Riforma della professione di GUIDA TURISTICA: nuovo Regolamento attuativo

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Il 13 luglio 2024 è entrato in vigore il Regolamento che disciplina l’accesso e l’esercizio della professione di Guida turistica (D.M. n. 88/24).

 

Il regolamento istituisce un Albo nazionale delle Guide Turistiche che sarà gestito dal Ministero del Turismo tramite una piattaforma informatica nella quale per ciascun professionista verranno pubblicate informazioni dettagliate come, ad esempio, il numero di iscrizione, le specializzazioni, le lingue straniere conosciute, i titoli di studio, ecc.

 

Per iscriversi, le Guide turistiche dovranno superare un esame unico di abilitazione, il cui superamento permetterà di esercitare la professione su tutto il territorio nazionale.

 

Fino a 180 giorni dopo l’entrata in vigore del nuovo regolamento, le Guide turistiche già abilitate potranno continuare a esercitare secondo la normativa precedente. Questo periodo transitorio garantisce che i professionisti attualmente in attività non debbano interrompere il proprio lavoro mentre si adattano alle nuove regole.

 

L’esame di abilitazione sarà indetto almeno una volta l’anno dal Ministero del Turismo. Per partecipare, i candidati dovranno versare un contributo di 10 euro e soddisfare diversi requisiti, tra cui l’età minima di 18 anni, il possesso di un diploma di laurea o di istruzione secondaria superiore e la conoscenza di una lingua straniera a livello avanzato. L’esame prevede prove scritte, orali e tecnico-pratiche. Le materie d’esame includeranno storia dell’arte, geografia, archeologia, diritto del turismo e accessibilità.

 

Per il rilascio del tesserino identificativo, che includerà un codice univoco, è previsto un costo aggiuntivo di 30 euro. Sarà obbligatorio esporre il tesserino di riconoscimento ufficiale durante l’esercizio della professione e fornire informazioni trasparenti sui costi dei servizi.

Sono previste sanzioni fino a 15.000 euro per chi svolge la professione senza abilitazione o senza rispettare le norme previste.

 

È inoltre previsto un obbligo di formazione continua per tutte le Guide turistiche iscritte all’elenco nazionale, le quali dovranno frequentare corsi di formazione ogni tre anni, per un minimo di cinquanta ore. I corsi, organizzati da enti autorizzati in collaborazione con le regioni, avranno lo scopo di approfondire le competenze già acquisite e di aggiornare le conoscenze specifiche del settore.

 

I cittadini dell’Unione Europea e di altri Stati che possiedono qualifiche professionali riconosciute potranno esercitare la professione di Guida turistica in Italia, a patto di integrare la loro formazione e superare una prova attitudinale in lingua italiana. In alcuni casi, sarà possibile optare per un tirocinio di adattamento sotto la supervisione di una guida turistica esperta, per una durata massima di ventiquattro mesi.

 

È importante segnalare che questo regolamento non si applicherà alle Regioni a Statuto speciale e alle Province autonome, che si sono opposte alla riforma rivendicando la propria autonomia nella materia.

 

Confartigianato, attraverso il Cluster Turismo, esprime forte perplessità sulla Riforma della disciplina della professione di guida turistica e sul regolamento attuativo poiché verrà dequalificata la figura professionale della Guida turistica e si creerà un caos normativo dovuto al fatto che in alcune regioni si applicheranno regimi diversi.

 

Riteniamo, infatti, che l’eliminazione della specializzazione regionale obbligatoria e il non aver accolto come requisito per l’accesso all’esame la laurea triennale, preferendo il diploma di maturità come titolo di studio minimo per accedere alla professione, incideranno negativamente sulla professionalità delle future Guide turistiche.

Per quanto riguarda la disciplina differenziata con le regioni a statuto speciale e le provincie autonome, l’Ufficio legislativo del Ministero del Turismo sta lavorando ad una interpretazione dei punti critici, tra cui la libera circolazione dei candidati che, al momento, possono presentarsi all’esame in tutte le regioni ma con discipline ed esami diversi.

 

Per ulteriori informazioni: Ufficio Aree di Mestiere di Confartigianato Imprese Bergamo (Carmelo Davì – tel. 035.274.340; e-mail: carmelo.davi@artigianibg.com)

 

 

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