Artigianato, un valore da tramandare. Ad Astino (e in tutta Italia) la «Giornata del Valore Artigiano»

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L’artigianato, un grande valore da tramandare alle nuove generazioni, creatore di contesti che generano un’idea di sviluppo.

Questo lo spirito, e il forte messaggio, che ha caratterizzato domenica 19 marzo la seconda edizione della «Giornata del valore artigiano», ideata nel 2022 da Confartigianato nazionale con l’obiettivo di mettere in risalto lo spirito artigiano e il suo ruolo economico, sociale e culturale.

 

 

 

Proprio nella giornata del patrono San Giuseppe Artigiano, ricorrenza molto sentita dagli imprenditori artigiani e dai loro familiari, in tanti si sono ritrovati nel suggestivo ex monastero di Astino per confrontarsi con tutti i territori delle Confartigianato d’Italia in collegamento streaming.

 

 

E, nell’anno di Bergamo e Brescia Capitale Italiana della Cultura, l’evento ha avuto una valenza ancora più forte per la nostra provincia e per la nostra associazione.

 

Sul palco bergamasco, il presidente di Confartigianato Imprese Bergamo Giacinto Giambellini assieme al direttore Stefano Maroni e al segretario generale nazionale Vincenzo Mamoli.

 

 

L’evento, anticipato dalla Messa in suffragio dei defunti imprenditori artigiani e dipendenti della nostra Organizzazione, celebrata da don Cristiano Re, direttore della Pastorale Sociale e del Lavoro della Diocesi di Bergamo, nella chiesa di San Sepolcro dell’ex- monastero, si è aperto con l’intervento in streaming del presidente di Confartigianato nazionale Marco Granelli (a moderare i lavori, da Brescia, il giornalista Rai Angelo Mellone).

 

Il presidente nazionale Marco Granelli

 

 

Granelli ha enfatizzato il significato di questa giornata, il cui obiettivo è mostrare il contributo visibile e determinante che l’artigianato porta all’economia, alla società, alla cultura.

«Lo spirito Artigiano è il nostro modo di concepire l’esistenza, il mondo ed è questo che serve per ricostruire un modello di sviluppo economico ma anche di inclusione sociale. Noi siamo profondamente partecipi della vita dei nostri territori, amiamo la nostra terra nella quale abbiamo radici profonde ma anche la capacità di uno sguardo verso il futuro. Il nostro obiettivo, infatti, va oltre il profitto, perché nelle nostre imprese c’è esperienza antica ma anche ricerca, nonostante quest’ultima non sia riconosciuta dalle università. Eppure, tutto questo esiste, fa parte di noi artigiani che creiamo occupazione, eccellenza, Made in Italy. E in questo solco dobbiamo continuare ad essere costruttori di futuro».

 

Il sociologo Mauro Magatti

 

 

Il collegamento è poi passato a Mauro Magatti, sociologo docente dell’Università Cattolica di Milano, che ha esordito ricordando come sia ormai finita la stagione storica caratterizzata da una crescita costante sia pur limitata: «Ora – ha sottolineato – dobbiamo passare tutti insieme da un’idea di crescita a un’idea di sviluppo che riguarda la dimensione economica e finanziaria, e di questo modello di sviluppo dobbiamo anche imparare a prendercene “cura”. In tempi di grandi cambiamenti, di shock e di instabilità come questo, nessuno si salva da solo. E il vantaggio di voi artigiani che non siete dei singoli soldatini che fanno una battaglia di trincea ma siete creatori di contesti che generano un’idea di sviluppo».

Magatti ha poi affrontato il tema della carenza di manodopera il crollo demografico, esortando a uscire da una visione ideologica: «Il tema della gestione dei flussi migratori e quello dei diritti agli immigrati sono entrambi nobili, ma prima c’è un tema ancora più grande da affrontare, dove la realtà supera l’ideologia».

 

Il presidente di Confartigianato Lombardia Eugenio Massetti

 

In collegamento dall’altra Capitale della Cultura, Brescia, il presidente di Confartigianato Brescia e di Confartigianato Lombardia Eugenio Massetti si è focalizzato sulla problematica della fuga dei giovani all’estero: «Bisogna fare in modo che il nostro territorio sia più appetibile per il mondo del lavoro, in cui i giovani vadano sì all’estero per fare esperienza, ma poi comprendano che la loro ricchezza è l’azienda dei genitori e che la sviluppino facendo in modo che diventi un’azienda di eccellenza. Esempi di questo tipo, fortunatamente ci sono e ci dimostrano che la ripresa è possibile se riusciamo a comunicarla e incentivarla».

