Confartigianato Moda, le risposte del Governo alle istanze del settore moda

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Si è tenuto lo scorso 9 aprile un “Question Time” alla Camera dei Deputati, incentrato su interventi richiesti a sostegno della filiera Moda.

Il Governo ha tenuto in considerazione molte delle istanze espresse da Confartigianato e CNA durante gli incontri del Tavolo della Moda e nella lettera inviata lo scorso 22 febbraio ai Ministeri delle Imprese e del Made in Italy, delle Finanze, del Lavoro e dell’Ambiente e Sicurezza Energetica (per ulteriori dettagli, clicca qui).

 

 

In sintesi, il sottosegretario Massimo Bitonci ha fornito le seguenti risposte:

  • L’attenzione del Governo verso il settore tessile e moda, essenziale per l’economia e l’identità italiane, è costante. Le problematiche del settore, comprese quelle espresse dagli onorevoli interroganti, sono discusse durante le convocazioni del Tavolo della Moda, istituito presso il MIMIT proprio per affrontare le esigenze specifiche del settore. Tale Tavolo, suddiviso in due gruppi di lavoro dedicati agli incentivi e ai dossier europei, si è riunito l’ultima volta alla fine di marzo.

 

  • È previsto un apposito incontro del Tavolo della Moda per il 10 aprile, dedicato ad alcune richieste avanzate dalle associazioni di settore, come la moratoria sui finanziamenti. Le misure di sostegno al settore tessile e moda sono state progettate in risposta alle richieste del sistema produttivo, come dimostrato dall’introduzione del “Credito d’imposta ricerca e sviluppo, innovazione tecnologica, design e ideazione estetica” e dalla legge per la valorizzazione, promozione e tutela del made in Italy.

 

  • In particolare, la legge ha istituito il Fondo nazionale per il made in Italy con una dotazione di un miliardo di euro per sostenere la crescita delle filiere strategiche nazionali e ha previsto una serie di disposizioni per la valorizzazione della filiera delle fibre tessili naturali e da riciclo, nonché per la transizione verde e digitale nel settore moda. Inoltre, sono stati stanziati 15 milioni di euro per la promozione e il sostegno degli investimenti finalizzati alla transizione ecologica e digitale nel settore tessile, della moda e degli accessori.

 

  • Il MIMIT sta lavorando a un decreto attuativo su questa misura per individuare le imprese beneficiarie e le modalità di attuazione.

 

  • La legge sul made in Italy ha introdotto disposizioni a tutela dei marchi di particolare interesse nazionale e il contrassegno per il made in Italy, che attesta l’origine italiana delle merci.

 

  • Le imprese del settore possono accedere ai finanziamenti garantiti dal Fondo di garanzia per le PMI, con la possibilità di ottenere il prolungamento della durata della garanzia su operazioni finanziarie ammesse all’intervento del Fondo.

 

  • Tra le ulteriori iniziative a sostegno del settore tessile e moda ci sono quelle offerte dal Piano Transizione 5.0, che mira a migliorare l’intensità, l’ampiezza e la certezza delle agevolazioni per le imprese.

 

Il testo completo della risposta è consultabile al seguente link.

 

 

Per informazioni:

Ufficio Aree di Mestiere – Alfredo Perico (Tel. 035.274.292; e-mail: alfredo.perico@artigianibg.com).

 

 

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