La Ministra per le Politiche giovanili Fabiana Dadone ha incontrato Davide Peli, Presidente dei Giovani Imprenditori di Confartigianato, il Movimento che rappresenta 65.030 imprenditori under 40.
Al centro del confronto gli interventi e le misure per contribuire a costruire un futuro di lavoro per le nuove generazioni.
Nell’incontro è stata condivisa la necessità di rafforzare il rapporto tra il sistema scolastico e il mondo del lavoro, sostenere la creazione di attività economiche e favorire la trasmissione d’impresa e il ricambio generazionale in azienda, intensificare il confronto con le rappresentanze imprenditoriali e promuovere la transizione ecologica potenziando il servizio civile volontario.
“Dobbiamo dare alle nuove generazioni – ha sottolineato la Ministra Dadone – pieno e convinto sostegno in termini di orientamento, formazione professionalizzante, rafforzamento delle misure che garantiscano autonomia e consapevolezza in termini economici e di autoimprenditorialità. Serve una cultura di impresa e credo che serva far riscoprire ai giovani anche quei mestieri ‘tradizionali’ nella loro nuova declinazione tecnologica e digitale.”
“I Giovani Imprenditori di Confartigianato – ha detto il Presidente Davide Peli – si candidano a testimonial della cultura d’impresa nelle scuole, dalle medie inferiori fino alle università, per far conoscere le opportunità del mondo del lavoro e delle imprese ‘a valore artigiano’ e aiutare i giovani ad acquisire le competenze necessarie a raccogliere le sfide di un’economia globalizzata e rivoluzionata dalle tecnologie digitali. Oggi in Italia assistiamo al paradosso di un tasso di disoccupazione giovanile di appena il 30,2% (il 16,2% in meno della media Ue) a fronte di un’elevata difficoltà delle imprese a reperire manodopera: il 33,6% delle figure professionali risultano infatti introvabili sul mercato del lavoro”.
Il Presidente Peli ha inoltre sottolineato la “necessità di favorire la trasmissione d’impresa per non disperdere il patrimonio economico e di competenze professionali consolidato nelle aziende che hanno molti anni di attività alle spalle. Chiediamo di concentrare l’attenzione sul passaggio generazionale nelle aziende in cui c’è un grande valore economico e di cultura produttiva che deve essere preservato e rilanciato dai giovani, sostenendo e facilitando il passaggio di testimone a chi, erede del titolare o dipendente, vuole rilevare l’impresa. Anche in questo caso c’è molto da cambiare: infatti, secondo una rilevazione di Confartigianato, il 51,3% delle imprese segnala la presenza di fattori di ostacolo, tra i quali prevalgono le difficoltà burocratiche, legislative e/o fiscali”.