Come si sono evolute le imprese artigiane della provincia di Bergamo negli ultimi dieci anni?
La risposta arriva dal rapporto pubblicato il 24 gennaio 2025 dalla Camera di Commercio di Bergamo, che analizza in dettaglio l’andamento del comparto artigiano nel periodo 2014-2023, grazie ai dati di Infocamere e Istat.
Ecco i principali dati del rapporto.
Andamento imprese artigiane

Con una media di 26,1 imprese artigiane ogni 1.000 abitanti, il territorio bergamasco, e in particolare l’area montana, si distingue ancora per una vocazione all’imprenditorialità artigiana nettamente superiore rispetto alla media regionale e nazionale.
Numeri e composizione
Nonostante la riduzione numerica delle imprese artigiane attive (-9,8% in dieci anni), il settore ha visto importanti trasformazioni qualitative. Nel 2023, il numero di imprese artigiane attive si attesta a 28.826, rispetto alle 31.951 del 2014, con una contrazione di 3.125 unità.
La diminuzione ha interessato tutte le aree della provincia, ma è stata più marcata nei territori montani.
Tra le trasformazioni più significative emerge il cambiamento della struttura imprenditoriale, con un aumento costante delle società di capitali (+3,8% di crescita media annua).
Imprenditoria straniera
Significativo lo sviluppo dell’imprenditoria straniera. Le imprese individuali gestite da imprenditori nati all’estero sono cresciute del 12%, trainate principalmente da nazionalità come Marocco, Romania, Albania, Egitto e Cina. Questi imprenditori si concentrano soprattutto nei servizi alla persona, come parrucchieri, centri estetici e benessere, ma anche nel noleggio e nelle agenzie di viaggio.
Servizi in crescita, manifattura e costruzioni in calo
Il rapporto evidenzia un cambio di paradigma nei settori trainanti dell’artigianato bergamasco. Le attività tradizionali, come costruzioni e manifattura, registrano una contrazione, mentre i servizi sono in netta espansione, con una crescita media annua dello 0,7%.
Settori emergenti includono i servizi alla persona, come tatuaggi e piercing, cura degli animali da compagnia, e trattamenti estetici, che rispondono alle nuove opportunità di mercato.
Distribuzione per settore economico

Flessione nel territorio montano
Particolarmente critica è la situazione nei territori montani, che soffrono più di altre aree il calo di imprese e occupazione.
Nel 2023, l’occupazione nel comparto artigiano ha registrato una flessione di circa 7.000 addetti rispetto al 2014, attestandosi a 71.679 unità. La montagna ha visto una contrazione media annua dell’1,4%, segno delle maggiori difficoltà affrontate in queste zone.
L’artigianato come motore di sviluppo
Il territorio bergamasco conferma, comunque, una vocazione all’artigianato che resta centrale per l’economia locale. Circa 3 sedi d’impresa su 10, a fine 2023, erano artigiane, la maggior parte delle quali dislocate in pianura (seguite da quelle dell’area urbana, collinare e infine montana).
E con una forte concentrazione nei comuni di Bergamo, Treviglio, Romano di Lombardia e Albino.
Distribuzione territoriale

Per approfondire scarica il rapporto completo della Camera di Commercio di Bergamo: L’evoluzione delle imprese artigiane bergamasche nel decennio 2014-2023