È partita la campagna di sensibilizzazione contro l’abusivismo nei settori dell’acconciatura e dell’estetica promossa da Confartigianato e CNA, che verrà diffusa sui canali web e social delle due Confederazioni attraverso tre uscite congiunte.
Nel nostro Paese, l’abusivismo nel settore dei servizi alla persona (tra cui rientrano le attività di acconciatura ed estetica) è in continua crescita con un tasso di irregolarità del 27,6%.
Si tratta del valore più alto tra i vari settori e supera di gran lunga il tasso medio nazionale, che si ferma al 14,4%.
Tale fenomeno è stato aggravato dalle conseguenze della pandemia Covid-19 – che hanno consentito l’inserimento nel mercato di figure che, a dispetto delle disposizioni di chiusura di saloni di acconciatura e centri estetici, hanno erogato prestazioni a domicilio, sottraendo in tal modo clientela agli operatori regolari.
Si aggiunge al quadro il recente proliferare di piattaforme online che operano indisturbate, proponendo prestazioni a domicilio o addirittura in forma ambulante, senza curarsi dei limiti imposti dalle normative di settore e dai regolamenti comunali.
Per sensibilizzare la popolazione sull’importanza di affidarsi esclusivamente a imprese regolari e professionisti qualificati, Confartigianato e CNA hanno realizzato una campagna di comunicazione congiunta, patrocinata dal MIMIT, che intende porre al centro la tutela della salute dei cittadini, garantita principalmente da servizi sicuri e di qualità.
Il rappresentante dell’Area Benessere di Confartigianato Imprese Bergamo Pierre Patelli evidenzia: “Questa campagna informativa è nata con la volontà di sensibilizzare sul fatto che scegliere un acconciatore o un’estetista professionista significa affidarsi a mani esperte e competenti, capaci di valorizzare la bellezza di ogni cliente nel rispetto della sua personalità e delle sue esigenze. Significa, altresì, sostenere l’impegno e la serietà di un’impresa che investe risorse in formazione, aggiornamento e innovazione, per garantire costantemente un servizio all’avanguardia. L’abusivismo nel settore del benessere rappresenta una piaga che danneggia non solo i consumatori, i quali rischiano di ricevere trattamenti non sicuri per la salute o di bassa qualità, ma anche i professionisti regolari e i loro dipendenti”.
Per le presidenti nazionali di CNA e Confartigianato Estetiste Perlita Vallasciani e Stefania Baiolini “Questa importante iniziativa è nata con l’intento di sensibilizzare la collettività sul fatto che affidandosi a operatori non qualificati ci si espone a seri rischi, per la pelle, per le unghie e per il cuoio capelluto. In una situazione di inosservanza delle norme vigenti, si può correre addirittura il rischio di ricevere a propria insaputa trattamenti che possono essere effettuati solo da personale medico specializzato, che possono comportare danni, perfino molto gravi, alla salute”.
Dello stesso avviso i presidenti nazionali di Confartigianato e CNA Acconciatori Tiziana Chiorboli e Gianni Bassoli che sottolineano come “La campagna di sensibilizzazione mira ad accendere un faro anche sul tema del lavoro a domicilio mettendo in guardia i cittadini sul fatto che ricevere trattamenti nella propria abitazione o in locali non a norma è illegale e che scegliere di rivolgersi a imprese regolari vuol dire sostenere i diritti dei lavoratori, l’economia del Paese e lo sviluppo delle imprese”.
“La concessione del patrocinio da parte del ministero è motivo di grande onore per noi – spiega Massimiliano Peri, presidente nazionale CNA Unione Benessere e Sanità – rappresenta un importante riconoscimento al lavoro che le nostre associazioni stanno conducendo su questo tema a livello nazionale e territoriale”. Gli fa eco la presidente di Confartigianato Benessere Tiziana Chiorboli: “Una battaglia che richiede uno sforzo straordinario e congiunto nella lotta al dilagare di un fenomeno inaccettabile che danneggia cittadini, lavoratori e imprese”.
Le Organizzazioni continueranno a sviluppare sinergie per contrastare questa piaga, con l’auspicio di una sempre maggiore collaborazione fra associazioni di rappresentanza e istituzioni al fine di ottenere risultati significativi in termini di riduzione dell’abusivismo in settori particolarmente esposti come quelli dell’estetica e dell’acconciatura, a tutto vantaggio del benessere collettivo e a tutela delle imprese che operano nella legalità.