 

Il segretario generale nazionale di Confartigianato Vincenzo Mamoli

 

Da Astino, il segretario generale nazionale di Confartigianato Vincenzo Mamoli ha invitato la platea a visitare la piattaforma Spirito Artigiano, che è la continuità dei temi discussi durante la giornata: «Oggi è la giornata dell’orgoglio di essere un imprenditore artigiano, del “fare”, ma anche l’orgoglio di questa Organizzazione che vuole essere partecipe, promotrice e costruttrice di quello sviluppo di cui ci parlava Magatti, e che è proprio l’obiettivo che tutti vogliamo raggiungere».

 

Il presidente di Confartigianato Imprese Bergamo Giacinto Giambellini

 

 

È stata quindi la volta del presidente Giacinto Giambellini, che ha esordito ricordando il senso di comunità che gli imprenditori artigiani sanno dimostrare anche nelle occasioni più difficili, come è accaduto durante la pandemia.

Tornando sui temi della “fuga all’estero” e della presunta mancanza di attrattività del nostro territorio ha rilevato: «Il territorio bergamasco, dagli anni Novanta in poi ha vissuto un allontanamento del mercato del tessile che è stato delocalizzato. Ma se adesso un gruppo come Fendi ha scelto di rientrare in Italia dopo trent’anni all’estero, significa che ha riconosciuto che le stesse cose non riusciva più a farle da altre parti ma qui».

Il presidente ha poi ricordato come l’artigianato sia legato a doppio filo col territorio e l’importanza di non chiudersi in sé stessi ma di collaborare.

«Come artigiani siamo sollecitati spesso dai nostri territori e noi rispondiamo sempre con volontà e cognizione di causa, ma comprendiamo che non siamo gli unici. Lo vediamo in tante situazioni che ci trovano protagonisti assieme a realtà che erroneamente consideriamo “gli altri”: mi riferisco agli industriali, coi quali siamo invece in simbiosi in progetti come il “PMI Day”, dove apriamo le nostre aziende alle nuove generazioni. È importante, in tutto questo, il discorso di filiera: noi non possiamo esserci senza un tipo di industria, ma anche l’industria non può esserci senza un tipo di artigianato».

Giambellini ha concluso il suo intervento rimarcando i valori fondanti che Confartigianato Imprese Bergamo ha voluto portare in questa giornata: «Maestri di vita, maestri di umiltà e maestri di saper fare».

 

La mattinata è proseguita con i saluti e gli interventi del presidente della Regione Friuli Venezia Giulia Massimiliano Fedriga, del ministro dei rapporti con il parlamento Luca Ciriani (che ha confermato l’impegno del Governo a ridurre il costo del lavoro tramite il cuneo fiscale e a riorganizzare il sistema delle imposte andando a premiare chi produce), del presidente di Confartigianato Udine Graziano Tilatti, e del presidente di Confartigianato Ancona e Pesaro Urbino Graziano Sabbatini assieme al segretario Marco Pierpaoli.

 

 

In collegamento anche Federico Quaranta, giornalista Rai conduttore di Linea Verde Start, la trasmissione in collaborazione con Confartigianato, che proprio in questi giorni ha registrato una puntata a Bergamo e Brescia, che sarà tramessa sabato 1° aprile su Rai 1.

«Bergamo e Brescia mi sono entrate nel cuore – ha detto – e ho visto che la differenza nelle imprese artigiane la fanno le persone che ne sono parte, come una famiglia. E anche per me, questo programma è un po’ il mio figlio prediletto, perché con esso riesco a raccontare storie che sono il valore stesso del nostro Paese».

 

 

Dopo i saluti finali del presidente nazionale Granelli, il direttore Stefano Maroni ha concluso la giornata ad Astino chiamando per un saluto le autorità bergamasche presenti: Carlo Mazzoleni, presidente della Camera di Commercio di Bergamo, gli onorevoli Rebecca Frassini e Andrea Tremaglia e il consigliere regionale Ivan Rota.

 

Per rivedere la registrazione completa della giornata CLICCA QUI

 

 

Leggi anche la cronaca del quotidiano L’Eco di Bergamo di lunedì 20 marzo 2023

 

 

 

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