltre a fare qualche esperienza nei laboratori della zona. Così nel 1976 la famiglia Corti decide di integrare all’attività di panetteria anche quella di pasticceria. Annesso al panificio viene aperto lo spazio dedicato alla vendita di dolci. Queste due attività vengono portate avanti grazie al contributo di tutti i componenti il nucleo familiare. Con il passare del tempo prevale l’attività di pasticceria. Si decide così, piano piano di abbandonare l’attività di panetteria e della vendita di altri generi alimentari.
Attualmente la Pasticceria F.lli Corti è gestita dai figli di Paolo e Agnese: Lodovina, Rosa Maria e Carlo. L’attività di famiglia è destinata a proseguire in quanto anche la figlia di Lodovina, Giulia, terminati gli studi universitari si è inserita nel contesto aziendale della pasticceria.
La storia di Petrogalli Moto ha inizio nella fine degli anni ’70 frutto della passione per la moto e le competizioni da parte del titolare Attilio Petrogalli, pilota professionista e titolato a livello italiano ed internazionale. La Petromoto s.n.c. di Petrogalli & C., con sede in via Venezia, 16 a Clusone nasce quindi nel 1977 dallo spirito imprenditoriale dei fratelli Attilio e Gian Luigi. Si caratterizza da subito come un luogo di incontro per appassionati di motociclismo e di competizioni.
Successivamente nel 1988 il fratello Gian Luigi si stacca dall’attività e Attilio prosegue l’avventura motoristica sia in ambito commerciale che meccanico.
I figli di Attilio crescono. Marcello e Michele prendono per osmosi la passione del padre ed entrano anche loro da giovani nel mondo delle corse, affiancando il padre anche nell’attività aziendale del commercio e della riparazione di moto.
P.T.B. CENTRO PRODUZIONI TELEVISIVE S.R.L. – Bergamo
L’attività di Produzione e Post-Produzione di video e di programmi televisivi si trova a Bergamo in Via Gianforte Suardi, 57. Nata nel 1981, per volontà di Luciano Pagnoni, vero pioniere negli anni in cui nascevano le Tv locali, l’impresa è oggi guidata dal figlio Daniele.
È un gruppo di lavoro che ha costruito in 40 anni di attività sinergie positive e si occupa di ideare e realizzare video per ogni tipologia di azienda. Tutte le figure lavorative di ripresa e di post produzione video, nonché i mezzi di lavorazione, sono interni, mantenendo una competitività elevata sui costi di produzione ed una qualità eccellente.
La sfida costante richiesta dagli aggiornamenti tecnologici, tipici del settore d’appartenenza, ha spinto P.T.B. al continuo rinnovamento del linguaggio utilizzato nei video (si pensi ad esempio alla recente “rivoluzione” introdotta dalle riprese aeree con droni) senza mai trascurare l’elemento della qualità del lavoro introdotto dalle capacità “artigianali” dei propri tecnici. Queste sono le leve che, fin dagli inizi, hanno consentito alla società di formare internamente giovani diplomati e laureati (tipico della realtà artigiana), qualificandoli come operatori di ripresa e montatori video in grado di lavorare tanto a livello locale quanto per le grandi realtà nazionali.
Proprio il lavoro con i grandi network italiani fin dalla fine degli anni 90 ha guidato la crescita dell’azienda che ha sviluppato una rete di relazioni anche a livello europeo. Questi elementi hanno costantemente fatto evolvere le tecniche di ripresa ed il “linguaggio video”, arricchendo tutte le produzioni P.T.B.
Le aziende bergamasche che voglio distinguersi comunicando in maniera integrata, credibile e con un linguaggio internazionale possono rivolgersi con fiducia a una consolidata realtà del territorio bergamasco.
Scesa da Carona la famiglia Rossi, all’inizio degli anni ’50, ha preso possesso dell’attività che allora portava l’insegna delle “Tre Corone”. Si trattava di una trattoria con alloggio, molto semplice, destinata perlopiù a chi commerciava in formaggi, tant’è che sul retro della costruzione vi era un locale attiguo destinato a casera di stagionatura del formaggio gorgonzola e del noto formaggio che dà il nome anche al Comune: il Branzi.
Nel 1979 dopo la morte del papà Bruno l’attività della ristorazione e dell’alloggio passa alla moglie e alle figlie Emanuela, Beatrice ed Arianna. Nel corso degli anni l’attività della ristorazione è proseguita sfruttando anche l’ondata turistica e delle seconde case che ha avuto un forte sviluppo con il “boom economico” degli anni ’60-’70.
Il Ristorante Hotel Corona è collocato nel centro di Branzi, sulla via principale della Val Brembana, luogo di grande flusso e passaggio verso le principali località turistiche della valle come San Simone, Foppolo, Carona, sia per il turismo invernale che estivo.
L’attenzione al territorio è da sempre stato il “leit motiv” che ha mosso l’attività del Ristorante Hotel Corona. La sua cucina infatti fonda le radici nella tradizione gastronomica della valle, utilizzando prodotti tipici e locali come il formaggio Branzi nella preparazione della famosa polenta taragna, piatto forte che caratterizza l’attività ristorativa del “Corona”. La zona turistica dell’Alta Valle Brembana ha fatto sì che si sviluppasse anche il servizio dell’ospitalità ampliando e ammodernando la parte dedicata all’alloggio.
