Consegnata al Vescovo Beschi la statuina del Presepe 2023, raffigurante un giovane apprendista accanto al suo Maestro, a rappresentare i temi della formazione dei giovani e del passaggio generazionale in azienda
È giunta alla quarta edizione l’iniziativa, promossa da Confartigianato e Coldiretti in collaborazione con Fondazione Symbola, che prevede la realizzazione e la consegna di una statuina simbolica del presepe ai Vescovi delle Diocesi italiane, con l’obiettivo di mettere in evidenza i valori dell’impresa di territorio e dell’artigianato, valorizzando allo stesso tempo la tradizione millenaria del Presepe iniziata da San Francesco.
Dopo “l’infermiera anti Covid” del 2020, “l’imprenditore che usa la tecnologia” del 2021 e l’imprenditrice della manutenzione del verde del 2022, per il 2023 si è scelto di rappresentare il tema della formazione, dell’apprendere le competenze, del passaggio generazionale e dell’attrattività del “fare” impresa, con la statuina che raffigura un giovane apprendista guidato e istruito dal suo Maestro.
Il nuovo personaggio del Presepe 2023, anche quest’anno opera del maestro artigiano leccese Claudio Riso eccellenza artigiana nella produzione artistica in cartapesta, è stato donato questa mattina al vescovo di Bergamo, Monsignor Francesco Beschi, dai rappresentanti di Confartigianato Imprese Bergamo e Coldiretti Bergamo.
All’incontro con Sua Eccellenza Monsignor Francesco Beschi, tenutosi nella sede vescovile di Bergamo, in Città Alta, hanno partecipato il presidente di Confartigianato Imprese Bergamo Giacinto Giambellini, il neopresidente di Coldiretti Bergamo Gabriele Borella con il direttore Carlo Loffreda e il delegato di Giovani Impresa Riccardo Comi, insieme a Don Cristiano Re, delegato vescovile per la Vita sociale e la mondialità.
“Siamo onorati di donare al nostro Vescovo questa nuova statuina del Presepe che, nel rappresentare un giovane apprendista affiancato dal suo Maestro, intende sottolineare l’importanza della trasmissione ai giovani delle competenze e dei valori dell’artigianato e della piccola impresa – ha dichiarato il presidente di Confartigianato Imprese Bergamo Giacinto Giambellini –. In quest’opera d’arte si può leggere la nostra profonda attenzione verso i delicati equilibri che regolano la formazione e il passaggio generazionale delle competenze e dei valori artigiani: un connubio indissolubile tra maestro e allievo, padre e figlio, tradizione e innovazione, che costituiscono l’essenza stessa del mondo artigiano. Confartigianato Imprese Bergamo si impegna da sempre nel promuovere la trasmissione di questi valori e l’Area Education è il fulcro dei nostri sforzi finalizzati ad accendere nei cuori dei giovani la scintilla dell’amore per le professioni artigiane. In particolare, da anni operiamo per coinvolgere gli istituti bergamaschi, gli studenti e le imprese artigiane in progetti di orientamento e avvicinamento alle professioni artigiane, che alimentano la passione per il “fare” impresa e la crescita delle nuove generazioni nel mondo artigiano. Con questa statuina, simbolo tangibile della nostra missione, auspichiamo una continuità di successi e un ulteriore sviluppo nella formazione delle future eccellenze del nostro territorio”.
“La tradizione del presepe rinnova il senso di comunione e di comunità che sentiamo in modo particolare in occasione delle festività natalizie – ha affermato il presidente di Coldiretti Bergamo Gabriele Borella -; quest’anno la figura del giovane che lavora sotto la guida di un esperto racconta un’agricoltura che esprime uno straordinario patrimonio di conoscenze ed esperienze che sono tramandate da generazione in generazione, salvaguardando la ricchezza di valori che vengono custoditi nelle campagne. I giovani che stanno riscoprendo il lavoro della terra sono una ricchezza da coltivare e far crescere, per continuare a garantire la disponibilità di alimenti sani e di qualità alle famiglie italiane e par dare un futuro ad un’agricoltura sempre più innovativa e sostenibile. In un’ottica di potenziamento dell’occupazione nel settore agricolo, un occhio di riguardo deve essere riservato alle aziende agricole che operano nelle aree interne e nelle zone montane, in quanto spesso si devono confrontare con la mancanza dei servizi essenziali e devono fronteggiare difficoltà di natura territoriale e infrastrutturale”.
La consegna della statuina del Presepe è stata un’occasione anche per parlare di talune questioni sociali oltre che economiche che interessano le famiglie e le aziende della comunità bergamasca, in primis la questione della trasmissione dei saperi ai giovani.
In particolare, il vescovo di Bergamo Monsignor Francesco Beschi si è soffermato sul tema del ricambio generazionale in ambito lavorativo. “Oggi – ha detto – la sfida è far comprendere la bontà del lavoro e la bontà della vita, per contrastare una versione pessimista che sta prendendo piede. Per questo i messaggi che in vario modo passano attraverso la presenza della Chiesa vanno proprio in questa direzione, in modo da dare speranza alle nuove generazioni. Ogni giorno facciamo risuonare il fatto che la vita è una cosa buona anche se qualche volta è sofferta e ha magari dei risvolti oscuri. Nella sua sostanza c’è sempre qualcosa di buono e il lavoro fa parte di questa sfera. A questo riguardo dobbiamo ascoltare di più i giovani, sottolineando che una parte della realizzazione della vita è proprio legata al lavoro”.
Al termine dell’incontro il Vescovo ha impartito la benedizione ai presenti estendendola anche a tutti i collaboratori e alle loro famiglie, con l’augurio per le prossime festività.
Nelle scorse settimane, con la collaborazione dell’Associazione “Fratelli tutti”, la statuina è stata consegnata anche al Santo Padre.