Dal 4 maggio è ripartito tutto il settore delle costruzioni e del commercio all’ingrosso funzionale alle costruzioni mentre già dal dal 27 aprile erano ricominciati i lavori pubblici e le attività preparatorie funzionali a riavviare i cantieri e le attività edili private.
Lo ha previsto il Decreto del Presidente del Consiglio 26 aprile 2020 per la “Fase due” con le prime misure sull’allentamento del lockdown e le riaperture delle aziende.
Nell’allegato 3 del decreto sono inserite le nuove attività con i relativi codici ATECO che, unitamente a quelle del precedente allegato 3 al DPCM 10 aprile 2020, non sono più sospese a partire dal 4 maggio.
Tra queste, anche tutte quelle relative al comparto dell’edilizia, ovvero Costruzione di edifici (Ateco 41), Ingegneria civile (Ateco 42) e Lavori di costruzione specializzati (Ateco 43).
Al comma 9 è precisato che “le imprese, che riprendono la loro attività a partire dal 4 maggio 2020, possono svolgere tutte le attività propedeutiche alla riapertura a partire dalla data del 27 aprile 2020”.
Dal 27 aprile, invece, come indicato in una nota del Mise e Mit, hanno potuto ripartire i lavori pubblici relativi a «scongiurare il rischio di dissesto idrogeologico del territorio e relative ai settori dell’edilizia residenziale pubblica, dell’edilizia scolastica e dell’edilizia penitenziaria».
La ripresa di lavori pubblici e privati dovrà naturalmente avvenire in sicurezza, nel rispetto delle previsioni del nuovo Protocollo di regole per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus Covid19 nei cantieri del 24 aprile, contenuto nell’allegato 7 del decreto.
Nel Protocollo vengono fornite indicazioni operative per incrementare in tutti i cantieri l’efficacia delle misure precauzionali di contenimento dell’epidemia, seguendo la logica della precauzione e le indicazioni dell’Autorità sanitaria non solo per i lavoratori ma anche per i titolari del cantiere e tutti i subappaltatori e subfornitori: dalle informazioni sugli obblighi in cantiere da parte del datore di lavoro alle modalità di accesso dei fornitori, dalle precauzioni igieniche personali all’organizzazione del cantiere con turnazioni, dai dispositivi di protezione alla gestione e sanificazione degli spazi comuni.
Tra le altre novità, inoltre, il personale dovrà essere sottoposto alla misurazione della temperatura prima dell’accesso al cantiere (che non sarà consentito con più di 37,5°) e l’accesso agli spazi comuni (comprese mense e spogliatoi) sarà contingentato, con ventilazione continua dei locali, tempo di sosta ridotto e distanza di 1 metro tra le persone.
Per quel che riguarda il Documento Unico di Regolarità Contributiva (DURC), la Ministra De Micheli sottolinea l’impegno del Governo di fissare al 15 giugno il termine di validità di tutti quelli in scadenza tra il 31 gennaio e il 15 aprile 2020, attraverso un’apposita modifica di legge che sarà inserita nel prossimo Decreto Legge di fine aprile.
(Fonte Anaepa )
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Ufficio Aree di Mestiere Marco Trussardi (Tel. 035.274.355 . – e-mail marco.trussardi@artigianibg.com )
Il nostro Servizio Ambiente e Sicurezza è a completa disposizione delle imprese associate per aiutarle a realizzare e applicare quanto richiesto dai Protocolli (non solo il protocollo sopra accennato, ma anche il protocollo ambienti di lavoro, il protocollo trasporti e quello territoriale specifico per la nostra provincia), di regolamentazione delle misure anti Covid19.
Gli esperti del nostro ufficio potranno fornire informazioni e chiarimenti, compresa la possibilità di produrre “Procedure aziendali” e tutta la documentazione necessaria da consegnare ai dipendenti/fornitori esterni/clienti in questi giorni precedenti alla riapertura.
Per informazioni e chiarimenti sull’applicazione dei protocolli:
Servizio Ambiente e Sicurezza
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