È stato pubblicato sulla Gazzetta ufficiale n. 146 del 10 giugno 2020 il Decreto Legislativo 10 giugno 2020, n. 48 che ha recepito nell’ordinamento italiano la Direttiva 2018/844/UE e promuove il miglioramento della prestazione energetica degli edifici.
La direttiva oggetto di recepimento mira ad accelerare la ristrutturazione economicamente efficiente degli edifici esistenti; integrare le strategie di ristrutturazione a lungo termine nel settore dell’edilizia per favorire la mobilitazione di risorse economiche e la realizzazione di edifici a emissioni zero entro il 2050; promuovere l’uso delle tecnologie informatiche e intelligenti (ICT) per garantire agli edifici di operare e consumare in maniera quanto più efficiente; dare un impulso alla mobilità elettrica con l’integrazione delle infrastrutture di ricarica negli edifici; razionalizzare le disposizioni delle precedenti versioni della direttiva alla luce dell’esperienza applicativa.
In particolare, entro l’11 luglio, ovvero 30 giorni dalla pubblicazione del Decreto, dovrà essere definita una strategia a lungo termine per raggiungere l’obiettivo di un parco immobiliare decarbonizzato e ad alta efficienza energetica entro il 2050. Il Piano dovrà includere: una ricognizione del parco immobiliare nazionale; l’individuazione di approcci alla ristrutturazione efficace in termini di costi in base al tipo di edificio ed alla zona climatica, anche valutando l’introduzione di obblighi di ristrutturazione, e promuovendo l’utilizzo di tecniche che implichino un maggior uso di elementi prefabbricati e la riduzione del tempo dei lavori di cantiere; una rassegna delle politiche e delle azioni in vigore e delle modifiche per migliorarne l’efficacia; la proposta di politiche e azioni, anche di lungo termine finalizzate a stimolare le ristrutturazioni importanti ed efficaci in termini di costi, anche attraverso l’introduzione di un sistema facoltativo di “passaporto” di ristrutturazione degli edifici; la proposta di politiche e azioni, anche di lungo termine, rivolte ad accelerare la riqualificazione energetica di tutti gli edifici pubblici; una stima affidabile del risparmio energetico atteso, nonché dei benefici connessi alla salute, alla sicurezza e alla qualità dell’aria.
Una novità di rilievo riguarda gli interventi di efficientamento energetico degli edifici che dovranno essere integrati con gli interventi per la riduzione del rischio sismico e di incendio, attraverso l’individuazione di precisi requisiti, validi per l’accesso alle detrazioni fiscali.
(Fonte ANAEPA)
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