Il Ristorante-Pizzeria LA CASCINA, sita nel Comune di Credaro, festeggia proprio quest’anno i suoi primi quarant’anni di vita. L’attività nasce come impresa familiare nel 1982, esattamente l’11 aprile, dalla passione dei coniugi Angela Acerbis, che ne ha assunto la titolarità aziendale, e dal marito Natale Algisi, aiutati dai figli Fabrizio, Luciano e Sergio.
La scelta del locale è caduta su una antica cascina che da subito ha affascinato Angela e Natale che la acquistano, la ristrutturano e la adattano ad attività commerciale nell’ambito della ristorazione- Dai suoi inizi, nel 1982, non ha più subito modifiche. Nel 2009 il figlio Luciano subentra nell’attività dei genitori, convertendo la forma societaria dell’attività in s.n.c.
Adesso Luciano è affiancato nella conduzione del ristorante dalla moglie Giacinta e dal figlio Samuele portando quindi la futura attività verso la terza generazione.
Il locale si trova all’interno di un antico cascinale in una parte storica dell’abitato di Credaro, zona turistica e di passaggio verso il Lago di Iseo e verso la Valle dell’Oglio. L’antico cascinale è risalente al XVIII secolo, rintracciabile anche sulle mappe napoleoniche del XIX secolo.
Il ristorante offre dal 1982 una cucina tradizionale, tipica della zona, utilizzando anche materie prime della zona e stagionali per cercare di offrire alla clientela i sapori di una volta. La vicinanza del lago di Iseo consente inoltre la valorizzazione dei suoi prodotti come la tinca e l’aringa di lago. Così come vengono valorizzati anche i diversi prodotti di terra come carni, salumi e formaggi locali ed anche i vini essendo il ristorante in una zona al confine con il territorio del Valcalepio e della Franciacorta.
SCACCABAROZZI MOBILI nasce nell’aprile del 1959, agli albori del “boom economico” dall’imprenditorialità di Giovanni Scaccabarozzi.
Giovanni apprende il mestiere andando a bottega da suo padre Camillo, abile ed esperto mobiliere e restauratore in Bergamo sin dagli inizi del XX secolo. Percorre tutte le tappe partendo dagli umili lavori di garzone, per poi passare all’apprendistato e – piano piano – venendo inserito nelle attività manuali. Nell’aprile del ’59 il grande passo: si mette in proprio aprendo la SCACCABAROZZI MOBILI.
Alla fine degli ‘70 il figlio Sergio si affianca al papà Giovanni e inizia a sua volta il percorso di apprendistato che aveva caratterizzato la formazione del papà. I casi della vita danno delle accelerazioni impreviste ed improvvise, per cui Sergio all’inizio del ’90 prende le redini dell’attività di famiglia anche a causa della morte di Giovani (fine 1989). La SCACCABAROZZI MOBILI inizia ad essere gestita da Sergio e lo è tutt’ora, sempre all’interno dei laboratori e spazi commerciali di via Giotto da Bondone a Seriate.
L’attività svolta agli inizi era principalmente l’attività di costruzione mobili, affiancata, ma in minor misura dalla parte del restauro. Anche perché come sostiene Sergio Scaccabarozzi «per saper restaurare un mobile, bisogna saperlo costruire». Attualmente l’attività è ripartita in ugual misura: 50% costruzione e 50% riparazione mobili. Le attività principali in ambito manutenzione e restauro sono la lucidatura con gommalacca e cera d’api, i lavori artistici di intaglio, intarsio e doratura.
TINTORIA ARLECCHINO DI ROTA LUIGI – BERGAMO
Tintoria Arlecchino di Rota Luigi è presente nel quartiere Colognola dal 1964. Luigi Rota rileva una attività di pulitintolavanderia già presente dal 1957 e si sposta così dal centro di Bergamo, da via XX Settembre – il salotto buono dei bergamaschi -, ad una periferia che nei primi anni ’60 era caratterizzata da una prevalenza di lavoratori agricoli.
Sin da allora Rota si dimostra preciso e meticoloso nel suo lavoro, attento e premuroso nei confronti della clientela. Tant’è che lo spostamento di sede fa sì che i suoi clienti del Centro Città lo seguano anche nella nuova attività, anche se in periferia. Il quartiere poi, nel corso degli anni, ha un enorme sviluppo urbanistico e demografico. Questo ha in parte contribuito ad incrementare la clientela e a consolidare l’attività del piccolo laboratorio. La conduzione è sempre stata familiare: dapprima il sig. Luigi è stato affiancato dalla moglie Mina. Successivamente si è inserita nell’organico la figlia Alessandra. L’attività a breve sarà caratterizzata da un passaggio generazionale, dove la figlia continuerà la storica attività di papà Luigi sempre nell’ambito della pulizia, lavaggio e stiratura dei capi d’abbigliamento e di arredo.
Luigi Rota, da sempre impegnato nelle attività sindacali artigiane, prima con l’Unione Artigiani e poi con l’Associazione Artigiani, ma sempre nell’ambito della grande famiglia artigiana di Confartigianato, ha ricoperto anche la prestigiosa carica di presidente nazionale delle pulitinotolavanderie di Confartigianato. Nel corso degli anni, attraverso il suo lavoro e la sua professionalità acquisisce anche il titolo di Cavaliere del Lavoro. Le sue competenze tecniche lo hanno portato anche ad ottenere la qualifica di CTU presso il Tribunale di Bergamo per controversie legali e cause civili, tra clienti e lavanderie.
Coloro che fossero interessati a presentare domanda possono contattare l’Ufficio Aree di Mestiere, rif. Alfredo Perico, tel. 035.274.292, e-mail alfredo.perico@artigianibg.com.