Confartigianato ha lanciato l’allarme sull’energia con una campagna intitolata “Non togliete energia allo sviluppo del Paese” che il 30 agosto è stata lanciata su tutti i canali social delle associazioni territoriali Confartigianato d’Italia per sensibilizzare il Governo e le Istituzioni ad intervenire subito contro l’impennata dei prezzi dell’energia elettrica e del gas.
Che la situazione sia ormai allo stremo lo mostra una rilevazione elaborata dall’Ufficio Studi di Confartigianato che ha fatto il punto sull’impatto della crisi energetica e dell’innalzamento esponenziale dei prezzi energetici sulle MPI.
I dati mostrano infatti che da settembre 2021 ad oggi le micro e piccole imprese con consumi fino a 2000 MWh hanno pagato per l’energia elettrica 21,1 miliardi in più rispetto ai dodici mesi precedenti, pari al 5,4% del valore aggiunto creato dalle MPI.
Una batosta senza precedenti che rischia di ingigantirsi ulteriormente: se nei prossimi quattro mesi i prezzi dell’elettricità non diminuiranno, i maggiori costi per i piccoli imprenditori saliranno nel 2022 a 42,2 miliardi in più rispetto al 2021.
A livello territoriale, sono nove le regioni in cui il boom dei costi dell’elettricità per le MPI supera il miliardo di euro. I maggiori oneri, 4,3 miliardi, li hanno subiti gli imprenditori della Lombardia, seguiti da quelli del Veneto con 2,1 miliardi, dell’Emilia-Romagna (1,9 miliardi), del Lazio (1,7 miliardi), della Campania (1,6 miliardi), del Piemonte (1,6 miliardi), della Toscana (1,6 miliardi), della Sicilia (1,2 miliardi) e della Puglia (1,1 miliardi).
I settori più colpiti sono quelli di vetro, ceramica, cemento, carta, metallurgia, chimica, tessile, gomma e plastica e alimentare.
In Italia la velocità di crescita dei prezzi al consumo dell’energia elettrica è decisamente più elevata rispetto a quanto avviene nell’Unione europea: a luglio 2022, infatti, nel nostro Paese il prezzo dell’elettricità è cresciuto dell’85,3% rispetto dodici mesi prima, a fronte del +35,4% della media dell’Eurozona e, in particolare, del +18,1% della Germania e del +8,2% della Francia.
“Come ha segnalato il nostro presidente nazionale Marco Granelli, la situazione è divenuta ormai insostenibile per le nostre imprese – ha ammonito il Presidente di Confartigianato Imprese Bergamo Giacinto Giambellini. Occorre che si metta mano al più presto ad interventi immediati e riforme strutturali per calmierare i prezzi dell’energia che sono ormai fuori controllo. I dati mostrano che andando avanti di questo passo si rischia una crisi senza precedenti, con uno scenario che entro dicembre prevede per la Lombardia un maggior costo dell’elettricità per le MPI di 8,597 miliardi. Già oggi anche tra le nostre aziende bergamasche si stanno moltiplicando i casi di lockdown energetico e sono molti gli imprenditori che rischiano la chiusura, piegati dagli alti costi energetici”.
“È quindi necessario – ha affermato Giambellini – confermare e potenziare da subito le misure già attuate dal Governo come l’azzeramento degli oneri generali di sistema per luce e gas, la proroga del credito d’imposta sui costi di elettricità e gas per le imprese non energivore e non gasivore. Ma occorrono anche interventi strutturali, come la riforma della tassazione dell’energia che oggi tocca il 51% della bolletta e che, per assurdo, penalizza con maggiori oneri proprio le piccole imprese che consumano meno.
“Fondamentale – ha segnalato il presidente di Confartigianato Imprese Bergamo – è anche fissare un tetto europeo al prezzo del gas e recuperare il gettito calcolato sugli extraprofitti, per non aggravare la situazione del bilancio pubblico, mentre auspichiamo un gesto di responsabilità e solidarietà a salvaguardia dell’intero sistema produttivo nazionale da parte delle imprese energetiche”.
“Infine – ha concluso -, ricordando che proprio Confartigianato Bergamo, con la Settimana per l’Energia, è stata precursore dei temi legati alla sostenibilità e alle energie verdi, chiediamo di sostenere gli investimenti in energie rinnovabili, oltre che la diversificazione delle fonti di approvvigionamento, in particolare per creare Comunità Energetiche e per incrementare l’autoproduzione”.
I DATI
Stima del maggiore costo energia elettrica per MPI negli ultimi 12 mesi per regione
Milioni di euro, var. ass. tra settembre 2021-agosto 2022 e 12 mesi prec., consumi fino a 2.000 MWh, scenario consolidamento prezzi luglio-agosto fino a fine anno – Elaborazione Ufficio Studi Confartigianato su dati Istat, Enea, Eurostat, Gme
Energia elettrica: prezzo unico nazionale (PUN)
Gennaio 2019-agosto 2022, media mensile, agosto 2022: media primi 29 gg. – Elaborazione Ufficio Studi Confartigianato su dati Gme
Dinamica prezzi al consumo di energia elettrica e gas nei principali paesi Ue
Giugno 2022, var. % annua – Elaborazione Ufficio Studi Confartigianato su dati Eurostat